Fiorella Mannoia - "Onda Tropicale".

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=Samuele=
00giovedì 9 novembre 2006 23:16
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Fiorella MANNOIA
"ONDA TROPICALE"

Anno: 2006
Label: Durlindana / SONY & BMG Music Entertainment 88697023042

01. CANZONI E MOMENTI con Milton Nascimento
02. 13 DI MAGGIO con Caetano Veloso
03. CRAVO E CANELA con Milton Nascimento
04. DOIS IRMAOS con Chico Buarque
05. MAMA AFRICA con Chico Cèsar
06. UN GRANDE ABBRACCIO con Gilberto Gil
07. SENZA UN FRAMMENTO con Djavan
08. KABULA LE LE con Carlinhos Brown
09. VIVO! con Lenine
10. MAS, QUE NADA con Junior Benjor
11. A FELICIDADE con Adriana Calcanhotto
12. CANZONI E MOMENTI (Reprise)
13. VIVO! Fiorella Mannoia

L'ultimo album di Fiorella Mannoia si intitola "Onda Tropicale" (in uscita il 10 novembre).
L'album è incentrato sulla musica brasiliana d'autore, come il titolo e le foto dell'album dimostrano. Raccoglie undici brani interpretati in duetto con artisti sudamericani, e con l'aggiunta di altri due brani "Canzoni e Momenti (Reprise)" e "Vivo!" interpretata dalla sola Fiorella Mannoia.
E' un progetto ambizioso, a tratti originale, dove Fiorella Mannoia canta sia in lingua italiana e in portoghese nelle restanti canzoni.
Già con il precendente album dal vivo "Concerti", aveva dato segnali di un cambiamento direttivo mischiando musica d'autore con altri generi musicali.
Il singolo estratto si intitola "Cravo e Canela", cantato in portoghese dall'artista romana in duetto con Milton Nascimento (che è anche autore insieme a R. Bastos). Si tratta di un brano dall'andamento veloce, con l'aggiunta di fiati che lo rendono anche danzereccio.
L'altro brano dove Fiorella Mannoia duetta con Milton Nascimento, è "Canzoni e Momenti (Cançoes e Momentos)", un brano lento che coinvolge dal primo ascolto. E' più intenso di "Cravo e Canela".
Altro brano da segnalare è "Mas, Que Nada" di Jorge Benjor, che duetta con Fiorella Mannoia. Un classico degli anni '60, che nella versione dell'album è corposa, solare e non ha perso smalto. Ultimamente era stato rivisitato in versione rap.
"13 di Maggio (13 de Maio)", ispirato ad un avvenimento accaduto il 13 Maggio 1888, quando la principessa Isabella decretò la fine della schiavitù.
Il testo è scritto da Caetano Veloso, e la musica insieme a Piero Fabrizi. Quest'ultimo si è anche occupato degli adattamenti del testo originale nella versione italiana. Ricordo anche che è autore del testo italiano del brano di Caetano Veloso "Il Culo Del Mondo" (apparso nell'album "Gente Comune"), nonché produttore dell'album e ideatore con Fiorella Mannoia dell'intero progetto.
Molto bella anche la versione bossanova di "A Felicidade" (scritta dal grande Antonio Carlos Jobim e e Vinicius De Moraes)in duetto con la cantante Adriana Calcanhotto, compositrice e cantante di Rio Grande do Sol.
Altro brano degno di nota è "Senza un frammento" in duetto con Djavan. Brano dall'andamento lento e sognante.
"Vivo!" è presnetata in due versioni, la prima in duetto con Lenine e la seconda interpretata dalla sola Fiorella Mannoia. Un brano lento scritto da Lenine (il testo) e C. Rennò e Piero Fabrizi (la musica).
Altro brano molto bello è "Dois Irmanos (Morro Dois Irmanos)" in duetto con il grande Chico Buarque. Scritto da Chico Buarque e Piero Fabrizi. La canzone è malinconica e ricca di emozioni scandite dalla melodia e dalla voce dei due interpreti.
Meno interessante è "Mama Africa" con Chico Cèsar. Il brano a metà tra reggae e musica africana, non decolla. E' piuttosto statico.

Concludendo, si tratta di un disco con un sound raffinato e ispirato, si ascolta dalla prima nota all'ultima senza cadute di tono. La scelta delle canzoni è ottima. I musicisti pure.
Segnalo anche la presenta dell'orchestra d'archi di Rio de Janeiro.


