Re:
Scritto da: backseat 06/09/2006 7.42
Sono stato a vedere i PGR ad Alatri.
Bella scaletta, pubblico caldo, ma qualcosa non tornava.
Durante tutto il concerto ho avuto la sensazione di partecipare ad una messa in scena: Ferretti da una parte e gli altri PGR dall'altra.
Mi è sembrato un live stanco. Addirittura finto.
Navigando per la rete sono arrivato per caso su un blog in cui ho trovato l'articolo di libero di cui parlate anche voi, ed un altro uscito sul foglio di sabato:
http://indiessolvenza.blogspot.com/2006/09/comodo-ma-come-dire-poca-soddisfazione.html
Non condivido troppo quella riflessione, ma ammetto di aver provato fastidio a leggere di ferretti che "fa concerti solo per lanciare la sua autobiografia".
Non sarebbe meglio si sciogliessero e continuassero per le loro strade senza rovinare in questo modo una storia bellissima?
Riguardo alla faccenda del tour per pubblicizzare il libro (o per riparare il tetto...).
non prenderei le parole del giornalista come oro colato (tanto più che è uno che ha la discreta tendenza, mi pare, a guardrsi l'ombelico). Lasciano il tempo che trovano.
Il concerto. Io gli ho visti a Brescia, del tutto digiuno di live dei PGR.
Non mi è sembrato un concerto stanco. Forse dipenderà dai giorni, ma in massima parte non credo.
Piuttosto (l'ho già scritto), è stato austero. Forse anche i PGR, come già i CCCP, hanno
il privilegio di scrivere il proprio necrologio e di essere presenti al proprio funerale portando la cassa, con un’ultima colonna sonora che non è una marcia funebre ma un concerto.
Poi ha ragione Pastro, un concerto dei PGR senza quasi pezzi dei PGR ha poco senso. Ma erano dei PGR del tutto inediti, questi (erano dei PGR?).
A discapito dei pezzi suonati, per me si respirava aria di futuro...