Fermiamo il peggioramento della direttiva sulla vivisezione

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Akela il solitario
00venerdì 27 marzo 2009 16:13
Fermiamo il peggioramento della direttiva sulla vivisezione

Martedì 31 marzo la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo voterà la Proposta di revisione della direttiva europea 86/609 sulla vivisezione.

La Proposta, redatta dalla Commissione di Bruxelles, è fortemente a favore della vivisezione e prevede solo deboli restrizioni e incentivi alla sperimentazione alternativa.

La LAV ha fatto numerose proposte di miglioramento. Ma il nostro impegno rischia di essere cancellato.

Quattro parlamentari europei eletti in Italia hanno presentato ben 49 emendamenti largamente peggiorativi della Proposta di direttiva.
Impediamo che questi peggioramenti diventino concreti. Insieme.
Come? Invia una mail di protesta ai quattro parlamentari, aggiungendo in calce la tua firma.

INVIA UNA MAIL DI PROTESTA
ciuteina
00sabato 4 aprile 2009 10:55
Vivisezione: 3000 messaggi a ogni parlamentare UE
◦31/03/2009
◦Sono almeno 3.000 a testa i messaggi giunti da tutta Italia, nelle ultime ore, agli on. Berlato, Ebner e Velardì, parlamentari europei, perché ritirino le loro proposte di emendamenti largamente peggiorativi alla Proposta di revisione della direttiva europea sulla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali.
Oggi 31 marzo, infatti, la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo voterà la Proposta di revisione della direttiva europea 86/609 sulla sperimentazione sugli animali. La LAV ha formulato alcune proposte per il miglioramento di questo testo, considerato che la Proposta di revisione, redatta dalla Commissione di Bruxelles, è già molto a favore della continuazione degli esperimenti su animali e prevede solo in pochi casi alcune limitate restrizioni e un’effettiva utilizzazione dei metodi alternativi alla sperimentazione su animali, efficaci, sicuri e non cruenti.
Nonostante ciò, alcuni parlamentari europei eletti in Italia, tra i quali gli on. Berlato, Ebner e Velardì hanno presentato numerosi emendamenti peggiorativi della Proposta di direttiva. Si tratta, infatti, di una serie di misure atte a estendere la sofferenza degli animali, più di 900mila all'anno solo in Italia, a far compiere meno controlli nei centri di sperimentazione sugli animali e a bloccare lo sviluppo dei metodi alternativi, ritenuti più sicuri, ed economici, per la salute umana.
“La votazione di questa Proposta di revisione della direttiva UE 86/609 ha importanti e delicate implicazioni sulla salute e sulla vita dei cittadini - dichiara Michela Kuan, responsabile LAV del settore Vivisezione - L’appello a ritirare gli emendamenti peggiorativi è rivolto, dalla LAV e da migliaia di elettori, nell’interesse della collettività e di una ricerca che possa essere sempre più utile proprio ai cittadini che gli On. Berlato, Ebner e Velardì sono chiamati a rappresentare nelle sue scelte politiche”.
Sono circa 12 milioni gli animali utilizzati in esperimenti nei laboratori europei ogni anno, sebbene siano disponibili metodi che non fanno ricorso ad animali. La Direttiva 86/609 fu concepita, ormai 22 anni fa, per assicurare la “protezione degli animali utilizzati per fini sperimentali o altri fini scientifici”, ma si è dimostrata inefficace in questo. La nuova Direttiva dovrà tenere conto, oltre che dell’avanzamento scientifico, anche del significativo interesse dell’opinione pubblica sull’argomento: nel 2006 più di 42.000 cittadini europei hanno risposto a una consultazione della Commissione Europea sulla Direttiva, ottenendo il terzo più alto responso mai avuto rispetto ad altri questionari. La consultazione ha confermato la volontà di una maggiore tutela per gli animali utilizzati negli esperimenti (93%) e di un investimento maggiore a livello europeo per lo sviluppo e la validazione di metodi sostitutivi alla sperimentazione animale (79%).
31 marzo 2009
Ufficio stampa LAV 06 4461325 – 339 1742586 www.lav.it/
ciuteina
00sabato 4 aprile 2009 11:01
Vivisezione: diciamo NO al peggioramento
◦31/03/2009
◦Oggi 31 marzo, la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo voterà la Proposta di revisione della direttiva europea 86/609 sulla sperimentazione sugli animali.
Considerato che la Proposta di revisione, redatta dalla Commissione di Bruxelles, è già molto a favore della continuazione degli esperimenti su animali e prevede solo in pochi casi alcune limitate restrizioni e un’effettiva utilizzazione dei metodi alternativi, abbiamo formulato proposte per il suo miglioramento.
Eppure quattro parlamentari europei eletti in Italia hanno presentato ben 49 emendamenti largamente peggiorativi della Proposta di direttiva.
Il tuo aiuto è fondamentale per bloccare questi emendamenti. Aiutaci a far ritirare gli emendamenti presentati. Con unclick!