Sam
plato2005
00domenica 19 novembre 2006 09:37
NON CONVINCE

Per carità saranno canzoni raffinate con autori brasiliani piu' che blasonati pero' le emozioni sono davvero rare.
Ho letto una proposta per lei sull'ultimo "Dizionario della Canzone Italiana" di Enrico De Regibus: portare alla luce i tenti cantautori giovani e sconosciuti alla massa. Con la sua voce tutto sarebbe possibile....
Alla prossima Fiorella.
plato2005
00domenica 26 novembre 2006 21:36
LA STRONCATURA DI GABRIELE FERRARIS
L’onda di Fiorella un’orgia di Brasile
Bravissima, come sempre, ma il repertorio è intollerabile
24/11/2006
di Gabriele Ferraris

Amare o non amare un disco è, talora, questione personalissima: voglio dire, credo che esista un terreno minimo, ed è il valore dell’artista, la bontà dell’esecuzione e dell’interpretazione, la qualità della scrittura musicale e dei testi. E su questo, bene o male, possiamo riconoscerci un po’ tutti. Poi scattano idiosincrasie, bizzosità, pregiudizi. Cose brutte, se applicate all’esistenza e ai rapporti umani; ma degnissime, e anzi da rivendicare con orgoglio, quando ci si spinge negli ambiti del gradimento, del gusto, del piacere.

Prendete Fiorella Mannoia. Bene, io l’adoro. O meglio, l’ho adorata a lungo. Bravissima. Oggi come in passato. Ma in passato sceglieva canzoni che mi piacevano. Scritte da autori che mi piacevano. Negli ultimi tempi, purtroppo, pur rimanendo stratosferica interprete, ha virato su repertori sempre più intollerabili. Per il sottoscritto, beninteso. E stavolta, con «Onda tropicale», ha raggiunto - a gusto del rubrichista - il massimo del minimo. Chiariamo: se amate la musica brasiliana, «Onda tropicale» è il vostro album. Dentro ci sono solo canzoni brasiliane. E un’esagerazione di duetti con brasiliani illustri: da Caetano Veloso a Milton Nascimento, da Chico Cèsar a Djavan e Gilberto Gil. Un’orgia di Brasile. E la qualità è quella consueta della ditta Mannoia, indiscussa e indiscutibile. Capita, però, che il rubrichista detesti cordialmente la musica brasiliana. Brucerà tra le fiamme dell’inferno, per tale orrendo peccato; ma non sa che farci. Quando viene trascinato al concerto di un illustre brasiliano, tende o ad appisolarsi, o a dare in ismanie, o a sgattaiolare nel foyer. Dovendo ascoltare per dovere di recensione «Onda tropicale», pur ammirato dalla classe della cantante, ha molto patito la mancanza di un foyer dove sgattaiolare.

FIORELLA MANNOIA
ONDA TROPICALE
SONU BMG
s.i.p.
plato2005
00domenica 26 novembre 2006 21:36
LA STRONCATURA DI GABRIELE FERRARIS
L’onda di Fiorella un’orgia di Brasile
Bravissima, come sempre, ma il repertorio è intollerabile
24/11/2006
di Gabriele Ferraris

Amare o non amare un disco è, talora, questione personalissima: voglio dire, credo che esista un terreno minimo, ed è il valore dell’artista, la bontà dell’esecuzione e dell’interpretazione, la qualità della scrittura musicale e dei testi. E su questo, bene o male, possiamo riconoscerci un po’ tutti. Poi scattano idiosincrasie, bizzosità, pregiudizi. Cose brutte, se applicate all’esistenza e ai rapporti umani; ma degnissime, e anzi da rivendicare con orgoglio, quando ci si spinge negli ambiti del gradimento, del gusto, del piacere.

Prendete Fiorella Mannoia. Bene, io l’adoro. O meglio, l’ho adorata a lungo. Bravissima. Oggi come in passato. Ma in passato sceglieva canzoni che mi piacevano. Scritte da autori che mi piacevano. Negli ultimi tempi, purtroppo, pur rimanendo stratosferica interprete, ha virato su repertori sempre più intollerabili. Per il sottoscritto, beninteso. E stavolta, con «Onda tropicale», ha raggiunto - a gusto del rubrichista - il massimo del minimo. Chiariamo: se amate la musica brasiliana, «Onda tropicale» è il vostro album. Dentro ci sono solo canzoni brasiliane. E un’esagerazione di duetti con brasiliani illustri: da Caetano Veloso a Milton Nascimento, da Chico Cèsar a Djavan e Gilberto Gil. Un’orgia di Brasile. E la qualità è quella consueta della ditta Mannoia, indiscussa e indiscutibile. Capita, però, che il rubrichista detesti cordialmente la musica brasiliana. Brucerà tra le fiamme dell’inferno, per tale orrendo peccato; ma non sa che farci. Quando viene trascinato al concerto di un illustre brasiliano, tende o ad appisolarsi, o a dare in ismanie, o a sgattaiolare nel foyer. Dovendo ascoltare per dovere di recensione «Onda tropicale», pur ammirato dalla classe della cantante, ha molto patito la mancanza di un foyer dove sgattaiolare.

