allora sul bi-tri-plurilinguismo ed altre cose...
in generale quoto tutto quello che ha scritto sihaya10.
Ho solo qualche aggiunta per esperienza personale.
-la variabile del linguaggio e' mooolto variabile:
puo' esserci quel bambino che fa le conferenze, quello che parla in una lingua tutta sua, quello che non parla affatto, quello che parla e canta ad un anno, ma a due no.
Di solito le bambine monolingua parlano moltissimo, ma aggiungi al mix altri due linguaggi e la cosa gia' cambia moltissimo.
Nel parlato, poi, anche quelli che non parlano ancora rispondono tranquillamente alle domande con "si'" e "no" (a seconda del temperamento, non tutti prestano attenzione quando sono chiamati).
-bi/tri-linguismo:
Che parlino o meno, riconoscono (e capiscono) chiaramente le differenti lingue che ascoltano quotidianamente. Quello che puo' capitare e' che, tra quelle, ne scelgano una "di conforto" e con quella poi si mettano a gestire anche le altre (ad esempio qualcuno fa una domanda in una lingua e loro rispondono correttamente, ma in un'altra) e poi verso i tre/quattro imparino a gestire questa cosa e quindi a parlare la tale lingua con tale persona (come poi e' stato scritto).
-Le cose che a piu' di due anni quasi "devono" saper fare sono piu' che altro a livello motorio: saltare (o provarci), ballare, correre, fare le scale, arrampicarsi sulle sedie.
-Molti bambini ripetono azioni/funzioni di livello abbastanza complesso: data la possibilita', sanno scegliere bene quale cibo mangiare o con quale gioco giocare. Potrebbero conoscere la funzione di molti tasti nella tastiera di un computer o giocare a un videogioco semplice (o che non richieda lettura), con tablet e smartphones ovunque, anche per bambini, in molti sanno usare certe app o rispondere al telefono riconoscendo la voce di chi parla dall'altra parte.
Se questa bambina e' parte integrante della storia, potresti evitare di soffermarti sul dialogo, facendo rilevare di piu' le azioni che compie (bacia la mamma, corre in braccio al papa', prende un libro dallo scaffale e lo porge alla tal persona perche' glie lo legga etc...).