[ libri] Third Reich

ho finalmente letto il libro dello spagnolo Roberto Bolano intitolato come il celebre gioco della AH e non mi è piaciuto.

Alla fine, e senza svelare nulla qui della storia, mi è sembrato un po' deludente.
Per altro devo dire che scegliere questo gioco come sfondo delle vicende psicologiche del protagonista mi è apparso un poco forzato. Intanto il Third Reich non è un gioco che si presta a chissà quali interpretazioni strategiche sicchè il protagonista (appunto in quanto campione nazionale di questo wargame) non dovrebbe avere grandi dubbi a conoscere nel dettaglio la migliore strategia possibile senza alcuna perplessità, cosa per altro davvero non complicata. Inoltre non dovrebbe essere nemmeno ipotizzabile una partita di Terzo Reich in cui possano esserci "colpi di scena" strategici: ogni deviazione dalla miglior strategia comporta pressocchè automaticamente un errore che porta alla rapida sconfitta.

Sul piano tecnico stando alla descrizione della partita su cui si impernia il racconto è facile ravvisare degli ovvi errori strategici che sono davvero difficili da comprendere per il protagonista.

Non sono realistiche nemmeno le riflessioni sul possibile attacco alla Turchia (la guerra alla Turchia è un errore sia se fatta dall'Asse sia se fatta dalla Russia) e tantomeno ha senso parlare di diplomazia in quella versione del gioco. La parte diplomatica è nata infatti con l'advanced third reich che è posteriore rispetto alla data in cui venne scritto il romanzo, cioè il 1989.
Infine non è realistico nemmeno il ritmo di gioco descritto nel romanzo (serate intere per fare un solo turno), quando l'intera campagna sarebbe dovuta durare al massimo tre o quattro sedute, vista la durata di ogni sessione. A maggior ragione se a giocare da una parte c'è un campione che dovrebbe conoscere benissimo il gioco e muovere in pochissimi minuti tutte le unità.

Ovviamente il gioco è stato "idealizzato" per permettere di scriverci attorno il romanzo (che comunque è un po' deludente) e Bolano, non trovando nulla di più adatto, ha scelto come *stereotipo del wargame complicatissimo* il Terzo Reich.
Peccato però che gli appassionati sanno bene che il gioco in questione è ben più povero di quello che appare nel romanzo e quindi, ad ogni pagina, si trovano di fronte a delle descrizioni abbastanza irrealistiche della partita.

Ad ogni modo è apprezzabile lo statagemma letterario e, devo dire, se uno non conoscesse il gioco, potrebbe pensare davvero che una simile partita si sarebbe potuta giocare davvero.