REPORTAGE del 1° HYPERRADUNO.....

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DesmoRiky
00venerdì 4 luglio 2008 09:26
MA QUALCUNO,

non doveva farmi avere il REPORTAGE del week end trascorso?????

RAGAZZI, più si aspetta, e più i ricordi si afievoliscono, ma SOPRATUTTO, il FERRO VA' BATTUTO FINCHE' E' CALDO!!!!!!

Dai, altrimenti NON riescono a pubblicarlo nel mese di Agosto ed arriviamo a SETTEMBRE........


Fra HM
00venerdì 4 luglio 2008 09:31
Re:
DesmoRiky, 04/07/2008 9.26:

MA QUALCUNO,

non doveva farmi avere il REPORTAGE del week end trascorso?????

RAGAZZI, più si aspetta, e più i ricordi si afievoliscono, ma SOPRATUTTO, il FERRO VA' BATTUTO FINCHE' E' CALDO!!!!!!

Dai, altrimenti NON riescono a pubblicarlo nel mese di Agosto ed arriviamo a SETTEMBRE........





dovevano farlo a 4 mani star.ace e peluco66...


star.ace
00venerdì 4 luglio 2008 09:47
Re: Re:
Fra HM, 04/07/2008 9.31:



dovevano farlo a 4 mani star.ace e peluco66...






come promesso, scrivo qualcosa questo wk che sono tranquillo.... [SM=g11748]
171
00venerdì 4 luglio 2008 10:16
...quando torno vorrei trovarlo... [SM=g7560] nel frattempo, cerco di riordinare le idee per suggerimenti e aneddoti...e ce ne sono [SM=g11582]
DesmoRiky
00venerdì 4 luglio 2008 10:44
ANCHE SKY si era proposto.....



skywalker2006
00venerdì 4 luglio 2008 12:53
Re:
[SM=g10130]
DesmoRiky, 04/07/2008 10.44:

ANCHE SKY si era proposto.....







si ricky hai ragione...
ma ho avuto in ufficio una settimana casino...
ho anche psotato poco per il poco tempo che avevo...

spero di riuscirci al più presto... [SM=g10130]
ducamax32
00venerdì 4 luglio 2008 13:56
Re: Re: Re:
star.ace, 04/07/2008 9.47:




come promesso, scrivo qualcosa questo wk che sono tranquillo.... [SM=g11748]




Perfetto star....sappiamo di essere in buone mani!!!!! [SM=g10815]



star.ace
00venerdì 4 luglio 2008 17:38
Re:
DesmoRiky, 04/07/2008 9.26:

MA QUALCUNO,

non doveva farmi avere il REPORTAGE del week end trascorso?????

RAGAZZI, più si aspetta, e più i ricordi si afievoliscono, ma SOPRATUTTO, il FERRO VA' BATTUTO FINCHE' E' CALDO!!!!!!

Dai, altrimenti NON riescono a pubblicarlo nel mese di Agosto ed arriviamo a SETTEMBRE........





Riky, sono già in contatto con Pelucco e quindi sei a posto [SM=x1478964]


Fra HM
00venerdì 4 luglio 2008 17:59
fermate le rotative...arriva il pezzo !!! [SM=g8878] [SM=g8878]
skywalker2006
00lunedì 7 luglio 2008 10:54
Re:
DesmoRiky, 04/07/2008 9.26:

MA QUALCUNO,

non doveva farmi avere il REPORTAGE del week end trascorso?????

RAGAZZI, più si aspetta, e più i ricordi si afievoliscono, ma SOPRATUTTO, il FERRO VA' BATTUTO FINCHE' E' CALDO!!!!!!

Dai, altrimenti NON riescono a pubblicarlo nel mese di Agosto ed arriviamo a SETTEMBRE........




te lo mando via mail...
l'ho scritto ieri sera quando ho avuto un po' di tempo..
perdonerai errori o inesattezze..
vedi se può essere utile
[SM=g7566]

lunghi1
00lunedì 7 luglio 2008 10:58
Re: Re: Re: Re:
ducamax32, 04/07/2008 13.56:




Perfetto star....sappiamo di essere in buone mani!!!!! [SM=g10815]







[SM=g8862] [SM=g8862]



