Cosa rende bello un campo da gioco

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Tridente.Bologna
00mercoledì 23 febbraio 2005 19:43
Vorrei invitare i lettori a fornire le proprie idee e opinioni su cosa possa arricchire esteticamente un campo da gioco tenedo in considerazione anche la variazione di giocabilità che tali elementi potrebbero introdurre!
Sembra una stupidaggine ma potrebbe aiutare un pò tutti mettere in comune le proprie idee ed esperienze. Ad esempio se a me piacciono i ponti, ma poi questi mi impediscono di giocare secondo regolamento, un'altra persona potrebbe aver pensato un modo di realizzarlo o di trattarlo in modo da evitare problemi![SM=g27828]
Forza e coraggio[SM=g27822]
juzay62
00mercoledì 23 febbraio 2005 21:47
Bello lo rende sicuramente il tempo, l'impegno e la cura con cui vengono realizzati.

Sicuramente gli elementi scenici hanno la loro importanza: se anch'essi sono curati e fatti bene faranno la loro porca figura.[SM=g27828]

Infine, ma non meno importante, il senso dell'estetica che ha il curatore del medesimo.

Infatti io ho scarsissimo senso dell'estetica [SM=g27825] e preferisco fare scenari che non siano particolarmente impegnativi sotto questo aspetto. Preferisco curare di piu altri aspetti che sono la giocabilita', la scelta di un regolamento che sia il piu possibile storico, rileggermi il periodo e il contesto storico di cui curo lo scenario, etc.

Credo sia un'altro modo di vedere il nostro hobby[SM=g27811]

Ciauz
Tridente.Bologna
00giovedì 24 febbraio 2005 10:14
Nulla di più giusto, ogni scarrafone è bello a mamma soia [SM=g27824]
L'impegno, fatica, tempo e denaro che uno investe rende ogni prodotto da noi realizzato il più bello sulla faccia della terra [SM=g27828]
Ma possiamo dire con certezza che ogni elemento da noi costruito sia veramente bello? [SM=g27818]
Forse con una buona dose di autocritica, potremmo vederli come veramente sono... o quasi [SM=g27819]! A volte un punto di vista più oggettivo è anche costruttivo perchè spinge a migliorarsi.[SM=g27824]
Ho notato dalla risposta che hai dato nella discussione sui campi esagonati che fai una distinzione tra bordagme e wargame. Non pensi che in tale distinzione debba essere preso in considerazione anche un aspetto estetico del gioco?[SM=g27820]
A volte il guardare troppo alle regole rende il goco molto arido per chi lo vive anche sotto altri aspetti. Non voglio dire con questo di stravolgere le regole ma di guardare anche a quegli aspetti marginali come l'estetica del gioco, se non per te almeno per chi gioca con te [SM=g27822] .
La ricerca storica a volte riporta anch'essa un risvolto estetico. Basti pensare alla cura delle divise che viene utilizzata dai pittori di miniature. Il concetto può essere benissimo allargato anche agli elementi scenici. Di solito si vedono bellissime e storicissime miniature su campi orrendi che rappresentano la storia solo nel concetto. Non vi è mmai capitato "ho ricercato il colore di questa uniforme in un libro dell'800 che ho trovato nella biblioteca padronale di un conte Lussemburghese...." e poi guardate il campo da gioco e per rappresentare le città ha usato dei pezzi di nastro di carta adesivo con sopra scritto il nome della città e appiccicato in mezzo al campo?![SM=g27812]
juzay62
00giovedì 24 febbraio 2005 19:22
Re:

Scritto da: Tridente.Bologna 24/02/2005 10.14
Ma possiamo dire con certezza che ogni elemento da noi costruito sia veramente bello? [SM=g27818]
Forse con una buona dose di autocritica, potremmo vederli come veramente sono... o quasi [SM=g27819]! A volte un punto di vista più oggettivo è anche costruttivo perchè spinge a migliorarsi.[SM=g27824]



Ma infatti e per quello che gioco in un club.....per confrontarmi continuamente e per cercare di migliorarmi sia dal punto di vista estetico che altro


Scritto da: Tridente.Bologna 24/02/2005 10.14
Ho notato dalla risposta che hai dato nella discussione sui campi esagonati che fai una distinzione tra bordagme e wargame. Non pensi che in tale distinzione debba essere preso in considerazione anche un aspetto estetico del gioco?[SM=g27820]



Infatti e per quello che non gioco quasi piu con i boardgame perche non mi soddisfano dal punto di vista estetico.
Io ho detto che ho poco senso dell'estetica non che non mi piacciono le cose belle. Avere scarso senso per l'estetica non significa non avere gusto per il bello....significa solo che fai molta fatica a riproporre una cosa bella....tutto qui[SM=g27811]

Al club dove io gioco abbiamo dei soci che in questo senso sono imbattibili riescono a fare delle cose meravigliose anche con poco. Io *ahime*[SM=g27819] mi sforzo ma non ci riesco faccio delle cose degne ma non piu di quello.


