[Bonelli] Demian

E' uscito ieri il primo numero di Demian. All'inizio mi è sembrato bello, originale e con una impostazione divesa rispetto a Brad Barron, belli i disegni che alternano lo stile classico bonelli e nelle scene di ricordi dei disegni con toni di grigio stupendi. Poi verso la fine mi ha deluso un po' e temo che diventerà un po' come Brad, anche se i temi di unione per ora sembrano più forti. Aspetto il secondo numero per vedere come diventerà. Ah, non c'è la facciona di Demian sui dorsi di copertina e secondo me questo gli farà perdere lettori: molti leggono Brad solo per avere la faccia completa!

Ho preso anch'io il primo numero... fino a dopo la metà l'albo prometteva bene, sul finale si perde un po'. Prenderò comunque il numero due, credo. Comunque si tratta di un bonelliano, magari non iper-classico ma pur sempre un bonelliano. Non che sia necessariamente un'offesa, eh, ma non aspettatevi chissà quali innovazioni (anche se dopo Brad Barron credo che nessuno se le aspettasse).

Letto anche io ieri in treno. Che dire? Fin dall'inizio mi sono preso benissimo. Una narrazione parallela tra la le ricerche di uno scrittore per ricostruire la presunta morte di un personaggio, e le vicende del personaggio stesso, che palesemente morto non e' affatto. Una serie "chiusa" dove la fine coincide con la completa dipanazione della matassa, l'intersecarsi delle due linee narrative e il ritorno in scena dello "scomparso". Bellobello, ce ne fossero di Bonelliani cosi'.
Eh, ce ne fossero. A pagina cento questo primo numero di Demian si rivela per quello che e' e promette di essere anche la serie: il solito Bonelliano del cazzo, col bel tenebroso dal passato travagliato ma che sotto sotto e' tanto buono e per dare conferma di cio' se ne fa una o piu' a episodio. Cento pagine. Cento pagine e' durato il mio interesse verso una serie che, porco giuda, partiva da dio.
Prendero' anche il prossimo numero, diamogli un'altra possibilita'. Caduta l'illusione di una serie bonelliana anti-bonelliana, speriamo almeno in una decente per quanto trita serie bonelliana ordinaria.

lo stile grafico non mi ispira (non mi sembra originale) e vista la pubblicità che gli è stata fatta (ho letto pure un articolo) non avevo intenzione di prenderlo...
Che dite, vale il prezzo?

Non l'ho ancora letto, ma:

---

Scritto da: Wago 16/05/2006 18.34
Bellobello, ce ne fossero di Bonelliani cosi'.
Eh, ce ne fossero. A pagina cento questo primo numero di Demian si rivela per quello che e' e promette di essere anche la serie: il solito Bonelliano del cazzo, col bel tenebroso dal passato travagliato ma che sotto sotto e' tanto buono e per dare conferma di cio' se ne fa una o piu' a episodio. Cento pagine. Cento pagine e' durato il mio interesse verso una serie che, porco giuda, partiva da dio.

---

non so perchè, ma leggendo questo passaggio del post di Wago mi son piegato in 2 dal ridere!
Cioè, scritto in maniera troppo rotfl!

Comunque leggerò e poi vedremo l'effeto che fa.

Beh, a me è piaciuto. Sarà che sono meno intollerante ai bonelliani di altri frequentatori di questo forum, forse. Ma è comunque un fumetto che diverte e intrattiene più che bene, e se tralasciamo quell'originalità e quell'anticonformismo che forse è ancora troppo "presto" per cercarli in un fumetto bonelli (anche se temo che sarà sempre così...), è a mio parere un buon acquisto.

Intendiamoci: nemmeno il mio e' un giudizio negativo, anzi ho trovato "Il Ricordo e la Vendetta" un episodio godibile e, almeno nella prima parte, decisamente esaltante. Tant'e' che ci son rimasto davvero male quando all'esaltazione e' subentrata la disillusione, e da questo deriva il mio commento cosi' drastico di sopra.

Preso e finito di leggere, causa insonnia incidentale, da poco...

mh, giudizio generale abbastanza simile a quello dei più, con alcune aggiunte:

1- Disegni: bah & boh, tendenzialmente peggiori della media bonellide, al di là dello stile in alcuni punti sono proprio approssimativi, totale assenza di chiaroscuri e ombre messe un po' a casaccio, direi che per quanto non siano "pessimi" non aiutano neanche, un po' meglio i flashback, ma i difetti rimangono, in poche parole a pagina 10 ho guardato i disegni lo stretto indispensabile per capire la storia

2- Questa serie è un'occasione sprecata, a occhio e croce la serie rischia di diventare davvero qualcosa di simile a BB, mentre se avessero preso l storia del primo numero(finale escluso), l'avessero approfondita e ampliata, IMHO sarebbe venuto fuori un ottimo romanzo a fumetti, a tratti anche esaltante

3- La sceneggiatura va a corrente alternata, in linea di massima è buona e abbastanza avvincente, salvo alcune cadute di stile clamorose, con delle frasi che fan venire il latte alle ginocchia, tipo frasi lunghissime nel mezzo di sparatorie, frasi in spagnolo sbagliate( ) e qualche banalità di troppo "io sono quel che sono, tu sei quel che sei".. Lapalisse praticamente

4- c'è una certa incoerenza nella narrazione, l'idea dello scrittore è molto bella, finché non si scopre che era una scusa, se non altro perché il lettore lo vede prima che sia obbligato a recitare con Tristan, ma si comporta come se già stesse recitando. Allo stesso modo, il "risveglio" di Damien non è minimamente approfondito, sembra una scena alla diabolik, nessuna spiegazione nè nulla


Detto questo, rimane un numero gradevole, anche se il finale fa un po' cadere le palle a terra, l premesse perché la serie non si rovini del tutto ci sarebbero anche(la fraternitè e tutto il resto), ma sinceramente ci credo poco, di buono c'è che Virginie è morta di sicuro, quindi la serie non si può articolare per 18 numeri sulla sua ricerca...


ah, P.S. piccola postilla, so che non c'è una regola, ma imho uno che si sente così in colpa e vuol morire tendenzialmente fa di tutto per morire o tenta il suicidio, ma star lì a dire "sono morto" tipo autoconvincimento, boh...

[Modificato da Doduzz 20/05/2006 6.31]

---

Scritto da: manfroze 16/05/2006 18.11
anche se dopo Brad Barron credo che nessuno se le aspettasse.

---

..personalmente cn brad barron non mi aspettavo assolutamwente nulla. anzi.
basti pensare che era stato annunciato proprio come fumetto che riprendeva temi usati e abusati, ambientato proprio nel momento storico in cui gli alieni erano usati e abusati.
brad è stato un fumetto onesto e senza pretese. ma si era capito.

quoto essekappa.
Disegni ok, prezzo nella media, trama leggibile anche se non avvicente.
Io l'ho letto a scrocco, però ne è valsa la pena.