FIORELLA MANNOIA
ONDA TROPICALE
SONU BMG
s.i.p.
NostraSignora (Ex C.B.)
00lunedì 27 novembre 2006 00:09
quest'album è davvero mediocre. Si salvano solo le due versioni di "Vivo".

[Modificato da NostraSignora (Ex C.B.) 27/11/2006 0.10]

Sciarpa Nera
00lunedì 27 novembre 2006 00:54
Fosse mediocre solo l'album...
nottesevera
00lunedì 27 novembre 2006 01:20
E il tuo commento non è certo da meno...
NostraSignora (Ex C.B.)
00lunedì 27 novembre 2006 12:09
la Mannoia è una grande interprete, non si discute. Ma in altri album, anche nel live "Concerti", mi è piaciuta di più!
Ma questo "Onda tropicale", per me, è stato un passo falso, ambizioso e inconcludente.
Sciarpa Nera
00lunedì 27 novembre 2006 14:23
Re:

Scritto da: nottesevera 27/11/2006 1.20
E il tuo commento non è certo da meno...



nottesevera nottesevera:
"...come due occhi che stanno a guardare
da dietro a una tenda e non si fanno notare...".

La mia opinione è minuta cosa...
ma è stata colta da Te.

Silvy.1
00lunedì 27 novembre 2006 16:01


la signora F.Mannoia è una cantante che ha tantissimi fans.
questo album è solo un progetto diverso, forse una sperimentazione che a lei piace, bisogna saper accettare i cambiamenti, poteva evitare "mas,que nada" che canta benissimo, ma è stato un tormrmentone a suo tempo, nel complesso trovo piacevole ascoltarla con allegria

ciao [SM=g27789]
_________________________

..senti che fuori piove
senti che bel rumore..
=Samuele=
00lunedì 27 novembre 2006 16:27
L'ultimo album di Fiorella Mannoia, è diverso dagli altri pubblicati in passato. E' un motivo per cui ha creato tra chi la segue da molto tempo, delle delusioni sotto la forma di novità.
Esce fuori dagli schemi "cantautorali" per affrontare un genere come la musica brasiliana che può piacere o può non piacere.
La musica brasiliana, è un genere che spesso è volentieri può annoiare oppure può non appassionare.

De Gregori ha affrontato brani dal sound diverso, basta ricordare "Tutti salvi" oppure la non riusciuta - è un mio personale parere - "Dr. Dobermann" (dall'andamento reggae), "Carne di pappagallo".
O ancora ricordo l'album "Viva l'Italia" con un sound sud-americano.

Quando un artista (che per anni si è dedicato ad un genere musicale), cambia registro, a noi ascoltatori di musica o appassionati di un artista, ci lascia sempre un po' spiazzati o delusi e soprattutto diffidenti nel voler accettare questo tipo di cambiamento.

Ciao.

Sam
NostraSignora (Ex C.B.)
00lunedì 27 novembre 2006 16:56
Re:

Scritto da: =Samuele= 27/11/2006 16.27
L'ultimo album di Fiorella Mannoia, è diverso dagli altri pubblicati in passato. E' un motivo per cui ha creato tra chi la segue da molto tempo, delle delusioni sotto la forma di novità.
Esce fuori dagli schemi "cantautorali" per affrontare un genere come la musica brasiliana che può piacere o può non piacere.
La musica brasiliana, è un genere che spesso è volentieri può annoiare oppure può non appassionare.

De Gregori ha affrontato brani dal sound diverso, basta ricordare "Tutti salvi" oppure la non riusciuta - è un mio personale parere - "Dr. Dobermann" (dall'andamento reggae), "Carne di pappagallo".
O ancora ricordo l'album "Viva l'Italia" con un sound sud-americano.