Scritto da: Tridente.Bologna 24/02/2005 10.14
A volte il guardare troppo alle regole rende il goco molto arido per chi lo vive anche sotto altri aspetti. Non voglio dire con questo di stravolgere le regole ma di guardare anche a quegli aspetti marginali come l'estetica del gioco, se non per te almeno per chi gioca con te [SM=g27822] .
La ricerca storica a volte riporta anch'essa un risvolto estetico. Basti pensare alla cura delle divise che viene utilizzata dai pittori di miniature. Il concetto può essere benissimo allargato anche agli elementi scenici. Di solito si vedono bellissime e storicissime miniature su campi orrendi che rappresentano la storia solo nel concetto. Non vi è mmai capitato "ho ricercato il colore di questa uniforme in un libro dell'800 che ho trovato nella biblioteca padronale di un conte Lussemburghese...." e poi guardate il campo da gioco e per rappresentare le città ha usato dei pezzi di nastro di carta adesivo con sopra scritto il nome della città e appiccicato in mezzo al campo?![SM=g27812]



E vero quello che dici. Ma posso anche rigirare la cosa chiedendoti: e se avessi uno scenario bellissimo ma un regolamento che fa c******re oppure ancora peggio l'arbitro dello scenario che l'ha letto a malapena e tra un turno e l'altro ti fa aspettare una vita per il calcolo di una banalissima mischia?

Per quello io sono dell'idea che: si e bello uno scenario bello ma deve essere altrettanto divertente altrimenti diventa solo un grosso diorama, o peggio un'occasione per il curatore per pavoneggiarsi.[SM=g27825]

Ciauz[SM=g27811]
Tridente.Bologna
00giovedì 24 febbraio 2005 20:14
Per quanto riguarda le capacità, beh che dire, ognuno fa del proprio meglio e questo è ciò che importa [SM=g27824] .
In più se hai la fortuna di giocare in un circolo dove ci sono persone veramente brave nel creare elementi scenici, ci si può anche dividere i compiti, in modo da massimizzare le capacità di ciascuno.
Per ciò che riguarda scenario e regolamento, se ti sei riletto dall'inizio la discussione sui campi esagonati (come ti avevo già consigliato [SM=g27815] ) avrai notato che la pensiamo nello stesso identico modo, anzi forse un ciccinino di più [SM=g27835] .
I due estremi, campo da gioco bellisssimo ma regolamento orrendo o viceversa non reggono. Entrembe le cose sono ugualmente importanti, senza contare, come dici tu, la fluidità del gioco [SM=g27822] .
Quindi come migliorare il campo da gioco senza pregiudicare la giocabilità!? [SM=g27820]

Il mio primo suggerimento è che a prescindere dal regolamento, la media degli elementi determina la bellezza del campo da gioco! [SM=g27818]
E' inutile avere un solo elemento scenico bellissimo se poi il resto è orrendo. Meglio avere tutti i pezzi dello stesso livello anche se in assoluto ogni singolo pezzo potrebbe risultare più brutto dell'elemento prodotto da un maestro. Provare per credere [SM=g27822]
juzay62
00giovedì 24 febbraio 2005 22:44
Visto che su questo aspetto coincidiamo[SM=g27811] ....direi di passare alla seconda domanda che secondo me e piu intrigante:

E' possibile convertire un boardgame in un wgm 3d?

Ti dico subito la mia: Dal punto di vista strettamente tecnico credo di si![SM=g27811]

Ma se consideri tutte le varianti che dovrai andare a modificare (scala di gioco, movimenti, gittate del tiro,) forse il tempo che ti porterebbe via sarebbe piu utile impiegarlo nella realizzazione di un ottimo regolamento ex-novo per il 3d.[SM=g27811]