CAzz Star, i tuoi slider non sono sopravvissuti... [SM=x1478964]
però, almeno, me li quoteranno come DP! [SM=x1586369]


star.ace
00lunedì 7 luglio 2008 11:09
Re: Re: Re: Re: Re:
lunghi1, 07/07/2008 10.58:




[SM=g8862] [SM=g8862]



CAzz Star, i tuoi slider non sono sopravvissuti... [SM=x1478964]
però, almeno, me li quoteranno come DP! [SM=x1586369]





Mi dispiace Lunghi ma credo che devi aver fatto un volo incredibile...
Rimetti presto

Ciao
Star
DesmoRiky
00lunedì 7 luglio 2008 11:32
Re: Re:
skywalker2006, 07/07/2008 10.54:


te lo mando via mail...
l'ho scritto ieri sera quando ho avuto un po' di tempo..
perdonerai errori o inesattezze..
vedi se può essere utile
[SM=g7566]





SKY,

NON ho ricevuto NULLA!!!!

mandala a:

desmo4@htr.it

GRAZIE!!!!



skywalker2006
00lunedì 7 luglio 2008 11:41
Re: Re: Re:
DesmoRiky, 07/07/2008 11.32:




SKY,

NON ho ricevuto NULLA!!!!

mandala a:

desmo4@htr.it

GRAZIE!!!!





mandata ora
[SM=g8431]


DesmoRiky
00lunedì 7 luglio 2008 14:16
Ricevuta,
letta,
piaciuta....

[SM=g8431] [SM=g8431] [SM=g8431] [SM=g8431]


skywalker2006
00lunedì 7 luglio 2008 15:25
Re:
DesmoRiky, 07/07/2008 14.16:

Ricevuta,
letta,
piaciuta....

[SM=g8431] [SM=g8431]





mi fa piacere! [SM=g7566]



Fra HM
00lunedì 7 luglio 2008 15:26
Re:
DesmoRiky, 07/07/2008 14.16:

Ricevuta,
letta,
piaciuta....







ma pure capita? [SM=g8862]


[SM=g8878] [SM=g8878]


peluco66
00martedì 8 luglio 2008 11:33
il travaglio è quasi terminato .... tra poco arriva il report .... ma che per accordi precedentemente intercorsi spedisco prima a sua maestà star.ace ed a riky desmo ex machina .......


Peluco Manzoni [SM=g10765] [SM=g10765] [SM=g10765]
171
00martedì 8 luglio 2008 11:39
Re:
peluco66, 08/07/2008 11.33:

il travaglio è quasi terminato .... tra poco arriva il report .... ma che per accordi precedentemente intercorsi spedisco prima a sua maestà star.ace ed a riky desmo ex machina .......


Peluco Manzoni [SM=g10765] [SM=g10765] [SM=g10765]




...rullo di tamburi... [SM=g9240]
star.ace
00martedì 8 luglio 2008 18:08
arriva anche il mio
skywalker2006
00martedì 8 luglio 2008 18:25
Re:
star.ace, 08/07/2008 18.08:

arriva anche il mio



lentiiiiiiiiiiiiiiiiii

[SM=g10765] [SM=g10765]

peluco66
00mercoledì 9 luglio 2008 19:21
Ho spedito il mio a Riky, Star e Sky. Scusatemi per il ritardo. [SM=x1478964]

P.S. Il primo lettore (FraHM) lo ha definito romantico e introspettivo... Forse lo invio anche al Premio Strega e al Bancarella. [SM=g11582] [SM=g11582] [SM=g11582]
star.ace
00mercoledì 9 luglio 2008 21:50
Re:
peluco66, 09/07/2008 19.21:

Ho spedito il mio a Riky, Star e Sky. Scusatemi per il ritardo. [SM=x1478964]

P.S. Il primo lettore (FraHM) lo ha definito romantico e introspettivo... Forse lo invio anche al Premio Strega e al Bancarella. [SM=g11582] [SM=g11582] [SM=g11582]




tra dieci minuti ti spedisco anche il mio...
ps ha già vinto il premio Pulizer [SM=g8878]
star.ace
00mercoledì 9 luglio 2008 22:10
Re: Re:
star.ace, 09/07/2008 21.50:




tra dieci minuti ti spedisco anche il mio...
ps ha già vinto il premio Pulizer [SM=g8878] [SM=g8878] [SM=g8878]




spedito a peluco
star.ace
00mercoledì 9 luglio 2008 22:22
questa e la mia versione

buona lettura

Finalmente il 27 giugno 2008!
— Allora si parte... o no?
— Sarò l’ultimo ad arrivare? Certo, se parto alle sette e passa di sera del giorno fatidico...
- Gli altri...
— Gli altri saranno sicuramente già arrivati...
— Sicuramente.

