Controllo biglietti sulla metropolitana

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benjan
00venerdì 8 settembre 2006 15:46
la discussione è nata nella cartella riservata ai bus, ma si è ritenuto oppurtuno trattare qui il discorso relativo al metrò... quindi eccomi!

domanda da 1 milione di dollari: perchè, mentre nel mondo si sviluppano sistemi sempre più efficienti di controllo automatico dei biglietti all'ingresso delle stazioni metrò, a genova si è deciso di abolire del tutto nelle nuove stazioni i tornelli con obliteratrice (tipo bus) introducendo il fantomatico autocontrollo?!

saremo per caso avanti rispetto al resto del mondo o stiamo andando in una direzione che non ha alcun senso?
che logica c'è dietro a tutto questo?

a me sembra un enorme favore fatto ai "portoghesi": non si migliora il controllo ma lo si elimina del tutto. (lascerei perdere l'aumento dei controllori...)
cliobini
00venerdì 8 settembre 2006 15:54
Il controllo con i tornelli che c'erano (e che ci sono ancora nelle stazioni più vecchie) equivale a non controllare perchè il tornello gira con o senza titolo di viaggio.
Visto che il risultato è lo stesso, tanto vale eliminarli per eliminare manutenzione ed agevolare l'accessibilità.
Soluzione molto discutibile ma economicamente conveniente
em66
00venerdì 8 settembre 2006 15:57
A Genova non c'e' l'obbligo di timbrare un nuovo biglietto quando si entra in Metropolitana ma si puo' utilizzare un biglietto gia' timbrato sull'autobus fino alla scadenza della validita'. Anche nelle "vecchie" stazioni i tornelli presenti non sono collegati alle obliteratrici e si puo' passare senza timbrare.
benjan
00venerdì 8 settembre 2006 16:10
d'accordissimo che i tornelli così come sono ora non servono a niente.

quello che voglio dire è: c'è un sistema (adottato in tutto il mondo) che ha bisogno di essere rivisto (penso all'introduzione del biglietto elettronico) e cosa si fà? lo si elimina del tutto!

ricordiamoci tra l'altro che il metrò, come le funicalari e gli ascensori, sono mezzi in cui è molto semplice (rispetto ai bus) fare il controllo preventivo dei biglietti. mi sembra controproducente non puntare su questa cosa.

p.s.: manco fossimo il paese più onesto del mondo poi!
euge1893
00venerdì 8 settembre 2006 16:14
Autocontrollo? Eufemismo per non investire
Il ragionamento: i tornelli che ci sono non servono a niente, allora togliamoli nelle nuove stazioni e risparmiamo sulla manutenzione è perfettamente logico ma è demenziale [SM=g27996] !

E' tuttavia l'unico che può avere determinato AMT a non prevedere i tornelli a De Ferrari e a Sarzano.

Basterebbe prevedere biglietti con banda magnetica (a Napoli li vendono in edicola, quindi non è una cosa da IV millennio) e tornelli elettronici in grado di riconoscere un biglietto già timbrato ma ancora in corso di validità (cosa che non credo richieda una tecnologia particolarmente complessa né innovativa.

Forse occorrerebbe che AMT investisse più in questo piuttosto che nel reclutare nuovi controllori (anche se ho idea che nel breve periodo costerebbe assai di più... ma nel medio?)

[Modificato da euge1893 08/09/2006 16.15]

[Modificato da euge1893 11/09/2006 9.24]

em66
00venerdì 8 settembre 2006 16:43
Bigliettazione elettronica
La bigliettazione elettronica costa e non poco.
Al momento mi sembra sia prevista la sperimentazione sulla FGC di un sistema integrato di bigliettazione elettronica per tutta la Liguria.
benjan
00venerdì 8 settembre 2006 17:02
primo e immediato ragionamento: biglietto elettronico = costo più alto