Ciauz
Tridente.Bologna
00sabato 26 febbraio 2005 15:57
Sono contento che ad entrambi interessi l'aspetto funzionale dei giochi. Io sono un grosso fan della precisione ma nel contempo aborro l'aridità dei campi estrememente stilizzati. Lo so è una contradizione in termini [SM=g27819] , ma è per questo che mi sto battendo per i wargame su base esagonata [SM=g27828] , cmq non penso che questa sia la discussione più giusta su cui continuare questo argomento[SM=g27829] .
Ne ho aperta una in IL GENERAL FORUM DI DADI&PIOMBO->CONVERSIONE DI REGOLAMENTI DI WARGAME SU BASE ESAGONATA, è li che sta languendo da un po', se gli vuoi dare inizio ne sarei più che contento[SM=g27828]
Saphur 3
00mercoledì 26 ottobre 2005 18:41
anche se in ritardo...
Beh un vero campo da gioco che possa chiamarsi tale è quello ricco di elementi scenici.
Quando mai si è visto che nella 2WW o in altre circostanze si sia fatta battaglia in campo aperto?? Forse solo per i corazzati e nemmeno perche cmq avrebbero trovato ostacoli, buche, alberi e simili.
Quindi cercare di riprodurre uno scenario quanto piu verosimile a quello reale tanto piu è bello giocare e divertirsi.
Quindi via a piazze, fintane, strade, case, chiese, muretti, siepi, sacchi di sabbia, buche, postazioni, filo spinato, alberi etc etc.
Ceto il tutto potrebbe limitare un po la gicoabilità ma pensate che un generale pensi "porca, la mia teruppa di fanteria non riesce a passare tra quelle due case..sono troppo vicine!" o pensi invece "Avanti, caricate quella postazione! Voglio salire vittorioso su quella colina entro le 5 del pomeriggio!".
Tridente.Bologna
00giovedì 27 ottobre 2005 13:40
Mi piace l'idea e ti dico che mi fai molta simpatia, anzi sarei completamente in accordo con te, ma so per esperienza che molti elementi scenici creano molti problemi pratici [SM=g27819] . Dipende molto dai regolamenti, ma dove hai un imbasettamento che raggruppa più miniature e quindi si viene a creare una basetta con "discrete" dimensioni l'aggiungere troppi elementi diventa controproducente [SM=g27813] . Spesso viaggio in autostrada e mi chiedo guardando in qua e la dove sono queste immense pianure con zero alberi, zero cespugli, zero sassi, zero buche, un solo ammassamento di alberi, una collinetta, un rivoletto tutto diritto ecc. dove noi combattiamo sempre. Di solito si parte mettendo un tavolo e appogginadogli sopra gli elementi, in realtà bisognerebbe prendere uno o più secchi di sabbia, buttarli sul tavolo a casaccio, quindi fare alcune (poche) spianate e poi aggiungere gli elementi scenici, ma mi rendo conto che questa sia utopia [SM=g27829]
dadiepiombo
00giovedì 27 ottobre 2005 14:05
effettivamente in una convention UK ho visto uno scenario fatto con la sabbia (qualche quintale), ma si trattava di 2GM i Africa...

In realtà credo dipenda molto dalla scala. Voglio dire se voglio simulare uno scontro campale tra migliaia di soldati è chiaro che così come no rappresento uomo per uomo, non rappesento cespuglioper cespuglio. La prospettiva cambia se gioco a uno "skirmish", dove anche un sasso, una staccionata o una siepe possono fare la differenza.
Saphur 3
00giovedì 27 ottobre 2005 14:26
Beh basta mettere qualche collina in piu, qualche boschetto, un fiume che non sia al centro del campo e percorra in linea dritta l'intero campo, magari inserire qualche ponte (e perche no inserire anche le "avarie" cioè che si tira il dado a 1-2 il ponte crolla con una parte della truppa che l'attraversava, 3-4 crolla ma non accade nulla..ti salvi giusto in tempo, 5-6 il ponte non crolla e lo si attraversa normalmente). BAsta rendere un po piu difficile il campo..non molto ma appunto non una spianata senza cespugli, alberi od altro e solo una collina nel'angolo in fondo a destra, un boschetto a sinistra etc etc.
Piu è "complicato manovrare2 piu diventa divertente la partita..no?
)appius(
00giovedì 27 ottobre 2005 17:15
Dipende da cosa vuoi fare.
Non ci dimentichiamo che la maggior parte delle battaglie dell'antichità si sono combattute su terreno prevalentemente piatto.
Le asperità del terreno contribuivano solo a delimitare il campo di battaglia: fiumi, colline scoscese e foreste impenetrabili servivano solo ad "ancorare le ali" per scongiurare pericoli di aggiramento e, in genere, non influivano più di tanto sullo svolgimento della battaglia.
Naturalmente non fu sempre così: il Granico, Cinocefale e altre costituiscono eccezioni più o meno importanti.
La tua bella falange avrebbe d'altra pare ben poche possibilità di sopravvivenza su terreno difficile contro un nemico ben organizzato, perchè la compattezza delle linee era presupposto essenziale di successo e non c'è addesramento al mondo che consenta di mantenere la compattezza attraversando un fiume, scalando una ripida collina o semplicemente attraversando un campo arato!
Quanto più un wargame è realistico, tanto più dovrebbe considerare, magari con semplicità, anche questi fattori.
Saphur 3
00giovedì 27 ottobre 2005 17:24
Giusta osservazione. Io all'inizio pero parlavo del genere fantasy e 2ww o napoleonico (o cmq dove sistevamo armi da fuoco e cannoni).
PEr le battaglie antiche li appunto come dici, il terreno è quasi privo di elementi scenici, ci sarebbero appunto colline, fiume e alberelli sparsi. Ciò pero non toglie che 3 colline al centro del campo non siano simpatiche!
Sia perche costituirebbero eventualmente l'ostacolo al nemico che deve aggirarle perdendo turni in manovre, sia per nascondere la retroguardia che non sarebbe visibile e bersagliabile da cannoni o altro.
Insomma.. combattere qualcosa in un campo piatto e solo con qualche cosa giusto per far vedere come 3 alberelli ed un mezzo fiume che viene posizionato in angolo.. non rendono bella la partita ed entusiasmante come dovrebbe...il generale è soprattutot uno stratega!