Sono in ritardo... Presto, zaino, giubbino, guanti, casco...
In garage, lei, con il muso puntato verso l’esterno, mi aspetta...
Chiave a destra, luci che si accendono sul display, scorre la scritta Hyp Racing Evo (adoro questo momento) e...
frizione tirata - start - prende vita il desmo2.

Parto agile, marce a salire e via, verso la strada che ho in mente, da Verona a Trento, poi da Trento a Santa Caterina Valfurva, attraversando il passo del Tonale e il passo del Gavia...

In viaggio, l’attenzione sicuramente è rivolta alla strada ma incomincio a pensare ad altro...
— Primo raduno nazionale Hypermotard Club... ma cosa sto facendo?
— Possibile che io abbia aderito ad una iniziativa pubblicata su un forum visto che, i forum gli ho sempre odiati?
— Come è iniziato tutto questo?

Da quando ho visto il prototipo dell’Hypermotard in fiera, a Milano, nel 2005...

Da quando ho cercato info in rete su questa moto è già qualche “fenomeno” aveva creato il forum per trovare e scambiare notizie...

— E il raduno? Chi l’aveva proposto?
Mi sembrava che se ne parlasse da marzo e, dopo un’iniziale e cauto avvicinamento di tutti gli utenti, la discussione superava le 10.000 visite! Pazzesco!
Pazzesco, ma la cosa ha funzionato. Almeno per me e 30 ragazzi (non ricordo il numero esatto)


Inizia a piovere...
La pioggia ci ha perseguitato in questi mesi.
Tutti noi abbiamo sperato nel beltempo, il giorno del raduno. Il raduno è domani. Cerco di essere ottimista.
Sono a Malè (TN), manca ancora un bel pò.
Fermo sotto la pensilina, per riparami dall’acqua che cade, tiro fuori dalla tasca del giubbino la stampa della mappa che è stata pubblicata sul forum per aiutare i vari partecipanti ad arrivare a Santa Caterina.

— È stato organizzato tutto veramente bene; sembra impossibile che gente che non si conosce, mai vista, si sia prodigata per rendere tutto semplice. Molto semplice. Per tutti.
Nel forum, a pochi giorni dalla partenza, tutte le info utili; cartine stradali chiare e comprensibili, numeri di telefoni dei vari capi gruppo, punti di raccolta per creare comitive di viaggi.
Impossibile perdersi o sbagliare strada.

Non cade più la pioggia ma ora, davanti a me, due passi montani, di notte, con la strada bagnata...
Non so che ore sono ma, ormai esausto, leggo su di un cartello: “Santa Caterina Valfurva”.
Sono arrivato. Finalmente.
— ... Ma dov’è l’albergo?
Giro a vuoto per un paio di minuti, quando ad un tratto, un signore mi fa cenno di avvicinarmi a lui e mi dice che se cerco “i miei amici, quelli che hanno la moto come la mia”, li trovo a 200 metri avanti a me.
Riparto e dopo pochi secondi, “i miei amici, quelli con la moto come la mia”, che sono fuori nel piazzale dell’albergo che mi accolgono come un eroe...

Un attimo. La mia moto, si ritrova circondata da altre “sorelle”.
Via il casco e, accolto da Max e da Riky, mi reco all’interno dell’albergo.
Salgo le scale, incomincio a salutare chi incontro.
Finalmente, l’avatar diventa una persona in carne ed ossa.
Nomi che non avevano un senso (171 che senso ha?) si trasformano in sorrisi, in abbracci, strette di mano.
Incontro finalmente colui che ha fondato il forum ed i suoi collaboratori.

Ottima cena.
Caffè e inizia il Breifing.
Viene presentato il tragitto del giorno successivo, con tanto di ausilio di laptop e proitettore lcd. Un’organizzazione da applausi.
Il giro proposto piace a tutti e tutti si trovano concordi sul ritmo da tenere e che il divertimento non deve essere messo davanti alla sicurezza.

È tardi, qualcuno guadagna il letto, altri ritornano in garage ad osservare le moto.
Le moto. Le Hypermotard.

