Nuova mini.... più che altro un restyling!

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///Mman
00mercoledì 9 agosto 2006 14:13





Ecco la nuova Mini sul circuito olandese di Zandvoort e con qualche particolare della carrozzeria e dell'abitacolo coperto da un sottile nastro adesivo per non svelarne completamente l'identità. E, pensare che mancano più di due mesi al suo debutto. La si vedrà, infatti, alla fine di settembre al salone di Parigi.

A prima vista la nuova generazione della "Cooper S", la versione che abbiamo provato, non sembra diversa dalla prima serie nata nel 2001 e venduta a tutt'oggi in oltre 800 mila esemplari. Le giriamo attorno, ma solo esaminandola con attenzione notiamo particolari inediti: cofano motore più alto e che non incorpora più i fari; calandra, scudi paraurti e gruppi ottici posteriori di diverso disegno; passaruota di maggiori dimensioni. Anche le misure esterne sono cambiate: la nuova Mini, infatti, è più lunga di 70 millimetri rispetto alla versione odierna.

All'interno poi, nonostante una lieve mascheratura, si nota la plancia modificata nel disegno, con diversa console centrale e con il grande strumento centrale che, nella parte inferiore, comprende alcuni comandi. Altri interruttori, sono sistemati in alto, sopra lo specchietto retrovisore e la plafoniera. Sorvoliamo sulla finitura e sugli equipaggiamenti che per ora non giudichiamo visto che siamo a bordo di una versione di preserie. Nel complesso ci sembra che, senza andare nel dettaglio, l'abitacolo presenti, grazie anche ad alcuni interessanti aggiornamenti, un allestimento apprezzabile; da segnalare, tuttavia, la scarsa visibilità della scala del contagiri coperta, nella zona superiore, dalla corona del volante, mentre, sull'esemplare da noi provato, azionando la levetta dell'alzacristalli di sinistra, si può premere, se l'allestimento lo prevede, il pulsante che comanda il riscaldamento del sedile di guida.

Lasciata la corsia dei box ci immettiamo nel lungo rettilineo che porta alla prima curva del circuito olandese: acceleriamo con decisione, le sei marce si inseriscono con facilità e il nuovo "1600" quattro cilindri turbo a iniezione diretta di benzina da 175 CV (sviluppato in collaborazione con Peugeot Citroën), risponde con immediatezza e mette in luce un temperamento piuttosto brillante. Nei saliscendi e nelle curve e controcurve dell'impegnativa pista di Zandvoort, la Mini si esprime al meglio: buone doti di tenuta, sterzo abbastanza preciso e diretto anche se, sull'esemplare da noi provato, in accelerazione all'uscita delle curve più strette tende alleggerirsi un po'. Sempre all'altezza della situazione il comportamento che si mantiene sicuro anche quando si "osa" un po' più del dovuto. Merito, tra l'altro, della geometria del retrotreno che è stata ridisegnata pur mantenendo invariato lo schema, a bracci multipli.

Beh, la pista non è certamente il suo habitat, ma la nuova Mini, anche se strapazzata con violente frenate sotto curva e rapidi cambi marcia se l'è cavata bene. Ora attendiamo il lancio ufficiale per provare la versione definitiva. L'appuntamento è fissato per l'inizio di ottobre a Barcellona!


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