ps: evvai questo è il mio 50° messaggio!
)appius(
00giovedì 27 ottobre 2005 17:38
Se continui così raggiungerai presto il centesimo, portando una buona dose di vitalità a questo forum! Credo proprio che appena inizierai a dipingere o a giocare scriverai meno... almeno te lo auguro, perchè significherà che troverai grande soddisfazione nel tuo nuovo hobby.
Saphur 3
00giovedì 27 ottobre 2005 17:45

Scritto da: )appius( 27/10/2005 17.38
Se continui così raggiungerai presto il centesimo, portando una buona dose di vitalità a questo forum! Credo proprio che appena inizierai a dipingere o a giocare scriverai meno... almeno te lo auguro, perchè significherà che troverai grande soddisfazione nel tuo nuovo hobby.


Ghgh diciamo appena riprendero a studiare [SM=g27828]
Tridente.Bologna
00venerdì 9 marzo 2007 14:48

Scritto da: |Elianto| 08/03/2007 18.26
[...]
Quanto a Tridente io vorrei capire anche modellisticamente (visto che è noto quanto questo fattore per te conti molto) cosa volevi rappresentare come area di gioco e quanto grande. Trattandosi come suppongo di esagoni mi suona strano uncampo esagonato con solo una piccola cittadina/villaggio e poco contorno adatto per il livello (a mio parere) 1base=1 squadra (considerando anche che parlavi con interesse di strade, cambi di paesaggio etc etc).


Ti rispondo qui, giusto per non andare OT e visto che già esiste una discussione apposita.
Ultimamente ciò che ci ripetiamo io ed Alessandro (altro membro del CAWE Bolognese [SM=g27824] ) è "armonia". Penso che l'aspetto estetico dell'insieme del lavoro stia molto nel concetto di armonia. Non è la scala (o solo), o la singola miniatura o il singolo elemento scenico che contano, ma l'insieme del tutto.
Molti potrebbero pensare che io ami il 6mm e basta. In realtà ciò non è corretto, io amo la scala che più mi permette di rendere lo scenario reale. Qui a Bologna c'è un bravissimo pittore di miniature, oserei dire un vero maestro (posso anche dirlo, si chiama Marco Betti), che fa dei pezzi bellissimi. Una volta ho visto un tavolo da wargame per Fire and Fury da lui allestito. Era bellissimo, ma.... le case erano alte come le miniature [SM=g27834] .

Per quanto riguarda le dimensioni fisiche reali del campo, di solito sono 120x120cm. Molti nel ricordarli non ci credono, però è così. Non sono le dimensioni che fanno la bellezza, ma come riempi l'area. Se poi uno ha tanto spazio....

Poi chi ha mai detto che all'interno di un esagono ci debba stare un'unica cosa [SM=g27822]
dadiepiombo
00venerdì 9 marzo 2007 16:34
condivido il Tridente pensiero [SM=g27824] , l'armonia è fondamentale. Chi fa modellismo sa che il bilanciamento dei volumi in un diorama è la chiave per ottenere un bel lavoro.
Lo stesso vale per il wargame...intendo il wargame visto da un punto di vista estetico: sono consapevole che l'estetica non è necessaria ai fini del gioco/simulazione, ma è anche vero che se abbiamo scelto di esprimerci "tridimensionalmente" è perchè poi cerchiamo un'immagine che ci dia qualche emozione.