In garage c’è praticamente il meglio di tutto.
Il meglio che può essere montato sull’Hyper per personalizzarla, migliorala, renderla unica.
La moto è sempre lei, l’Hyper, ma ognuna è diversa, diversa dall’altra.
Avantreni modificati, cerchi speciali, carene in carbonio o personalizzate, scarichi... (su questo è meglio che sorvoliamo...)
Qualcuno monta qualche accessorio all’ultimo momento.

Ora basta.

A letto che domani il giro è lungo...
Ed effettivamente il giro sarà lungo...

Mattina del 28 giugno.
Giornata splendida, temperatura gradevole.
Colazione, abbondante, a più riprese ma, all’orario stabilito, la valle viene nuavamente svegliata dal “suono” dei motori “made in Borgo Panigale” che, incastonati nei loro telai, in una fila ordinata, dirigono su Bormio per fare rifornimento, prima della tappa di passo dello Stelvio.
Mattina fortunata per quel benzinaio...

Tutti a posto? Ok, via!

Le auto ci danno strada e noi, dopo poche curve, fuori da Bormio, incominciamo la salita verso lo Stelvio.
Tutto perfetto, tutti in fila, incomincia la danza tra le curve e le gallerie.
Le gomme si scaldano.
Iniziano i tornati.
Tutti sincronizzati.
Il gruppo è compatto.
Da dietro — stop che si accendono in sequenza, piede sinistro che spinge la leva del cambio in cerca del rapporto più corto, piede destro che spinge sul freno posteriore, la moto si inclina leggermente e in appoggio riaprendo il gas, marcie a salire, l’anteriore che si distende per l’accellerazione e via.
Tornate successivo. I gesti si ripetono.
Qualcuno, io stesso, supera e si ferma un paio di tornanti a monte per godersi lo spettacolo delle moto che in fila, tagliano il fianco della montagna.
La gente che incontriamo, ci saluta, ci fotografa, ci applaude.
Applaude noi e ammira i nostri mezzi.

Lo stelvio.
Non siamo gli unici motociclisti quel giorno, sullo Stelvio, ma tutti gli altri non possono che fermarsi ad ammirarci.
Capiscono che sono in mezzo ad un evento particolare.
Ci fermiamo un attimo e un attimo dopo le moto sono disposte a semicerchio.
Le macchine fotografiche fermano l’attimo.
Prima le moto, dopo noi, a soddisfare il nostro ego, a testimoniare a tutti gli altri ragazzi del forum l’evento.
Si scende.
I tornanti dello Stelvio a scendere, in direzione del Passo Resia, sono più tosti, ma si ripetono i movimenti che ho visto a salire.
Arriviamo in fondo alla valle.
Un attimo di sosta per ricompattare il gruppo e via di nuovo in direzione Resia.
Attraversamo i paesi. Si girano tutti.

Noi siamo i protagonisti, gli altri le comparse.

La strada verso Resia è più fluida, a tratti un pò noiosa, ma nessuno (credo...) tira, e sempre compatti, arriviamo al famoso lago dove dal suo fondale emerge il campanile della vecchia chiesa.
Le moto riempiono il parcheggio antistante lo specchio d’acqua.

Ristorati da uno spuntino, si riparte alla volta della Svizzera passando un attimo per l’Austria.
A pochi tornanti dal confine con la Svizzera mi vengono in mente le parole di Max che ci consigliava di aver a portata di mano i documenti perchè gli svizzeri... sono svizzeri!

— Siamo in 30 moto tutte uguali, lo capiranno anche loro che si tratta di un tranquillo raduno di moto monomarca!

Avevi ragione Max, gli svizzeri sono svizzeri... e decidono di fermare... il sottoscritto!
— Buongiorno...
— I do not speak italian... (lo sapevo che andava a finire così)
— Goodmorning...
— Yes, Yes, goodmorning... identity card, please
- Here it is!
- Mmm, drive’s licence.
- Here it is!
- Assicurance and international card (foglio verde)
— Here it is...
— Are you joking?
- No, I am...
— Mmm... Mmm... Mmmm...
— Ok, let’s go...
— Thanks, Good... (meglio di no)

— Stop! (e che c..z)
— Where are you going?
— I am going... No, I am with my friends, We are friends with the same bike, you know, and we are going to go a beautiful trip in this beutiful place.
— Ok, Ok, have a nice day but, How ...

