Doves e Warriors sono l'eccezione rispetto al resto d'Italia, dubito che sia merito al 100% delle loro pur ottime dirigenze, io di mio ci metterei anche la città di Bologna in se che è molto ricettiva per il football, visto pubblico, numero di praticanti e squadre presenti.
Son convinto che se prendiamo le "ricette" di Doves e Warriors (che non son segrete, è sotto gli occhi di tutti quello che fanno) e le applichiamo p.e. a Torino, Bergamo, Napoli non necessariamente darebbero gli stessi risultati, alla fine.
A Bergamo quest'anno han fatto un'ottimo lavoro di promozione della squadra (cosa che negli altri anni era veramente scarsissima), il pubblico sono ancora i soliti 150-200. Credo che c'entri anche un fattore-geografico culturale nel computo squadra+sforzi=%successo.
Quì p.e. se non sei a striscie nero-azzurre e non hai il nome che comincia per "A" non ti si incula nessuno, con o senza Tyrone Rush, per dirne una.
Una volta lo stesso problema di disaffezione/menefreghismo del pubblico lo citò pure Pask riguardo ai Giaguari ed agli sforzi, frustrati, che fanno per ottenere più visibilità in una città che ignora bellamente il football.
Grande plauso a Doves e Warriors quindi, assolutamente all'avanguardia, ma credo che ci sia anche una situazione particolarmente favorevole a Bologna in questo momento per il football.
Discorso federazioni e balle sparate.
Per me IFL e NFLI son sostanzialmente sullo stesso piano per cazzonaggine e (dis)organizzazione., lasciando da parte per un attimo il discorso sui valori tecnici dei due campionati.
IFL: sforzi per catturare l'attenzione, qualche bella iniziativa (le foto sul magazine della Gazzetta), ma il salto di qualità globale non c'è stato, proclami guerreschi di inizio anno disattesi per molti versi. Per me è evidente che la creazione di IFL (staccata dal discorso FIdAF) era assolutamente funzionale al costruire un campionato su misura creato ad hoc per le squadre di A1 che hanno fatto lo strappo (e sottolineo che secondo me c'avevano anche le loro ragioni) da NFLI, punto.
NFLI: la vittoria dell'inerzia, roba d ainvidiare Romano Prodi, della serie tanto è l'ultimo anno e quindi chissenfrè... che se non scendevano in campo i Warriors impegnandosi personalmente si finiva, ho idea, come al solito a Scandiano.
Non vedo meriti assoluti da una parte o dall'altra, valà che la scissione tra tanto casino e danni ha almeno fatto bene per il fatto che ha messo il pepe al culo della gente, che adesso si deve sbattere e magari si sforza non per il bene supremo del football ma per far fare brutta figura agli avversari, mentre prima tutti belli ugualmente sbracati ad aspettare l'apparizione della Madonna del Mile High Stadium.
Augh