Di questo e di altro si parlerà domenica a pranzo davanti a una bella grigliata nel ristorante "sotto" Legio. [SM=g27824] (pubblicità subliminale per chi non lo avesse capito [SM=g27832] )



Saphur 3
00venerdì 9 marzo 2007 17:30
Permettetemi questo OT, quante cose son cambiate..e che emozione vedere le mie prime risposte su questo forum! :D
Tridente.Bologna
00venerdì 9 marzo 2007 22:54

Scritto da: dadiepiombo 09/03/2007 16.34
[...]
Di questo e di altro si parlerà domenica a pranzo davanti a una bella grigliata nel ristorante "sotto" Legio. [SM=g27824] (pubblicità subliminale per chi non lo avesse capito [SM=g27832] )
[...]


Devo dire che Lorenzo sa come prendermi. Ebbene sì, la via del wargame passa soprattutto dallo stomaco [SM=g27828]
gcdm
00sabato 10 marzo 2007 21:39
Il bello di questo hobby è la ricchezza di possibilità che offre, ognuna "figlia" delle proprie motivazioni e interessi.

Il discorso del paesaggio è certamente molto interessante ma va, a mio avviso, ricondotto alla sua dimensione.

Si gioca a wargame, non si fa modellismo. Mi spiego. per giocare a wargame, teoricamente basterebbero dei foglietti di carta con su scritto chi è e cosa fa, e altre sagome con su scritto casa, collina, fiume, montagna e quant' altro. Brutto! Bruttissimo!! Ma possibile (e facilissimo da realizzare).

E' chiaro che giocare su un terreno preparato con elementi scenici accurati per scale e fattura, con basette dipinte precisamente sia molto più appagante, ma solo per un fattore estetico, non funzionale.

La questione si acuisce quando la battaglia da giocare sia di fantasia.

Su un terreno storico gli elementi sono fissi e conosciuti. In un terreno ipotetico rimane la questione di come e quanti elementi disporre, perché ho visto in molti regolamenti delle regole al proposito che, però mi hanno sempre lasciatto insoddisfatto poiché parto da un principio fondamentale: in qualsiasi battaglia, almeno uno dei due comandanti ha "scelto" accuratamente il campo e posizionato di conseguenza le sue truppe secondo l'orografia e l'idrografia e la morfologia del terreno.

La casualità delle regole di disposizione, da una parte impedisce giustamente a una parte di avvantaggiarsi troppo, dall'altra crea un alone di illogicità: si vuole ricostruire fedelmente quello che non esiste in un ambiente irreale e in condizioni per cui nessun comandante accetterebbe battaglia (combattere senza conoscere il terreno in anticipo e dovendo improvvisare un piano in pochi minuti).

)appius(
00sabato 10 marzo 2007 22:36

Si gioca a wargame, non si fa modellismo.



Eresia delle eresie!!!!!!
Graziano, questa non dovevi farmela!!!!!!!!!!!
Perchè dici ciò!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cosa distingue il tridimensionale dal boardgame se non la capacità, la voglia, la costanza, l'impegno e, perdonate, il senso artistico ed estetico di riuscire a rendere il gioco a tre dimensioni???????????
E ricostruire in piccolo qualcosa che nella realtà è più grande, cos'è? MODELLISMO!!!!!!!
Gli altri, per favore, si limitino a comprar giochi in scatola e "spedinare" quadratini di cartone da 1/4 di pollice: è lo stesso bellissimo e dà grande soddisfazione ludica, ma il tridimensionale è una cosa diversa, nettamente distinta.
Ultimamente frequento boardgamers e posso dire con certezza una cosa: per un tridimensionalista diventare boardgamer è semplicissimo (basta leggere qualche regola in più, ma con il tempo che si risparmia non dipingendo non è certo un problema ......), mentre per un boardgamer diventare tridimensionalista è quasi impossibile!
Qui lo dico e qui non lo nego.
[SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837]
gcdm
00domenica 11 marzo 2007 01:41
Caro Stefano,

la mia è una provocazione che però ha un fondo di verità. [SM=g27820]:

Anch'io amo vedere dei bei tavoli con splendide miniature dipinte bene e paesaggi tanto fedeli da sembrare vero. Pur non disdegnando il boardgame, preferisco giocare al tridimensionale perché ritengo dia molta più soddisfazione. [SM=g27836]

Il fatto di trovarci dallo stesso lato della barricata, però, non mi impedisce di fare la considerazione che una cosa è il modellismo (inteso come diorama) una cosa è il wargame.

Che sia necessario possedere doti più o meno sviluppate di modellista per potere affrontare il wargame, su questo non ci piove.