- Bye... e vaff

Si riparte in direzione di St Morizt.
La strada è molto bella e... e diciamo che il ritmo aumenta leggermente...
Il gruppo è sempre compatto, le curve vengo affrontate con sicurezza e complice un asfalto più curato rispetto a quello che si trova in Italia, le inclinazioni aumentano...
Le manette più esperte si fanno vedere di più...
I motori aumentano i giri, si cerca di mantenerli in coppia per aggredire (ops, affrontare...) le curve e allora...
la danza riprende, destra e sinistra, sinistra e destra, i polsi destri che già a meta curva incominciano ad ruotare verso il basso, la moto viene richiamata ed è già pronta a tuffarsi nella curva successiva.
Tutto senza esagerare.
Non è una gara.
Nessuno arriva primo, impiccato in curva. Nessuno.
La moto è guidata con esperienza, condotta in sicurezza.

Iniza un lungo rettilineo.
Tutti fermi ad un distributore prima di affrontare il passo del Bernina.
Le moto hanno sete.
Breve sosta.
Finisce la mattina.
Iniza il pomeriggio.
Si riparte alla volta del Bernina per poi Puntare su Livigno.
Si ripetono scene viste. Ma mai noiose. Siamo sempre tutti in insieme.
L’eccitazione aumenta, soprattutto quando il nostro fotografo, sorprendendo tutti, ci immortala mentre affrontiamo una curva.

Livigno.
Pausa, le moto a riposo, noi anche.
Il gruppo a piedi si divide.
Caffè o birra, panino o insalata — comunque ci si rilassa.

Si riparte, direzione Bormio.
Livigno è alle nostre spalle, si riaprono le danze.
Il gruppo si separa un pò ma senza perdersi di vista.
Chi è stanco rallenta, chi invece si è ripreso...
Alcuni polsi ruotano di brutto...

In frontiera...
Come diceva sempre Max: i finanzieri sono finanzieri... per fortuna questa volta non fermano me!
Tutto ok comunque e via, in discesa, alla volta di Santa Caterina.

Tutti arrivati, tutti contenti e tutti un po stanchi.
moto nel box, noi, sul prato a rilassarci prima della cena.

La cena.
Un tripudio di ottimo cibo, ottimo vino, ottima compagnia.
Si scherza, la confidenza tra di noi aumenta, il grado alcolico pure... ma siamo seduti a tavola, lontando dai pericoli della strada...

Il dopo cena. La Premiazione
Lo staff del forum premia e viene premiato.
Premio al più giovane, al meno giovane, a colui che viene da più lontano, alla moto più bella...
Premi e riconoscenze meritate.

Il dopo cena.
C’è chi va a riposare, C’è chi va al pub in paese (a piedi...) e continua la serata.
Al tavolo davanti ad una buona birra, i soliti discorsi moto e donne, non necessariamente in questo ordine!

A letto.
La notte è lunga...
La mattina anche...

Mattina del 29.
Si parte, iniziano i ragazzi di Napoli...
Il loro furgone — mezzo all’avanguardia della tecnica, amico dell’ecologia — noleggiato per portare le moto al raduno, non ne vuole sapere di partire...
Dopo numerosi tentativi, frutto di esperimenti empirici, salutandoci con una fumata nera, sono i primi che se ne vanno...


Poi dopo la colazione più o meno tutti si avviano verso casa.
Il momento è triste ma la promessa di fare un altro raduno ed al più presto è sincera.
Tutti vogliono ripetere questa esperienza.
Tutti vogliono rincontrarsi e divertirsi insieme.

Si parte sul serio quindi.
Si ritorna a casa.
C’è chi deve fare poca strada, chi tanta
Siamo venuti da tutta Italia.

A casa, subito on line sul forum, e come genitori preoccupati...

— Sono tornato.
— anch’io sono tornato.
— tutto ok...

Quasi.
Quasi tutto ok...

La notizia che nessuno avrebbe voluto mai leggere...
— Un incidente?
— Un incidente? Quale incidente?
Un incidente...

Ma, come si sente dire dal cronista dei MotoGP quanto il pilota si rialza illeso...
Rider ok...

Tutti tirano un sospiro di solievo.
Un pò meno il rider che ha visto la sua moto incastrarsi sotto il guard rail a causa di un esagitato motociclista.