Quando un artista (che per anni si è dedicato ad un genere musicale), cambia registro, a noi ascoltatori di musica o appassionati di un artista, ci lascia sempre un po' spiazzati o delusi e soprattutto diffidenti nel voler accettare questo tipo di cambiamento.

Ciao.

Sam



Samuele, nell'album della Mannoia gli arrangiamenti proprio sono scarsi!
=Samuele=
00mercoledì 29 novembre 2006 21:15
Per Franzisko.
Posso capire che l'album non ti è piaciuto, non ti avrà emozionato, ma da cosa deduci che gli arrangiamenti sono scarsi?
Si tratta di "nuova" musica brasiliana. Ha elementi pop e new brasil sound.

Sam
NostraSignora (Ex C.B.)
00giovedì 30 novembre 2006 08:27
Re: Per Franzisko.

Scritto da: =Samuele= 29/11/2006 21.15
Posso capire che l'album non ti è piaciuto, non ti avrà emozionato, ma da cosa deduci che gli arrangiamenti sono scarsi?
Si tratta di "nuova" musica brasiliana. Ha elementi pop e new brasil sound.

Sam



Infatti non è questo che mi disturba...ma quando si mobilitano persone come Caetano Veloso, ci si aspetta veramente qualcosa di meraviglioso...hai mai ascoltato "La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria" di Ornella Vanoni? Io ho fatto un confronto con quest'album ed è tutta un'altra cosa quello della Vanoni.
Anche Elis Regina faceva "nuova" musica brasiliana e, di certo, i suoi album non erano arrangiati così.
Non ho sentito, ecco è un giudizio personale, quel calore che di solito la musica brasiliana mi comunica.
Ho ascoltato l'album più volte ma il risultato è sempre lo stesso...o forse sarà la Mannoia che non c'azzecca niente con la musica brasiliana?
Frank2
00giovedì 18 gennaio 2007 21:14
Riporto dalla newsletter di www.fiorellamannoia.it

Fiorella presenta il nuovo album Onda Tropicale e anticipa il debutto della sua tourne'e sabato 20 gennaio a Milano a la Feltrinelli Libri e Musica in piazza Piemonte, alle ore 21:00.
Viene introdotta e intervistata da Nicola Savino, noto conduttore radiofonico e televisivo (Radio Dee Jay, con Linus ogni mattina, Sky Tv e inviato di Quelli che il calcio).

Inoltre domenica sera andra' in onda - se non ci sono altri scioperi - Cognome e Nome, su La7 ore 23.55, Fiorella intervistata da Patrizia Viola.
Frank2
00giovedì 31 gennaio 2008 08:48
FIORELLA STASERA SU ALLMUSIC ALLE 21.30
Stasera a MONO su AllMusic puntata dedicata a Fiorella Mannoia:da tenere d'occhio...
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Dopo il successo dello speciale brasiliano "Onda Tropicale" e della successiva tournée, esce "Canzoni Nel Tempo", il doppio Best di Fiorella Mannoia, che ha già venduto oltre 150mila copie. Per gli inediti presenti nella raccolta , l'artista ha scelto di coverizzare due grandi classici della canzone italiana: Dio E' Morto dei Nomadi e Io Che Amo Solo Te di Sergio Endrigo. I due brani, arrangiati e prodotti da Piero Fabrizi, si aggiungono alle altre trentuno canzoni che formano il cd che raccoglie i maggiori successi dell'interprete romana, da “Come Si Cambia” a “Quello Che Le Donne Non Dicono”, da “Sally” a “L’amore Con L’amore Si Paga”... La particolare track list riunisce canzoni di Fiorella che rappresentano al meglio l’incredibile carriera musicale di una tra le voci più amate e stimate del panorama italiano, brani diventati veri e propri punti di riferimento musicali.
Sono molte le collaborazioni nazionali ed internazionali che hanno portato questa raffinata interprete ai massimi livelli nel campo musicale italiano, tra queste è importante ricordare Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, Ron, Daniele Silvestri, Riccardo Cocciante, Samuele Bersani, GianMaria Testa, e infine i duetti live con Luciano Pavarotti e James Taylor. E l’ultimo progetto in studio, Onda Tropicale, ha portato Fiorella a coronare un suo sogno di sempre, duettare con i nomi più prestigiosi del panorama brasiliano: Chico Buarque, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Djavan, Milton Nascimento, Lenine, Chico Cesar, Jorge Benjor, Carlinhos Brown e Adriana Calcanhotto.
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