Vivisezione: diciamo NO al peggioramento
◦31/03/2009
◦Oggi 31 marzo, la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo voterà la Proposta di revisione della direttiva europea 86/609 sulla sperimentazione sugli animali.
Considerato che la Proposta di revisione, redatta dalla Commissione di Bruxelles, è già molto a favore della continuazione degli esperimenti su animali e prevede solo in pochi casi alcune limitate restrizioni e un’effettiva utilizzazione dei metodi alternativi, abbiamo formulato proposte per il suo miglioramento.
Eppure quattro parlamentari europei eletti in Italia hanno presentato ben 49 emendamenti largamente peggiorativi della Proposta di direttiva.
Il tuo aiuto è fondamentale per bloccare questi emendamenti. Aiutaci a far ritirare gli emendamenti presentati. Con unclick!

www.lav.it/index.php?id=1282









ciuteina
00sabato 4 aprile 2009 11:02
EUROPA E VIVISEZIONE, 150MILA ITALIANI PER STOP
Nuova direttiva, consegnate le firme LAV al Sottosgeretario alla Salute Martini. 2 aprile 2009 - All’indomani del voto peggiorativo espresso dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo sulla Proposta di revisione della direttiva europea 86/609 sulla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali, oggi LAV (www.lav.it) ha consegnato al Sottosegretario alla Salute Francesca Martini 150.000 firme, raccolte nei mesi scorsi in Italia, a sostegno delle numerose richieste per il miglioramento della Proposta di revisione della direttiva europea 86/609, nell’interesse non solo degli animali ma anche della salute dei cittadini.
La LAV ha portato al Sottosegretario, che sarà chiamata a Bruxelles a esprimersi sulla vita o la morte di milioni di animali, un set di test alternativi già ampiamente praticati e che se solo incentivati rappresenterebbero da subito il modello per una ricerca sicura, economica e con la coscienza pulita.

“Ringraziamo i firmatari perché ciascuna di queste 150.000 firme può concretamente salvare due animali sottoposti ad esperimenti, sebbene siano da tempo disponibili metodi alternativi”, dichiara Michela Kuan, biologa e responsabile LAV del settore vivisezione.

“Fra le proposte che permetterebbero di salvare dalla morte più di 300 mila animali in tutta Europa abbiamo elencato la previsione di una concreta protezione per cani e gatti, per primati non umani, delle specie catturate allo stato selvatico e la previsione di alcuni divieti su particolari attività voluttuarie o dove i test alternativi sono più sviluppati è necessario incentivare concretamente il ricorso ai metodi alternativi e prevedere la loro validazione anche in ambito nazionale con validità per tutta l’Unione Europea - prosegue Michela Kuan - Inoltre, chiediamo di annullare la possibilità di ripetizione di utilizzi di animali grazie alla messa in rete di una banca dati riservata; di definire un ruolo centrale per il medico veterinario; di garantire un concreto
federalismo esplicitando la possibilità per gli Stati Membri di prevedere, nei recepimenti nazionali della Direttiva UE, misure più rigide.”

Ogni anno più di 900 mila animali in Italia, 12 milioni nell’Unione Europea, sono utilizzati nei laboratori come cavie: vengono avvelenati, ustionati, accecati, indotti ad ammalarsi e anche resi dipendenti da sostanze, dichiarate dalla società voluttuarie, come droghe e alcool.
Numerosi cittadini italiani, circa 150.000, hanno accolto fra l’ottobre 2007 e il 2008 la petizione della LAV che oggi è stata consegnata al Sottosegretario Martini, esprimendo la loro opinione contraria alla sperimentazione animale e chiedendo l’incentivazione dei metodi alternativi ad essa.