ma se si ragiona un po' diventa: biglietto elettronico = quasi azzeramento dei viaggiatori "portoghesi" e meno controllori da stipendiare (non me ne vogliano i sindacati) = + ricavi e - costi!
non so dire in quanti anni l'investimento iniziale potrebbe essere recuperato, ma se non si pensa a m/l periodo tanto vale fermarsi subito... anche con la costruzione del metrò!
GenoaJackson
00domenica 10 settembre 2006 17:48
Ci vogliono dei tornelli efficenti e funzionanti. sarà un problema di costi, ma la gestione così com'è ora è folle...direi senza senso...
Karletas
00mercoledì 13 settembre 2006 14:40
I tornelli non servono a nulla, hanno fatto bene a non metterli. In un paese avanzato e civilissimo come la Germania non c'è alcun tornello nelle metropolitane, la gente fa il biglietto o ha l'abbonamento (giornaliero, settimanale, mensile, annuale, per una o più persone, la scelta è amplissima, e si fanno dalle macchinette in tutte le stazioni).
Certo in Italia non siamo così "onesti" come i tedeschi, ma per mantenere tornelli "inutili" tanto vale non metterli nemmeno.

Certo i biglietti elettronici alla lunga potrebbero essere un buon investimento, ma se non si hanno soldi da investire c'è poco da fare...

Curiosa a Kiev la metropolitana "a gettone", provata quest'estate: azzeramento dei portoghesi. Non ci sono però abbonamenti, che io sappia.
benjan
00mercoledì 13 settembre 2006 15:14
appunto, la germania è un paese avanzato e civilissimo! (cosa che ho qualche difficoltà a dire per l'italia)
e poi mi piacerebbe sapere quanti controllori sono impegnati nel controllo dei biglietti e che cifra raggiungono le multe per i trasgressori... son tutti fattori che contano eccome!

comunque in paesi come l'inghilterra e la spagna (e sicuramente altri) la pensano esattamente al contrario: biglietti elettronici, tornelli effcaci, ecc...

sono 2 filosofie di pensiero opposte, in astratto non saprei dire quale sia da preferire...
in un mondo ideale no tornelli, oggi in italia sì a tornelli e altri tipi di controllo.
euge1893
00mercoledì 13 settembre 2006 15:18
Sicuramente non abbiamo bisogni di cartelli con su scritto "AUTOCONTROLLO", con un occhio stilizzato... come a dire il trionfo del brontosauro [SM=g28001] [SM=g28001]
Non so se la cosa faccia ridere, a me fa pena e mi deprime un bel po'. [SM=g27996]
Karletas
00mercoledì 13 settembre 2006 15:33
Va beh, i cartelli sono ridicoli, come le pubblicità sui bus che pubblicizzano il biglietto...

Comunque io prendo molto raramente la metro a Genova ma sono stato già fermato 2 volte dai controllori (avevo il biglietto ovviamente). In Germania non sono mai stato fermato, e ammetto di aver viaggiato a sbafo un paio di volte (all'epoca dei marchi, non avevo più spiccioli!).

Sarebbe meglio mettere più macchinette e anche una biglietteria "umana", per lo meno a De Ferrari. Si sa che in una città anziana come la nostra molta gente ha un brutto rapporto con le macchinette... Se poi ci si aggiunge che l'edicola accanto all'ingresso a De Ferrari non vende i biglietti... (lo fa il tabacchino accanto, ma di norma le edicole li hanno).
benjan
00martedì 19 settembre 2006 16:52
ho appena visto sul topic dedicato alla metro di torino il filmato postato: incredibile! a soli 200 (scarsi) km da qui, e per di più in italia, conoscono l'esistenza del biglietto elettronico e lo usano!!!

mi chiedo perchè nella stessa area dello stesso paese esistano contemporaneamente 2 filosofie diametralmente opposte: tornelli con biglieto elettronico da una parte e abolizione dei tornelli (e di qualsiasi controllo all'ingresso) dall'altra...
eppure sono 2 metro costruite negli stessi anni...

la soluzione di genova è fondata su qualche studio o ricerca o è solamente un tentativo di risparmiare qualche palanca?
se è la seconda, come ho già detto, gli amministratori amt soffrono di una grave miopia!
ClaudioBrignole
00giovedì 28 settembre 2006 02:40
Un giorno con i controllori nel metrò
Se c'era bisogno di una conferma...
Da un articolo del Secolo XIX

Controllori metrò, missione impossibile
LA PROVA Un nostro cronista ha trascorso una mattinata sul mezzo pubblico per seguire il lavoro dei verificatori dell'Amt
Caccia aperta ai viaggiatori a scrocco, ma sanzionare chi fa il furbo è quasi impossibile Non possono identificare gli utenti: multe "sulla fiducia" a chi dice di non avere documenti