Tuttavia, lo scenario esteticamente perfetto, quasi-diorama, a mio modestissimo avviso, è impossibile per la differenza fondamentale tra l'uno e l'altro: il diorama è statico e fisso, il wargame è movimento e richiede di potere momentaneamente spostare gli elementi scenici posizionati sul tavolo. Sono necessari dei compromessi, esattamente come quelli per un corretto rapporto fedeltà storica/giocabilità.

Tempo fà, ti ricordi? era sorta la questione di come dovesse essere l'imbasetamento per sembrare il più realistico possibile (evitare basette con l'erba in città o con la sabbia nella neve...) Questo problema di difficilissima soluzione è uno dei compromessi che bisogna affrontare nella creazione di uno scenario.

Questo, naturalmente non toglie che sia sempre meglio, in uno scenario, curare al massimo l'aspetto estetico ma attenzione a non perdere di vista l'obbiettivo principale che è quello di giocare con la storia.

Non essere poi, così assoluto. Molti sono passati dal bidimensionale al tridimensionale e parecchi giocano indifferentemente a entrambi.

Un caro saluto,

Graziano



)appius(
00domenica 11 marzo 2007 07:38

Tuttavia, lo scenario esteticamente perfetto, quasi-diorama, a mio modestissimo avviso, è impossibile per la differenza fondamentale tra l'uno e l'altro: il diorama è statico e fisso, il wargame è movimento e richiede di potere momentaneamente spostare gli elementi scenici posizionati sul tavolo. Sono necessari dei compromessi, esattamente come quelli per un corretto rapporto fedeltà storica/giocabilità.



Su questo sono assolutamente d'accordo, ma ciò non impedisce di fare belle cose.

Per quanto riguarda il passaggio dal boardgame al tridimensionale, non nego che ciò possa avvenire, io stesso, qualche volta, gioco a boardgames e ne apprezzo alcuni, però ammetterai che se uno non ha mai fatto modellismo in vita sua, cominciare a 40 anni a dover dipingere milioni di omini piccoli piccoli e a costruirsi dal niente un campo di battaglia non è tra le cose più immediate....
E' una difficile scelta di vita!

Salutoni.

|Elianto|
00domenica 11 marzo 2007 12:20
io tutta questa necessità di distinguere tra "boardgame" e "tridimensionale" non la sento, anzi falsa un pò il discorso.
Qui si parla di wargame tra wargamers non di modellismo e la differenza andrebbe fatta piuttosto sull'approccio metrico(pollicesco [SM=g27828] ) o esagonale (e qui rientra in campo Tridente).

Voler calcare la mano sul fattore modellistico e 3d serve solo ad allontanare chi ha sempre giocato ai wargame in scatola/esagonali da un eventuale prova di quelli con approccio metrico (pseudo3d). Che questi poi provi con pedine e cartoncini invece di miniature dipinte conta poco. Un wargamer in primis apprezzerà la gestione di ordini, realismo, gestire formazioni e movimento tattico etc etc e solo in un secondo tempo l'aspetto modellistico.

Anche se forse sono andato un po offtopico [SM=g27828]
)appius(
00domenica 11 marzo 2007 23:04
Se fossimo un forum in cui si parla di "wargame" ti darei ragione ma, a quanto sembra, qui si parla soprattutto di wargame tridimensionale.
Non è, quindi, l'approccio metrico a qualificare il nostro "gruppo", ma la natura "tridimensionale" dei nostri tavoli da gioco.
Anche anmmesso che il boardgamer arrivi ad apprezzare l'approccio metrico (ma chi glielo fa fare...), non capisco perchè dovrebbe abbandonare la comodità degli esagoni per giocare su un campo non esagonato con dei cartoncini.
Il sistema "metrico", invece, serve proprio a creare terreni visivamente realistici in funzione del tridimensionale.
E creare modelli di terreno e di unità in scala significa fare modellismo.
|Elianto|
00domenica 11 marzo 2007 23:41
Veramente io il link a questo forum lo trovo su un sito "Dadi e Piombo" dovo leggo in cima "il portale dei wargamer italiani" e non il portale del "wargame 3d italiano".

Filosofia a parte credo da quello che leggo nel forum mi pare che preponderante sia l'approccio wargamistico e non modellistico altrimenti non si leggerebbero tante discussioni interessantissime su artiglieria napoleonica e della WW2, ordini conservativi etc etc.

