Jerash, ovvero la Pompei d’Oriente

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BRESCIAGGHER
00lunedì 31 ottobre 2005 10:25
L’antiva città di Jerash, o Jarash, è un luogo secondo solo a Petra per fascino e per suggestione. E’ un immenso sito archeologico con resti del periodo neolitico e soprattutto di epoca greco-romana e bizantina. Grandiosi colonnati, due teatri perfettamente conservati, splendidi mosaici, il fascino di grandi spazi e la sua vicinanza alla capitale Amman fanno di Jearsh una meta ideale per una gita a partire dalla capitale.


Il sito sorge a 50 km a nord da Amman, nella verde vallata di Gilaad. Fin dalla preistoria la sua vicinanza ai corsi d’acqua ha facilitato l’insediamento umano. L’epoca d’oro arrivò però con il dominio romano, quando Jerash entrò a far parte della lega delle città appartenenti alla Decapoli. una dinamica lega commerciale di dieci città, Gli antichi splendori sono testimoniati dai fantastici monumenti, ottimamente conservati, che fanno di Jerash una delle città della provincia romana meglio conservate al mondo, tanto da essere definita la Pompei d’Oriente.

All’epoca del suo massimo splendore, vivevano nella città circa 15mila abitanti. Malgrado non si trovasse in prossimità di vie commerciali, i suoi cittadini prosperavano grazie alla presenza di terre coltivabili nell’area circostante. I resti della città giunti fino a noi costruivano il centro amministrativo, civico e commerciale dell’antica Gerasa. La città raggiunse il suo massimo splendore nel III secolo d.C.: durante il regno di Giustiniano, nel VI sec, furono costruite numerose chiese, dato che il cristianesimo era ormai la religione dell’impero romano. Il declino della città si fece inarrestabile dal secolo successivo, quando si susseguirono le invasioni del sassanidi dalla Persia, quindi la conquista musulmana e infine un terribile terremoto. L’importanza del sito venne compresa nel 1878, quando cominciarono gli scavi archeologici, e ancora oggi restano moltissime zone ancora tutte da esplorare.



Di particolare interesse l’Arco di Adriano, del 129 d.C., costruito per onorare l’imperatore che vi si era recato in visita, l’Ippodromo, che poteva accogliere sino a 15.000 spettatori, il Tempio di Zeus risalente al II secolo d.C., del quale resta un imponente e suggestivo colonnato, il Foro, dalla singolare forma ellittica, e il Teatro Sud, entrambi del I secolo. Dal Foro si diparte la strada colonnata del I secolo, che unisce la piazza alla Porta Nord. L’edificio più imponente è sicuramente il Tempio di Artemide, la dea della caccia e patrona della città, con un groppo di colonne in ottimo stato di conservazione e sormontate da bellissimi capitelli. L’area circostante a questo, è occupata dalle rovine di numerose chiese cristiane, costruite attorno al 530 d.C.

Jerash durante i mesi estivi ospita un suggestivo Festival della cultura e delle arti: dalla metà di luglio vi si svolgono spettacoli di danze folkloristiche, di gruppi locali e internazionali, balletti, concerti pop e di musica classica, opere liriche e teatro. Per l’occasione le rovine vengono illuminate con suggestivi giochi di luce. Nel 2005 il calendario prevede spettacoli di ogni genere dal 20 luglio al 7 agosto e il programma completo della manifestazione è disponibile in Internet all’indirizzo
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