Prima il web poi, la vita reale.
Grazie a tutti
Giuseppe Starace

gionaldo
00mercoledì 9 luglio 2008 23:17
Complimenti star.ace! [SM=g8431]
Grande reportage, diretto, preciso, coinciso, senza fronzoli, che regala emozioni a chi lo legge ma non c'era e ancor più a chi c'era di persona, posso scommettere...


Spero di esserci al prossimo, ma tra foto e racconti mi avete fatto sentire un pò li con voi!
Un saluto!
Giorgio
DesmoRiky
00mercoledì 9 luglio 2008 23:19
MITIKO STAR!!!!!

Ho i BRIVIDI!!!!

[SM=x1561354] [SM=x1561354] [SM=x1561354] [SM=x1561354] [SM=x1561354]



peluco66
00mercoledì 9 luglio 2008 23:41
Standing ovation per Star. Sei un grande !!!! [SM=g8861] [SM=g8861] [SM=g8861]
peluco66
00giovedì 10 luglio 2008 00:00
ora il mio piccolo contributo
1° Raduno Nazionale Hypermotard Club: il report.

Si è svolto a S. Caterina Valfurva (So), dal 27 al 29 giugno, il primo motoraduno nazionale Ducati Hypermotard.
Provenienti da tutta Italia, i partecipanti si sono dati appuntamento nella meravigliosa cornice della Valfurva per trascorrere un week-end all’insegna della comune motociclistica passione.
Dopo la cena di benvenuto di venerdì 27 è stato illustrato il tour del giorno successivo che si è spinto, per piccoli tratti, anche in Austria e Svizzera.
Il giorno di sabato 28 sarà ricordato per la splendida passeggiata tra i suggestivi passi alpini e che ha visto protagonista una colonna ordinata e prudente di quasi 40 splendide Hypermotard.
Tra le curve ed i tornanti si sono potute apprezzare le eccezionali doti ciclistiche e meccaniche del mezzo oltre che, e lo scriviamo con un pizzico di civetteria, quelle estetiche; sono state innumerevoli le istantanee scattate dai tanti turisti sistemati a bordo strada, i quali potranno dire di avere annesso al loro bottino fotografico oltre che ruscelli copiosi, pascoli verdissimi e vette ghiacciate, anche docili e agili creature desmodromiche.
A fine giornata, dopo aver parcheggiato tutte le moto nell’ampio garage della struttura alberghiera che ha ospitato l’evento, i centauri hanno potuto gustare una cena a base di prodotti tipici del comprensorio accompagnati da un pregiato vino rosso Valtellina a denominazione di origine.
Al buon esito dell’iniziativa hanno contribuito i promotori dell’evento: lo staff dell’Hypermotard Club Italia, il Ducati Club Bolzano e l’Hotel Abete Blu che, insieme all’azienda HTR hanno anche sponsorizzato l’acquisto di magliette e gadget ricordo.
Visto il successo di questa prima edizione, l’Amministrazione Comunale di S. Caterina Valfurva ha offerto tutto il proprio supporto logistico ed operativo affinché il raduno possa ripetersi negli anni a venire.
La mattina di Domenica 29 tra un caffè ed una brioche si sono consumati i saluti di rito; molti guadagnavano la strada di casa con una storia unica e grande da raccontare ai propri amici.


Io sono uno di quelli e questa è la mia storia.

Giovedì sera, 26 giugno.
Cerco sul forum le ultime notizie prima di addormentarmi.
Mentre si carica la pagina mi sento come un bambino che potrà smettere di agitarsi solo quando al risveglio troverà la sorpresa con il regalo.
Mentre leggo gli ultimi post scopro che non sono l’unico ad avere le palpitazioni.
Spengo la luce con poche ore prima del risveglio.


Venerdi 27 giugno.
Inizia il viaggio.
Il nastro d’asfalto corre sotto le ruote e con il passare dei chilometri il mio sguardo oltrepassa la visiera, poi le auto davanti a me, poi, lentamente, si distende per ammirare il profilo ed i colori di questa terra d’Italia.
Sopra l’Hyper, contro ogni previsione, un cielo azzurro accorcia un po’ la strada che mi resta da fare.

Davanti ad una tazzina di caffé osservo i miei compagni di viaggio; il loro sguardo parla e dice le stesse cose che sto maldestramente cercando di raccontare a voi.