Inoltre credo che un "wargamer" che inizia con i wargame esagonati può tranquillamente avvicinarsi al wargame metrico (e non semplicemente 3d) per gradi e quindi usando sempre cartoncini e non miniature da collezione. Dico avvicinarsi e non passare perchè l'uno non esclude l'altro (infatti dubito che uno preferirebbe giocare uno skirmish sugli esagoni o un World in Flames in 3d 20mm)

Se l'approccio modellistico è quello che la fa da padrona invece non vedo il motivo di tanto "astio" nei confronti di case come GW e Battlefront (FOW) che fanno proprio della loro bandiera il modellismo sfrenato alla faccia di ogni velleità simulatoria. [SM=g27828]
)appius(
00lunedì 12 marzo 2007 10:38
Beh, a prescindere da quello che c'è scritto non mi pare che D&P si occupi molto di boardgames, salvo sempre più rare eccezioni.

Per quanto riguarda la GW, il valore modellistico delle loro realizzazioni non è altro che ciò a cui si dovrebbe puntare in ogni realizzazione tridimensionale, fantasy e non.
Se così fosse, non dovremmo vedere, alle convention, tavoli di adulti che sembrano lavori malriusciti di bambini dell'asilo. [SM=g27816]
E queste persone, magari, spendono un sacco di soldi in miniature e regolamenti... [SM=g27826]
Se impiegassero più tempo sul materiale che hanno, invece che comprarne a tonnellate, otterrebbero anche notevoli vantaggi economici. [SM=g27827]:

Poi, io non discuto, tutti abbiamo iniziato portando lavori orripilanti, io per primo, e tutti abbiamo i nostri limiti, di tecnica e di tempo da dedicare a queste cose, ma si dovrebbe quantomeno tentare di migliorare, anche sotto l'aspetto estetico.
Se si vuole fare il tridimensionale un certo grado di passione per le riproduzioni in scala (se non a livello modellistico almeno collezionistico) lo si dovrebbe avere, il concetto mi pare tanto ovvio da risultare perfino banale dirlo. [SM=g27825]
Ciò deve spingere al miglioramento non solo dei nostri regolamenti, ma anche della qualità delle miniature e dei tavoli da gioco. [SM=g27824]
Altrimenti non vedo perchè si dovrebbe fare il tridimensionale se si portano alle convention miniature dipinte con la pennellessa e tavoli da gioco costruiti con lo scotch e le sagome di cartone; è tanto più comodo giocare con le pedine, con o senza esagoni.... [SM=g27819]
Per fortuna che, poi, ci sono Tridente e tanti altri bravi wargamers, che uniscono mirabilmente passione ludica e attitudine modellistica e che, sublimando il vero concetto di wargame tridimensionale, danno un po' di sollievo ai nostri occhi.....
[SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837]
Tridente.Bologna
00lunedì 12 marzo 2007 14:17

Scritto da: Tridente.Bologna 23/02/2005 19.43
Vorrei invitare i lettori a fornire le proprie idee e opinioni su cosa possa arricchire esteticamente un campo da gioco tenedo in considerazione anche la variazione di giocabilità che tali elementi potrebbero introdurre!
Sembra una stupidaggine ma potrebbe aiutare un pò tutti mettere in comune le proprie idee ed esperienze. Ad esempio se a me piacciono i ponti, ma poi questi mi impediscono di giocare secondo regolamento, un'altra persona potrebbe aver pensato un modo di realizzarlo o di trattarlo in modo da evitare problemi![SM=g27828]
Forza e coraggio[SM=g27822]


Mi auto quoto, perchè secondo me si è un po' persa l'idea alla base della discussione (e non di D&P). Sono pienamente d'accordo che il wargame non sia un sinonimo di tridimensionalità, anzi apprezzo molto la cura con cui sono stati usati i termini nei contributi precedenti [SM=g27821] . Penso che questa sensibilità un paio di anni fa sarebbe stata impensabile (bordgame=2D, wargame=3D), ma oggi a quanto pare le cose sono cambiate [SM=g27823] . In questo forum si parla un po' di tutto, storia, modellismo, miniature, regole, ed ognuno lo fa al massimo delle proprie possibilità e la cosa è bella proprio per questo. Però in questo caso l'obbiettivo di questa discussione specifica era "come poter abbellire un campo da gioco". C'è comunque da dire che i campi da gioco non sono solo 3D, ma anche 2D. Bene allora suggerite modi per migliorare le plance da gioco [SM=g27835]

Secondo me l'intervento di GCDM, va letto sotto una chiave diversa. Secondo me è un suggerimento del tipo: "non preoccupatevi troppo se anche i campi non sono perfetti, più belli sono meglio è ma comunque alla fine si può giocare comunque [SM=g27822] ".


