Mega-ravanata al San Primo su neve fresca

Oggi, 4 dicembre 2008, sono più polemico del solito...

Non ho alcuna voglia di aggregarmi al coro dei fautori degli sci con le pelli di foca e tanto meno a quello dei ciaspolatori d.o.c.

Ho, però voglia di andare a pestar neve fresca...

Il San Primo lo vedo da casa... E' pieno di neve...

Parto da Milano sparato... Alle 9.00 preciso ho infilato scarponi e ghette, preparo i bastoncini e prendo la decisione:

salitò al San Primo per le creste senza usare racchette o sci, ma usando solo gli scarponi... Sarà una bella ravanata di allenamento...

La giornata è stata da favola fino alle 13, con visuali e panorami da capogiro, tanto nel boschetto che porta all'Alpe Spessola che dalle creste che, con saliscendi vari, portano lungamente al San Primo...
Alle 13 il tempo cambia, sembra debba scendere ancora un fottio di neve...

Non pago della ravanata micidiale su neve che faceva affondare fino a metà coscia, decido di passare lì dove dovrebbe esserci il sentierone estivo... In realtà c'è ancora più neve e lo stato della stessa, su quei pendii esposti a sud e così ripidi, mi mette un tantino in apprensione mentre ravano per tracciare il solco... Mi sentivo tanto aratro oggi...

In ogni caso, mentre il cielo si sta facendo plumbeo, riesco a riapprodare all'Alpe di Terra Biotta e da lì, per pista benbattuta mi ridirigo al boschetto...

La montagna, come al solito, ripaga...
In un niente, il cielo da grigio torna a mostrare il sole e mi regala un finale di giornata da capogiro con un tramonto da favola, visuali dalle Alpi Svizzere al Monviso, gli Appennini, le Grigne e le Orobie...

Una giornata talmente bella da far passare in secondo piano le mille e più volte che mi sono trovato immerso nella neve fresca fino alla cintola (facile, direte voi, data la mia altezza)... Da far perfino dimenticare il malefico traffico tra Monza e Milano...
Anche oggi le montagne mi hanno regalato un panorama ed una gita degna più di un qualcosa di onirico che di una gita reale.

Al più presto le foto sul fotoalbum.

Un abbraccio a tutti

Luca

Io oggi ho seguito le tue tracce sul San Martino... e voltando lo sguardo al San Primo mi pareva di vedere un puntino che "ravanava" su e giù...

S. Primo l'ho fatto l'anno scorso. Io sono partito da San Primo con il mio solito compagno. Eravamo indecisi se salire all'Alpe di Terra Biotta, fare la cresta ed arrivare in cima e poi scendere per il ripido sentiero al Rif. Martina o il contrario. Per fortuna abbiamo optato per la prima. Arrivati in cima il sentiero che scendeva al Martina non era battuto!!! Un divertimento in discesa con neve che ci arrivava oltre il ginocchio.

Il S. Primo è una montagna che con il giusto innevamento è un'ottima palestra.