Mentre ammiro i campi di girasole mollemente adagiati sulle colline dell’Appennino mi rendo conto che vivo da sempre in una città di mare. Mi ricordo di lei quando viaggio, e ancora me ne ricordo quando dentro di me ne porto un pezzo per offrirlo ai miei nuovi amici.
Un cenno dal casco, un sorpasso contro la monotonia, e la strada si srotola sotto i pneumatici.

Anche altri amici partono da una città di mare ma loro tagliano l’Italia da Ovest ad Est.

Altri ancora parleranno di Ancona e dell’Adriatico.

A metà strada addento lo spuntino preparato la sera prima ed il suo sapore si arricchisce di questa brezza toscana.

In questo momento altri amici partono da questi luoghi e dall’Emilia per raggiungere un paesino che si trova in Italia e che, se non ho capito male, è addirittura vicinissimo all’Austria.

La stanchezza inizia a combattere contro l’euforia e sulla tangenziale di Milano degli uffici che chiudono mi sento praticamente alla meta nonostante manchino ancora tanti chilometri.
Penso agli amici di questi luoghi che come me sono in viaggio verso S. Caterina Valfurva, un paesino della Lombardia a confine con il Trentino.

Guardo il lago di Como, la sua pace, le sue coste, le sue barche.

Adesso è la mia mente che viaggia nel riconoscere i luoghi descritti dal Manzoni o dal contemporaneo Vitali. Non so come ci si possa riuscire, ma ho la prova che dall’incontro di luoghi e persone, a volte, possano nascere poesie.

Il viaggio che sto facendo verso questo paesino vicinissimo anche alla Svizzera è un percorso interiore alla riscoperta di sensazioni intime e personali che rischiavano di assopirsi.
Quando cala il sole, dopo quasi 12 ore alla guida, penso a quanto siano fortunati gli amici veneti che stasera saranno i più gagliardi nel raccontarci di loro.
Esco dall’ultima galleria che mi separa da questo paesino posto al confine tra due province e tre Stati; le tenebre della lunga galleria intervallate dagli acidi fari arancione scompaiono in un colore che ogni pittore romantico avrebbe voluto avere nella propria tavolozza: un blu notte che avvolge il costone del massiccio montuoso a me di fronte e, sul crinale, un blu lunare che si staglia al di sopra delle vette: meraviglia !

Mi è bastata questa emozione per continuare a guidare fino a quel paesino posto al limite di tutto: S. Caterina Valfurva.

Anche io sono al limite.

Ho il dubbio di aver sbagliato strada dopo l’incrocio a Bormio.
Ma alle mie spalle una melodia suonata da quattro o cinque Termignoni che mi superano mi lasciano intendere che è fatta.
Tolgo il casco e sono a casa. Un abbraccio, una pacca sulla spalla, un sorriso ed uno sfottò: questi amici non li ho mai visti prima ma sono a tavola con loro a bere e mangiare come se fossimo cresciuti insieme. Non sono in albergo o a ristorante, ma a casa dove una mamma ha tenuto da parte una porzione di cena uguale a quella che prima di me ha servito agli altri fratelli.

Questa famiglia mi ha aspettato e mi ha dato ristoro prima di chiedersi chi fossi.

Guardo le Hyper nel garage per capire che la festa deve ancora iniziare: le principesse sono tutte lì, agghindate e bellissime per la giornata successiva. Ognuna di loro esprime il carattere e la personalità del fantino che si onora di portare a spasso, ognuna di loro è semplicemente unica e rara, proprio come il suo cavaliere.
Ammiro quasi quaranta Hyper una diversa dall’altra, variamente accessoriate, con monili in carbonio, leghe leggere e modifiche eccellenti, e credo che il concetto di bellezza deve essere ripensato dai filosofi perché lo spettacolo dell’insieme è UNICO !

Continuano ad arrivare, a notte fonda e da strade quasi impraticabili, amici che più di me hanno sfidato impegni di lavoro e previsioni meteo per non mancare all’appello.
L’emozione continua e si alimenta per il solo fatto che il gruppo continua a crescere.
Ultimi consigli sul percorso da fare l’indomani e poi tutti a nanna cullati dal gorgoglio del vicino ruscello.



