PINOCCHIO COMPIE 70 ANNI E DISNEY LO RESTAURA

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lella84
00martedì 17 febbraio 2009 21:34
FIRENZE - E ora il burattino sembra più vero del bambino. Il primo film di animazione ispirato al romanzo "Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi e realizzato nel 1940 dalla Walt Disney, compie 70 anni e, per l'occasione, è stato sottoposto a un restauro durato più di un anno. Il cartone animato, presentato all'istituto degli Innocenti di Firenze, città natale di Collodi, uscirà in blu-ray e dvd il primo aprile. Come un affresco, la pellicola è stata 'ripulita' digitalmente sia nelle immagini che nel suono. Sono stati riportati alla luce i colori originali e resi visibili anche i più piccoli dettagli. Grazie alle tecnologie moderne, a cominciare da quella denominata 'Disney View', il cartone animato, nato in formato 4/3, è stato trasformato in un film ad alta definizione in formato 16/9. Questa tecnica ha permesso di riempire i bordi laterali dello schermo, che sarebbero rimasti neri, con immagini e pannelli specifici integrati con la scenografia e il paesaggio. Il risultato è un film nitido, dai colori brillanti, con un'acustica praticamente perfetta: un Pinocchio reale come non lo è mai stato prima.

E quale poteva essere il miglior testimone della presentazione dell'edizione restaurata del classico Disney se non proprio il vero Pinocchio, il burattino fatto costruire da Walt Disney in occasione della realizzazione del film? La marionetta di legno ha fatto ieri la sua apparizione, per la prima volta in Italia, di fronte ai giornalisti da tutto il mondo, ed è subito partita per Helsinky dove rimarrà in mostra dal 25 febbraio al 31 maggio. "Il burattino servì al regista americano per aiutare i disegnatori a riprodurre fedelmente la gestualità di un pupazzo mosso da fili e per rendere verosimile il suo modo di interagire con l'ambiente", spiega Lella Smith, responsabile della Walt Disney Studiòs Animation Research Library, l'archivio Disney di Los Angeles dove sono conservati più di 60 milioni di pezzi originali tra disegni, frame e bozzetti. "Per Walt - continua Smith - era fondamentale che Pinocchio fosse il più reale possibile". Proprio per perseguire questo scopo si concesse di reinterpretare la storia di Collodi. Non solo Pinocchio, ma anche l'ambiente e i personaggi sono diversi rispetto al libro.

"La fata turchina - racconta l'angelo custode dei reperti Disney - ha i capelli biondi e un tipico viso anni '30, cosi' è più credibile; Mangiafuoco è stato ribattezzato con il nome di Stromboli, perché suonava meglio; il paesaggio in cui ha ambientato la storia è un villaggio tedesco che sembrava più adatto, più verosimile. E poi ci sono gli infiniti particolari con cui ha arricchito il film, oggetti infilati nell'ambiente e studiati accuratamente". Ci sono voluti più di 750 artisti, 80 musicisti, 1.500 schede di colore e un milione di disegni per portare alla luce questo cartone animato. Pinocchio sarà il secondo classico Disney a uscire in tecnologia blu-ray, dischi indistruttibili che riproducono la qualità visiva e acustica delle sale cinematografiche, seguendo 'La bella addormentata' uscito nell'ottobre del 2008.
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