"Politica" di Aristotele (miei appunti)

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Duca Conte Barambani
00giovedì 28 febbraio 2008 00:11
La politica è incentrata sullo studio della collettività,invece l'etica riguarda il singolo.
Aristotele in questo libro non ci dice come dovrebbe andare il mondo,come invece fa Platone,ma ci dice semplicemente com'è veramente.
Aristotele con questo libro si pone la domanda di come dev'essere l'ottima costituzione.
Inizia a trattare l'argomento prendendo come metodo l'analizzare lo stato fin nel suo più piccolo componimento.
Considerando lo stato come una matrioska incontriamo prima lo stato stesso,al di sotto del quale troviamo il villaggio,al di sotto del quale troviamo la famiglia e al di sotto della famiglia troviamo la coppia matrimoniale e in sostanza l'uomo.
Altri prima dello Stagirita avevano tentato formulazioni simili,per esempio il suo maestro Platone nella Repubblica.
Però da quest'ultimo si discosta sensibilmente su alcune problematiche di fondo come la concezione del bene,che in Platone è unica e indissolubile e invece in Aristotele è influenzata dalle situazioni e dall'ambiente.
Prendiamo come punto di partenza l'uomo in sè:
Aristotele definisce l'uomo un animale politico perchè,partendo dal presupposto che ogni uomo ha come fine metafisico della sua vita la "vita felice",questa non gli riesce se non riunendosi in comunità.
Ma sempre aristotele ci insegna,e questa sarà la tesi che verrà contestata solamente dai contrattualisti,che questo istinto a ricercare altre persone è completamente naturale,non dettato,come diranno i contrattualisti da Machiavelli a Hobbes,che sarà per necessità data dalla lotta morte.
Questa concezione è stata portata avanti anche da Platone e viene ben visto nella parte della repubblica dove Socrate insieme ad Adimanto e Glaucone teorizza la genesi della sua futura città filosofica.
Quindi,uomo animale politico.
La primissima forma di aggregato che Aristotele ipotizza è la famiglia,che è il nucleo fondamentale di ogni stato(anche adesso).
All'interno della famiglia vi sono diversi ordini di rapporto:
padrone-servo
marito-moglie
padre-figlio
In tutte e 3 questi rapporti al centro vi è sempre la figura dell'uomo,che ha il potere totale e semi-totale sugli componenti della famiglia.
Nel rapporto padrone schiavo Aristotele è dubbioso,prima si pone la domanda se la schiavitù è legittima.
Arriva alla conclusione che è legittima se questa è solo accompagnata da una naturale predisposizione fisica.Infatti il filosofo dice che ci sono individuo che sono naturalmente predisposti alla schiavitù e quindi al lavoro manuale,non propriamente ritenuto all'altezza di un filosofo nell'antichità.
Ed è qui che si inserisce il pensiero principale e più controverso di Aristotele.
Per aristotele non solo la schiavitù è giustificata,ma addirittura lo schiavo dovrebbe di sua spontanea volontà mettersi sotto la protezione(cioè in schiavitù)di una persona superiore a lui,per i motivi che,data la sua naturale predisposizione alla schiavitù non riuscirebbe a vivere meglio.
Però ci sono casi in cui nemmeno aristotele giustifica la schiavitù.nel caso per esempio di una guerra quando si fanno degli schiavi c'è caso che tra quest'ultimi venga preso anche chi per natura non è portato a fare lo schiavo,ed è qui che aristotele pone il suo veto.
Ma quando c'è autorizzazione morale aristotele afferma che lo schiavo non è solamente al servizio del padrone,ma è anche di proprietà del padrone.
Allo schiavo però competono i lavori della casa al quale però viene riconosciuto qualche metodo.
infatti il padrone è tenuto a imparare le arti apprese dal lavoro dallo schiavo e soprattutto a sfamarlo.
è quasi in tutto e per tutto uno della famiglia.
Il rapporto Padre-Figlio invece è sensibilmente diverso.
Il figlio deve ovvia obbedienza totale al padre ma questo dura finchè il figlio non diventa adulto.
Nel caso del rapporto marito-moglie la questione è diversa.Anche qui Aristotele differisce molto dal suo maestro,quest'ultimo infatti venne etichettato da non pochi come femminista per le sue idee paritarie
Infatti nella repubblica Platone sostiene che la donna deve svolgere le stesse funzioni dell'uomo,solamente tenendo conto della loro differente abilità fisica,ovviamente le mansioni devono essere proporzionate alla potenza fisica dei soggetti,ma alla donna devono essere impartite le stesse mansioni e gli stessi insegnamenti.
Aristotele non la pensa esattamente cosi,il rapporto uomo-donna deve essere tra liberi ed eguali ma e giusto che la leadership in casa sia dell'uomo.
