Re:
AxlGia78, 17/07/2008 20.07:
Io la penso come il caro Fefè.
Detto questo, negli ultimi 2 anni non ho azzeccato nemmeno un pronostico (salvezza risicata in A1 e al massimo play off in A2): speriamo di sbagliarmi nuovamente.
Non credo però nelle scelte virtuose "incondizionate" (sono ricco ma non investo) della società.
Mi spiego meglio: se ci fossero stati tanti soldi da investire la squadra avrebbe ingaggiato ben altre atlete.
Questa è la mia impressione.
Guarda, il discorso è lungo e complesso e si potrebbe sintetizzare così: se tutti i presidenti ponessero un tetto salariale alle pretese (a volte assurde) di certe giocatrici, il campionato ne gioverebbe in generale. Si potrebbero tenere in Italia molti talenti che altrimenti andrebbero all'estero a rinforzare squadre straniere; se faccio una squadra di vertice in Italia spendendo poco, ma al primo turno di una qualunque competizione europea vengo eliminato dalla ricca squadra di turno del Kirgikistan, allora non ho i ritorni che vorrei avere.
Le scelte virtuose impongono anche e soprattutto una gestione "maniacale" del settore giovanile per allevare in casa i nuovi talenti; settore giovanile che, paradossalmente (paradossalmente per la visione limitata di alcuni dirigenti), dovrebbe avere addirittura più risorse della prima squadra.
Tanto per non fare nomi: una forte centrale italiana è passata da Busto, ma di fronte ad una richiesta del tipo "all'estero mi danno 300mila€, se Busto me ne dà 350mila vengo a giocare a Busto" è stata fatta la migliore azione da fare: accompagnarla all'aeroporto.
Magari i soldi ci sono, ma investire tutto in un anno vuol dire NON garantire il futuro della squadra.
Magari i soldi ci sono, ma forse sono stati investiti anche nel settore giovanile.
Lo scopriremo sono con l'inizio del campionato.