Un'ora e mezza di tempo "persa" per riuscire a identificare una passeggera extracomunitaria che viaggiava sul metrò senza biglietto e senza documenti. Il resto della giornata trascorsa a saltare su e giù da un convoglio all'altro, facendo multe a raffica, tra gli insulti dei più maleducati: alla fine della mattinata i verbali sono parecchi, contestati a italiani e stranieri di tutte le nazionalità, ma la fatica è stata tanta. E gli utenti controllati molto pochi.
È dura la vita per i verificatori dell'Amt. Quando va bene si muovono in coppia nell'underground genovese. Uno "spalleggia" l'altro. Altrimenti devono girare da soli con tutti i rischi che comporta: le minacce e le aggressioni sono molto frequenti. Impossibile ottenere un commento dai diretti interessati: «Rivolgetevi all'azienda». L'unico modo per capire come lavorano e come "si muovono", è stato quello di seguirli per qualche tempo.
I verificatori hanno un tesserino che attesta il loro status: sono agenti di polizia amministrativa. Ma non hanno il potere della polizia giudiziaria. Insomma, non possono procedere direttamente all'identificazione dei viaggiatori, devono chiamare vigili urbani, la polizia oppure i carabinieri. E allora tutto si complica. Anche perché, sotto terra, i cellulari non prendono. E quando c'è bisogno di aiuto, perché la situazione diventa critica, chiamare "rinforzi" diventa un problema. «I controllori che lavorano nel metrò - dice Mauro Nolaschi della Faisa - sono lasciati al loro destino. Sarebbe auspicabile istituire un posto di polizia. Lavorare sottoterra è difficile, presenta difficoltà maggiori: sei isolato dal mondo».
Non è facile controllare chi sale sul metrò, anche perché per passare da un convoglio all'altro bisogna scendere in stazione, i vagoni non sono tutti uniti come sul treno. Tra una fermata e l'altra, poi, non c'è tempo per verificare tutti. E basta un passeggero senza biglietto per mandare all'aria le verifiche degli altri.
«Prego signori, favorite i vostri biglietti». Vanno avanti così, da un vagone all'altro, i due verificatori in azione. Molti viaggiatori mostrano l'abbonamento, altri sventolano il ticket. Qualcuno, e non sono pochi, non l'ha timbrato. Ma accertare "viaggiatori a scrocco" non è così facile. Appena il treno si ferma in stazione si aprono le porte. Per uomini e ragazzi sorpresi in difetto scappare a gambe levate è un gioco da ragazzi. Accade molto spesso. Non ci sono neppure le barriere in uscita, come ad esempio a Parigi, a rallentare la fuga.
«Ecco il mio biglietto. Timbrato? No, non l'ho timbrato. Non so come si fa». Dai tratti somatici si direbbe che arrivi dai Balcani, questa donna straniera che probabilmente dimostra anche più anni di quelli che ha. Sostiene ad alta voce di avere fretta e di avere parecchi figli: «Non ho i documenti li ho lasciati a casa», conclude ad alta voce. «Signora, ci deve seguire».
Il tono dei due verificatori è pacato ma risoluto. La donna protesta ma accetta di seguire i due: non succedde sempre, anzi succede molto di rado. Il terzetto procede a passo levato fuori dalla stazione di Principe, l'utente pizzicata senza biglietto gesticola e protesta, fino a quando non sparisce insieme ai verificatori oltre l'ingresso del commissariato Pre'. Passa un'ora, anche un'ora e mezza. Finalmente i due verificatori scendono giù, ma sono soli. La donna è rimasta in commissariato: pare che la polizia non riesca a trovare il suo permesso di soggiorno. Forse è scaduto, forse non ce l'ha e per questo rischia il fermo e l'espulsione. Tutto per un euro risparmiato. Tutto per aver accettato di seguire i due controllori, invece di darsi alla fuga.
Lasciato il commissariato, la coppia di controllori torna verso la stazione e sale sul primo treno che passa. Un gruppo di cittadini centroamericani sventola il biglietto. Più in là c'è una studentessa che non l'ha obliterato: «Lo timbro sempre, lo giuro, non mi faccia la multa». Non è l'unica nel vagone a cadere nella rete. C'è un' altra ragazza senza ticket che peròè straniera. Non fa storie ed esibisce subito il documento: è un passaporto dove l'indirizzo di casa non c'è. I due verificatori si devono fidare di lei. Compilano la multa e gliela consegnano. Chissà se sarà mai pagata.
Arriva un altro treno, viaggia in direzione opposta. Un gruppo di ragazzini controlla i controllori. Un piede dentro e uno fuori, per capire se possono salire senza biglietto oppure no. I verificatori salgono e loro riescono a restare a terra. Forse aspettano il convoglio successivo. Ma sarà una corsa con il cuore in gola. Dovranno stare attenti, pronti a scendere di corsa dal treno non appena i due controllori dovessero spuntare all'orizzonte. È una lotta impari per i verificatori. Vederli in azione, sembra di assistere a una partita a "guardie e ladri".
euge1893
00martedì 10 ottobre 2006 21:28
In effetti, più controlli
Questa mattina, verso le 11,00 ho beccato i controllori sulla metro.
La stessa cosa mi è successa sabato scorso.
In entrambi i casi tutti i passeggeri della carrozza in cui ero io erano provvisti di biglietto o abbonamento.
Poiché non prendo la metro tutti i giorni, o si tratta di una casualità oppure è vero che i controlli sono molto aumentati.
Keynesian
00mercoledì 11 ottobre 2006 11:41
Controllo biglietti in stazione
Non so se è capitato a qualcuno di voi: alcuni giorni fa i controllori erano appostati nell'atrio della stazione di De Ferrari: controllavano la validità di biglietti ed abbonamenti prima di far scendere la gente al livello dei binari. Io ero letteralmente di corsa, per non perdere il treno, e sono stato cortesemente bloccato da uno di questi.