Problema di non poco conto per Aristotele è la gestione della casa(Oikos)e la crematistica:
Ci sono due tipo di crematistica,una legittima e l'altra non legittima:
Legittima è quella che regola la compravendita e lo scambio di merci,utilizzando spesso anche la monetazione.
Quella illegittima è il cattivo utilizzo di quest'ultima e l'accumulo di ricchezza.
Sappiamo che Aristotele insieme ai suoi discepoli ha analizzato 158 costituzioni diverse,ma soltanto quella ateniese ci è purtroppo arrivata.
Riconosce 3 diverse forme di governo a seconda di quante e quali persone devono ricoprono la carica governativa.
Queste 3 sono:
Monarchia,dove al governo vi è un re
Aristocrazia,dove al governo vi è una ristretta cerchia di personaggi posti li per meriti
Politia,che è la forma di governo ottimale per Aristotele ed è quella che si avvicina di più alla forma esistente ad Atene.

Queste tre forme di governo possono conoscere la loro rispettiva degenerazione:
La monarchia degenerera in dispotismo o tirannide
l'Aristocrazia degenera in Oligarchia che non è più la ristretta cerchia dei meritevoli ma la ristretta cerchia di più ricchi
La politia degenera in Democrazia,cioè governo del popolo qui inteso in termini dispregiativi come moltitudine.
La differenza fondamentale tra una retta forma di governo e la sua degenerazione è che nella forma di governo legittima il sovrano,inteso come istituzione,opera per la comunità,invece nella sua degenerazione,opera per fine personale.
Aristotele in questo caso riconosce 2 tipi di giustizia all'interno dello stato:
Giustizia distributiva:cioè la giusta distribuzione delle cariche pubbliche ai cittadini più meritevoli
Giustizia correttiva:cioè di dare la giusta punizione a chi ha violato le leggi e risarcire chi è stato danneggiato.
Il modo migliore di garantire la stabilità dello stato è nella continua ricerca del "buon governo".
Questo buon governo è l'attuazione di una forma di governo armoniosa e pacifica che realizza l'ideale del tempo libero.
Il tempo libero nella concezione di Aristotele si dovrebbe poi occupare facendo attività teoretica,cioè studiando e filosofeggiando.Ovviamente questa cosa si può attuare solamente se esiste la schiavitù.lo schiavo facendo i lavori manuali permette all'uomo di non occupare il suo tempo nel lavoro di casa e dei campi.
Anche se Aristotele vede l'interesse teoretico come l'apice al secondo posto viene l'interesse politico che non va sicuramente trascurato
Per quanto riguarda la politica estera e soprattutto la concezione che aveva aristotele dei barbari fa un pò i pugni con il suo lavoro svolto per conto di filippo II di macedonia.
Infatti lo stagirita era il precettore di Alessandro il Grande,quello che conquisterà in seguito tutta la persia e fonderà la società ellenica.
Il sogno realizzato,solo in parte,da alessandro distruggerà nell'immediato le idee fondamentali di matrice platonica-aristotelica.
Quest'ultime,infatti,basavano tutte le loro fondamenta sulla Polis,cioè sulle città.
Da alessandro magno in poi,e specialmente con l'età dei diadochi questa concezione della polis cesserà di esistere sostituita da veri e propri regni.
Cmq per quanto riguarda i barbari Aristotele era una greco,e come gran parte dei greci disprezzava le usanze barbare,cioè le usanze non-greche.
Aristotele mirava ad una dominazione mondiale,non a livello militare,ma a livello culturale.
Per quanto riguarda l'educazione giovanile aristotele divide l'attività dell'uomo in 2 parti:educazione di chi deve comandare ed educazione di chi comanda.
Siccome nella ottima costituzione tutti devono a turno ricoprire cariche politiche allora tutti dovranno ricevere questo tipo di educazione.
Educazione politica per preparare al comando ed educazione per le attività da svolgere nel tempo libero,cioè fondamentalmente teoretica.
Le materie che secondo Aristotele vanno insegnate sono:
Grammatica per la capacità di leggere e scrivere
Ginnastica perchè stimola il coraggio
Musica perchè è uno svago intellettuale e costruttivo.
Disegno
Aristotele guarda ad una società dove a guidare sarà il ceto medio e sarà per una equilibrata qualità sociale,nel senso che non vi deve essere grande dislivello sociale,dal dislivello sociale nascono sempre i conflitti.
Aristotele pensa che il ceto medio sia poco inclune al governo,come i filosofi con Platone,perchè hanno già la loro attività di lavoro speculativa.(Ma i filosofi di Platone non è che se ne fregavano della politica,semplicemente capivano che era un impegno che dovevano prendersi loro per forza se non volevano che un individuo peggiore di loro ne prendesse il posto,anche perchè i guardiani non possono avere proprietà).
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