Fighe e Delfini

No, il post non si riferisce a una nuova serie televisiva nata sulla scia di Flipper, ma a ciò che accade in una nota biblioteca modenese.
Per chi non frequentasse spesso la Delfini, ricordo che da circa un anno o più si è ingrandita, abbellita e arricchita di molte attrazioni. Una di queste sono le fighe. Le troie.
Vere e proprie troie, che in confronto il Vox è un monastero di clausura. Scollature e minigonne che nenache in Riviera a Ferragosto ne vedi con tale frequenza, tredicenni tirate più che le ventenni al sabato sera e quattordicenni che ti ricordano che la pedofilia non è un reato così alieno alla tua intimità.
Insomma, da quando ho scoperto tutto ciò io studio alla Delfini. Le ore che dedico allo studio sono incrementate del 250%. La concentrazione è diminuita del 500%.
Ma, se volete un consiglio, buttate un occhio là dentro, ogni tanto, e vi accorgerete che tutta la figa modenese non è scomparsa, non si è dissolta, ma si è semplicemente concentrata in un unico punto, come attratta da una forza di gravità propria. La forza della figa.

Cominciavo giusto a pensare che la biblioteca di Maranello ultimamente fosse un po' deserta... Mi sa che ho trovato un'alternativa

Ma perché non concentrarsi un po' anche sui Delfini?

Ecco un Marsuino.

Giuro che avevo letto Dighe e Delfini.

Ok, è stato bello cazzeggiare al lavoro, ma forse è piaciuto più a me che a voi.