Sinceramente preferisco il controllo in treno... che è casuale e non ti costringe a perdere tempo, già prendere la metro richiede il suo tempo (scendi, aspetta, sali.. etc), se poi bisogna anche mettersi in fila per il controllo dei biglietti... siamo a posto.
euge1893
00giovedì 19 ottobre 2006 20:25
A 140 Km da qui
Ieri sono stato a Milano: nelle stazioni coesistono le macchine timbratrici per i biglietti da terzo mondo che abbiamo anche qui e i moderni tornelli per permettere l'accesso ai possessori di biglietti con la banda magnetica.
Si tratta di tornelli inscavalcabili, che ho visto anche a Napoli.
Crefo che il sistema sia transitorio, nel senso che immagino che pian piano le "timbratrici da terzo mondo" scompariranno e lasceranno il posto ai tornelli elettronici.

Che fa AMT, continua a "studiare" un sistema affidabile e diffuso in tutto il mondo da almeno 4 lustri? [SM=g28001]
Già, intanto noi abbiamo l'autocontrollo! [SM=g27996]
ClaudioBrignole
00venerdì 20 ottobre 2006 10:27
Articolo del Secolo XIX di oggi in cui si accenna al futuro biglietto elettronico
I biglietti dell’Amt continueranno ad essere venduti nelle edicole e nelle tabaccherie
genovesi. Il braccio di ferro iniziato circa un anno fa si è concluso ieri, con un accordo che deve essere ancora sottoscritto e che prevede da parte dei rivenditori un sacrificio e che tuttavia dà agli stessi la certezza di continuare a vendere i titoli di viaggio di Amt anche quando, tra qualche anno, decollerà il sistema di bigliettazione elettronica. (...) In poche parole, anche dopo l’introduzione delle nuove tariffe Amt continuerà a riconoscere ai rivenditori 5 centesimi. «Il vantaggio ha detto Gianpaolo Malatesta, segretario della Sinagi è che l’accordo prevede che edicolanti e tabaccai restino gli stessi interlocutori anche in futuro». Un progetto che è solo alla fase embrionale, ma che è destinato a rivoluzionare il sistema di pagamento dei ticket. L’idea è quella di creare una sorte di tessera ricaricabile, simile a quella dei cellulari. «Saremo tutti dotati di un terminale ha aggiunto Malatesta che servirà per ricaricare le tessere». Un sistema simile è già in funzione in Francia, dove anziché obliterare il biglietto la macchinetta scarica la tessera a scalare. Un metodo che consentirà anche di monitorare i flussi di traffico dei passeggeri e di organizzare il servizio su dati certi e non su stime. Un sistema che dovrebbe consentire anche di far di far emergere i viaggiatori abusivi.
euge1893
00venerdì 20 ottobre 2006 10:33
Sistema rivoluzionario... Francia.... ma belin Claudio, non è lo stesso sistema che usano anche a Milano?
titoit
00venerdì 20 ottobre 2006 11:04
beh, adesso che hanno dato il contentino anche a tabaccai e giornalai (W le corporazioni medievali!!!) il sistema del biglietto elettronico a scalare potrebbero anche introdurlo fin da subito. Sulla metro si tratta di adattare i tornelli (che ci sono già); il problema è sui bus, occorre "rivedere" tutto il sistema. Ad esempio, come si fa a sapere se per quel viaggio il possessore di carta magnetica ha "timbrato" (ovvero passato la scheda sotto la banda magnetica)? Non è possibile che ci pensi l'autista che sente il bip (sai che confusione??).
ClaudioBrignole
00venerdì 20 ottobre 2006 11:34
