Alessandro V., un seminarista e
vittima di pedofilia nel seminario di Bergamo, ha intrapreso pochi minuti fa un’azione non violenta di protesta e di pubblica denuncia contro il Seminario e la stessa
Diocesi di Bergamo.
Si
incatenerà in seminario fino a che non sarà ricevuto dal rettore
Pasquale Pezzoli, il quale da mesi evita di incontrarlo.
Alessandro aveva iniziato un percorso con l’ex Vescovo di Bergamo
Roberto Amadei, ma ora pare malgrado le promesse che Diocesi e Seminario non vogliano più assumersi alcuna responsabilità né di un risarcimento (previsto tra le altre cose dal nostro ordinamento) né di un sostegno utile a rendergli una vita almeno dignitosa.
Roberto Amadei, va ricordato, fu Vescovo per 18 mesi a Savona. Qualche settimana fa avevamo pubblicato sul nostro blog un articolo sulla storia di
Alessandro, anche se mette male a dirlo, purtroppo come tante, troppe.
Anche in questo caso, come si può leggere dai documenti che abbiamo pubblicato sul blog, dopo gli
abusi arriva il peggio, una serie di difficoltà non solo psicologiche ma anche oggettive come l’
emarginazione, soprattutto da parte di coloro che hanno responsabilità in tutto questo ma rispondono con un’arrogante silenzio.
Ho sentito poco fa al telefono
Alessandro, è tranquillo ha solo vergogna di dover denunciare in un modo così plateale quello che a subito per ottenere almeno un po’ di giustizia.
Ho ricordato a lui, anche se lo sa, che non deve vergognarsi: lui è la
vittima.
Un grido di aiuto che non tutte le vittime riescono a fare, un urlo che spera di essere ascoltato e chiede anche alla società solo civiltà.
Questo è una dimostrazione civile e non violenta da non attribuirsi a uno squilibrato ma a una persona che protesta la sua dignità e reclama un diritto.
Francesco Zanardi
Portavoce Rete L’ABUSO