La posizione espressa attraverso questa petizione riflette un’opinione diffusa anche a livello europeo; infatti, nel 2006 la Commissione Europea ha lanciato un sondaggio che ha visto esprimersi oltre 42.000 cittadini, ottenendo il terzo più alto responso mai avuto rispetto ad altri questionari ed esprimendo la volontà di una maggiore tutela per gli animali utilizzati negli esperimenti (93%) e di un investimento maggiore a livello europeo per lo sviluppo e la validazione di metodi sostitutivi alla sperimentazione animale (79%).

“La forte indicazione dell’interesse pubblico in questo ambito, i passi avanti compiuti negli ultimi decenni e l’alto livello etico che deve contraddistinguere la scienza devono riflettersi anche nel cambiamento delle norme - dichiara Gianluca Felicetti, presidente LAV - La revisione della direttiva europea rappresenta un momento cruciale che non può essere sprecato rappresentando, peraltro, anche una grande occasione di nuova e duratura occupazione per i ricercatori.”

I metodi alternativi alla sperimentazione animale sono distinti in metodi non biologici e metodi biologici. I metodi non biologici sono banche dati, caratterizzazione fisico-chimica delle sostanze, dati epidemiologici umani, modelli matematici come i QSAR. I metodi biologici, sono metodi basati su: organismi unicellulari, frazioni subcellulari, colture di cellule; colture di tessuti e organi isolati, e sono chiamati generalmente metodi in vitro.
ciuteina
00sabato 4 aprile 2009 11:03
Commissione agricoltura UE ignora opinione pubblica

  • 01/04/2009
    •[di M. Kuan*] Persa un’occasione unica per aumentare la protezione degli animali da laboratorio in Europa. La Coalizione Europea che lavora per porre fine alla sperimentazione animale (The European Coalition to End Animal Experiments - ECEAE), formata da 18 organizzazioni animaliste rappresentanti di tutto il territorio europeo, tra cui la LAV, esprime grande disappunto e delusione in seguito alle votazioni tenutesi ieri della Commissione agricoltura UE, che ha perso un’opportunità unica per migliorare le condizioni di vita di milioni di animali da laboratorio.
    I membri del Parlamento europeo, condizionati fortemente dalle posizioni della miliardaria industria della ricerca, non hanno solo ignorato l’opinione pubblica che si era espressa assai contraria alla sperimentazione animale, ma hanno contravvenuto agli scopi della proposta di revisione della Direttiva, uscita nel novembre 2008, frutto di anni di lavoro e che poneva le basi per una maggiore tutela degli animali, un maggior controllo e la promozione dei metodi alternativi.
    Il risultato del voto di ieri, invece, porta a forti peggioramenti rispetto alla proposta permettendo la cattura di scimmie allo stato selvatico, fenomeno che avrà un immediato impatto sulla fauna di paesi dalla biodiversità già fortemente impoverita e caratterizzati da fenomeni di caccia illegale; inoltre sarà possibile continuare a ricorrere a grandi scimmie (scimpanzé, bonobo, gorilla e orangutan) ignorando la dichiarazione scritta che chiedeva di vietarne l’uso.
    La maggioranza della Commissione agricoltura ha, in aggiunta, approvato la possibilità di effettuare procedure che comportino alti e prolungati livelli di dolore anche per specie particolari quali cani, gatti e primati; il riutilizzo degli animali; un regime di autorizzazione semplicemente comunicativo e poca trasparenza nelle procedure senza la possibilità di condividere dati.
    Questo risultato, fortemente deludente, rafforza ulteriormente l’evento di oggi che ha visto la consegna delle 150'000 firme raccolte durante la campagna “pietà” al Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, occasione i cui è stata ribadita l’importanza del sostegno delle richieste della LAV per il miglioramento della proposta di Direttiva 86/609 in vista della plenaria prevista per gli inizi di maggio, che deciderà delle sorti dei milioni di animali utilizzati nella ricerca.
    *Responsabile Nazionale LAV settore Vivisezione
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