Ora a Milano con la essera puoi solo fare l'abbonamento settimanale, mensile e annuale, qui, non so se a sproposito o meno, parlano di una ricarica anche per le singole corse e quindi sarebbe una cosa in più (ma credo che a Milano potrebbero introdurla senza fare alcuna modifica tecnica alle tessere distribuite e alle macchinette per la ricarica). Rimane il fatto che parlano di innovazione, di tra qualche anno, di sperimentazione quando tutte queste tecnologie sono disponibili già da tempo e super collaudate. A Milano i controllori hanno dei lettori di tessere che verificano se la tessera è carica o meno quindi se uno fa il furbo ti beccano lo stesso.

[Modificato da ClaudioBrignole 20/10/2006 11.35]

xoth
00venerdì 20 ottobre 2006 16:10
Il problema col biglietto elettronico e': come lo si coordina con le ferrovie? Dubito che FS sia tanto generosa da mettere il doppio sistema (obliterazione per i biglietto "suoi" e lettore magnetico per gli integrati con amt) solo per fare una favore ad AMT-TRANSDEV...
em66
00venerdì 20 ottobre 2006 16:33
Il biglietto elettronico non dovrebbe essere limitato a Genova ma dovrebbe riguardare tutta la Liguria sia per i trasporti pubblici su ferro che su gomma.
Le problematiche che devono essere affrontate dalla sperimentazione in corso credo siano piu' relative all'integrazione (e ripartizione dei ricaci) tra i diversi vettori che quelle "spicciole" sulle tecnologie di biglietti e lettori.
A Milano il biglietto elettronico mi sembra coinvolga ATM, FNM (LeNord) e FS (Trenitalia).
Roberto.Attolini
00mercoledì 25 ottobre 2006 22:10
metropolitana e bus non sono alternativi
Ho letto diverse opinioni sui tornelli e sul controllo dei biglietti e molti hanno fatto riferimento ad altre metropolitane. Al momento credo che la metropolitana di Genova non possa essere messa a confronto con le altre a causa della sua brevità. Questo mezzo di trasporto è stato inserito nel sistema di trasporto urbano in modo da integrarsi con questo e non costituisce un sistema alternativo. Al mattino alla stazione di Brin transitano, fra le sette e le otto, almeno 1500 persone in direzione Genova e molte altre in direzione opposta.
Forse AMT potrebbe essere più precisa di me sul traffico, il mio conto si basa sulle copie di giornali di libera stampa che sono distribuiti a questa stazione. Le persone in transito sono scaricate ad ondate dal 7 e dal 270. La maggior parte di essi è quindi già dotata di biglietto. La presenza di tornelli di controllo creerebbe delle notevoli code. Effettivamente sarebbe meglio toglierli, almeno fino a che la metropolitana non diventerà un effettivo mezzo di trasporto alternativo.
GenoaJackson
00giovedì 26 ottobre 2006 16:00
Indubbiamente la tua è una valutazione intelligente, un punto di vista alternativo. Bisogna però capire in che direzione andare e cioè se "tollerare" una quota di portoghesi per velocizzare il trasbordo dei passeggeri, oppure se studiare qualche metodologia efficace per essere certi che chiunque timbri il biglietto.
cliobini
00martedì 31 ottobre 2006 12:22
Esperienza sulla metropolitana di Torino.
Sabato ho fatto un viaggio sulla metro di Torino.
Senza il biglietto (magnetico) sulla metro non si sale.
Ma ho beccato lo stesso i controllori che salgono sulle vetture