Scritto da: gcdm 11/03/2007 1.41
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Il fatto di trovarci dallo stesso lato della barricata, però, non mi impedisce di fare la considerazione che una cosa è il modellismo (inteso come diorama) una cosa è il wargame.

Che sia necessario possedere doti più o meno sviluppate di modellista per potere affrontare il wargame, su questo non ci piove.
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[SM=g27818] Beh, diciamo almeno quello tridimensionale, altrimenti i wargamer sarebbero composti da una casta di modellisti e basta, un po' troppo riduttivo .... lo so che lo intendevi così [SM=g27824]

Scritto da: gcdm 11/03/2007 1.41
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Tuttavia, lo scenario esteticamente perfetto, quasi-diorama, a mio modestissimo avviso, è impossibile per la differenza fondamentale tra l'uno e l'altro: il diorama è statico e fisso, il wargame è movimento e richiede di potere momentaneamente spostare gli elementi scenici posizionati sul tavolo. Sono necessari dei compromessi, esattamente come quelli per un corretto rapporto fedeltà storica/giocabilità.
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Vi racconto un piccolo eppisodio capitatomi ieri a Creazzo. Per motivi di stoccaggio, non attacco più le cose sugli esagoni, quindi le case sono solo appoggiate. Durante una manovra in cui la fanteria entrava in città, un giocatore ha prima rimosso tutte le case, poi ha messo una linea di fanteria in una posizione dove già c'era abbastanza spazio in cui posizionarla, poi ne ha messa una in colonna dove erano presenti prima le case (sul ciglio della strada) ed infine ha messo la sola basetta del generale ad occupare l'intero corso stradale. Questo per dire che a volte facciamo cose strene, in cui il limite non è l'oggetto, ma noi stessi. Non potete immaginare lo studio dietro il campo di grano per evitare che le persone appoggiassero le unità sullo "zerbino" per evitare l'effetto svolazzamento sopra gli steli di grano, eppure nessuno ha utilizzato lo spazio lasciato appositamente per l'appoggio delle miniature preferendo una visione più "aerea" [SM=g27824] . Chi si riconoscesse in queste descrizioni, non se la prenda, penso che sia un effetto naturale del passaggio dal metrico all'area, nell'avere in ogni caso la formazione fatta e messa in un determinato modo [SM=g27823]

Scritto da: gcdm 11/03/2007 1.41
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Tempo fà, ti ricordi? era sorta la questione di come dovesse essere l'imbasetamento per sembrare il più realistico possibile (evitare basette con l'erba in città o con la sabbia nella neve...) Questo problema di difficilissima soluzione è uno dei compromessi che bisogna affrontare nella creazione di uno scenario.
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E' vero, alla fine si tratta principalmente di compromessi, ma la chiave è come raggiungere il migliore dei compromessi e qual'è il migiore dei compromessi [SM=g27833] [SM=g27828]
gcdm
00lunedì 12 marzo 2007 16:27
Caro Fabio, tu sì che mi capisci! [SM=g27828]

Io per principio vivo e lascio vivere e accetto tutto quello che viene se questo mi consente di fare le cose che amo.

Qual'è il migliore dei compromessi? Quello che non ti dà fastidio! cioè che ci sia o meno non cambia la sostanza delle cose. E' come quando vai al un ristorante: se mangi splendidamente non guardi il conto. [SM=g27823] Se mangi male, anche se spendi poco, ti girano le O O [SM=g27826]

Nel nostro mondo direi se riesci a giocare con unguale soddisfazione su qualsiasi terreno, con miniature dipinte in qualsiasi modo... e così via.

Ho dato una prima lettura a Bushido. Devo rileggermelo perché per le mie conoscenze dell'epoca e dei luoghi è troppo difficile. Non come meccanismo che mi sembra abbastanza scorrevole e logico, è proprio l'argomento che è complicato. In ogni caso è un lavoro notevolissimo. Bravi

Ciao

Graziano
Tridente.Bologna
00martedì 13 marzo 2007 12:06
Non mi sopravvalutare, io mi sforzo di capire, ma ahimè non sempre ci riesco [SM=g27819] .
Sono contento di aver ben intuito il senso del tuo appunto, però capisco anche Appius quando dice che se ci si accontenta troppo spesso, poi si va a finire che la qualità e la bellezza dei campi che vediamo alle Convention potrebbe abbassarsi. Quindi sì è vero che si può giocare con qualsiasi cosa, però se ci si sforza per migliorare è meglio, considerando ovviamente nel discorso anche gli eventuali limiti personali che ognuno di noi ha. Ed ecco come è nata questa discussione e lo spirito che la deve animare [SM=g27822]
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