[Modificato da cliobini 31/10/2006 12.22]

euge1893
00lunedì 6 novembre 2006 20:51
Sulla nostra metro, invece, nel pomeriggio del 1° Novembre sono entrato a Sarzano con le mie belle monete da 1,20 per fare il biglietto. Display disattivati (preciso che i tecnici di AMT hanno avuto 17 ore per aggiornare le macchinette con la nuova tariffa), non ho potuto fare il biglietto e come me una coppia di turisti tedeschi. Assenza di personale a Sarzano, assenza di personale a Principe dove sono sceso da "portoghese forzato" dedito all'autocontrollo.
ClaudioBrignole
00lunedì 27 novembre 2006 23:52
Biglietto elettronico, ci siamo quasi?
Guardate questo servizio di Primocanale. Sta per partire la "sperimentazione" del biglietto elettronico su vasta scala, certo è che prima che sarà di uso globale passerà ancora chissà quanto tempo...
www.primocanale.it/viewvideo.php?id=11406
em66
00martedì 28 novembre 2006 09:26
Questo e' il comunicato della Regione Liguria (da www.regione.liguria.it )

27 NOVEMBRE 2006
Trasporti, assessore Merlo: "Sottoscritta stamani intesa per realizzare bigliettazione elettronica del trasporto pubblico
È stato sottoscritto stamani, il protocollo d'intesa tra la Regione Liguria, le quattro province liguri e il Comune di Genova finalizzato alla realizzazione di un sistema di bigliettazione elettronica per il trasporto pubblico con una carta a microchip compatibile con la Carta Nazionale dei servizi. L'obbiettivo condiviso è quello di realizzare un unico sistema di pagamento utilizzabile dagli utenti nell'intero ambito del trasporto pubblico ligure, sia su ferrovia che su gomma.
"Si tratta di un progetto rivoluzionario-ha sottolineato l'assessore regionale Luigi Merlo-che ha l'obbiettivo di semplificare e unificare il trasporto pubblico ligure; devo ringraziaziare le quattro province e il Comune di Genova che hanno dimostrato di credere nell'ambizioso progetto che con la sottoscrizione avvenuta stamani diviene patrimonio di tutti". Si tratta infatti di un' intesa che non è solo formale, ma destinata a diventare realtà già nei prossimi mesi. La realizzazione di questo sistema prevede in questa fase due aree di sperimentazione : tra Pontedecimo e Sampierdarena e tra Ventimiglia e Arma di Taggia, oltre al collegamento sulla ferrovia regionale Genova-Casella, che ha già introdotto in via sperimentale un sistema di bigliettazione elettronica tipo contactless destinato agli utenti abbonati. "Altre aziende in maniera autonoma - spiega l'assessore Merlo - hanno avviato interessanti progetti che ora vanno resi omogenei, l'obbiettivo finale è realizzare un' unica modalità di pagamento valida su tutta la rete regionale ed utilizzabile anche per servizi complementari (trasporto pubblico non di linea, pagamento della sosta, ecc) basato sulla tecnologia delle smart card". Datasiel, per conto della Regione , sta già provvedendo all'espletamento delle procedure di gara per la scelta del partner tecnologico. L'aggiudicazione della gara è prevista per i primi mesi del 2007 e subito dopo partirà la fase sperimentale.


titoit
00giovedì 1 dicembre 2011 11:40
Riprendo questo topic perché ogni volta che prendo la metro mi assale il nervoso nel vedere come si tratti di un mezzo ad accesso sostanzialmente gratuito. I tornelli sono sempre aperti e il personale nel gabbiotto si fa allegramente gli affari propri senza controllare nessuno e niente (neppure i monitor controllano questi merdosi scansafatiche [SM=g27996] [SM=g27996] ).
Ci sarà una spiegazione di questo lassismo? Ci sono accordi sindacali oppure preferiscono fare i blitz ogni tanto sui convogli per elevare il più possibile contravvenzioni [SM=x1177057] ?
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