Sabato 28 giugno
La giornata è splendida e le verdi cime dei monti sono macchiate qua e là con spruzzi di neve.
Le minacciate perturbazioni scompaiono per lasciarci godere questo spettacolo.
L’aria è pulita ed il cielo è terso.
Il colore verde della natura circostante ha delle sfumature che vanno dal chiaro dei prati a quello più scuro dei boschi. Acque colore argento solcano il dorso dei monti scoprendo bianche pietre calcaree.
Questo scenario mozzafiato si offre da subito all’occhio di quanti lasciano l’Hotel per raggiungere la vicina Bormio.
Dopo il rifornimento imbocchiamo la Terza Cantoniera che lascia l’ultimo tratto lombardo per portarci in Trentino.

Potrei mai essere io quello che vi descrive il Parco Nazionale dello Stelvio? Certo che no, ma oggi il Prato si arricchisce di colori sgargianti, di tante Hyper rosse e nere che come uno sciame di farfalle dai nobili colori sfilano per le strade arricchendo un paesaggio di per sé già unico e meraviglioso.
Iniziamo ad affrontare con amorevole cura le curve ed i tornanti che portano in cima al Passo.

E’ l’apoteosi del raduno.

Io chiudo il gruppo e rimango shockato quando nell’alzare lo sguardo verso il ghiacciaio ammiro la danza di queste snelle bicilindriche.
E’ un filo di perle lungo un chilometro che snocciola le sue gemme tra pieghe e rettilinei.
Tra la testa e la coda di questa preziosa collana c’è un dislivello di almeno 100 metri: ai lati della strada i turisti tralasciano le riprese di vette e ruscelli per carpire la sinfonia desmodromica di questa cavalcata.
E’ un’immagine che resterà impressa per sempre nella mente di tutti quanti erano presenti.

In cima al passo parcheggiamo le moto e le guardiamo con ammirazione.

Non smettono di regalarci emozioni neanche quando sono ferme, affiancate, a semicerchio, nell’ampio piazzale, in mostra per noi e per tutte le persone ancora sensibili al fascino delle cose belle e semplici.

Adesso inizia la discesa e giù ancora curve per arrivare a Malles Venosta con ai bordi della strada le famose piantagioni di mele.
Poi Alsago e San Valentino alla Muta con il passo di Resia che ci porta al Lago omonimo.

Siamo un gruppo di quasi quaranta moto che rispettosamente si godono il paradiso che stanno attraversando e che, orgogliosamente, lo arricchiscono con la loro armonica presenza.
Mai un sorpasso azzardato, nessuna gara con alcuno e nessun eccesso tra i partecipanti del gruppo: sono certo che anche gli altri provano quanto provo io in questo momento.
Non so come l’arte possa esprimere un’emozione, ma credo che oggi tutti noi siamo artefici e testimoni di qualcosa di grande che prende forma con il passare dei chilometri.
Un panino tra foto e sorrisi e poi di nuovo in sella per varcare un altro confine.

Nauders è in Austria ed anche io oramai non ritrovo più i limiti emozionali che condizionano i comportamenti quotidiani, così tanto indispensabili per quelle formali relazioni sociali.

Poche ore fa ero distante 1000 chilometri da tutte queste persone mai viste prima; adesso è fin troppo evidente che non ci sono confini tra me e loro e, soprattutto, non ci sono più limiti dentro il mio cuore.

Tutti insieme ci apparteniamo e ci uniamo a questi luoghi perché ne respiriamo l’essenza lasciandoci avvolgere dalla loro bellezza.
L’odore dei boschi di conifere, il fresco brusio dei torrenti che cavalco su ponti di legno, poche auto ed i saluti di rito con i tanti centauri che viaggiano nell’altra direzione; poi due binari ed un trenino rosso per capire che la città di Martina è in Svizzera.
Con questi amici e questa moto ho capito che l’unico limite è quello che si ha nella testa e nel cuore.

Se in questo momento la strada lambisce lo Schweizer National Park ed io chiudo il gruppo, il viaggio fatto dentro di me insieme a voi non si può misurare in chilometri.

Apro la visiera e faccio il sorpasso della vita con il vento che mi riempie le narici: supero quel limite invisibile sistemato alle porte dell’anima, quel confine che mi frena ogni volta che devo decidere, quel baratro logico ed opportunistico che traccia una linea razionale tra ciò che desidero fare e quanto invece, troppo spesso, faccio durante questa vita monotona e scontata.

Passo del Bernina. Rientro in Italia e mi dirigo verso Livigno.

Ai tavoli del bar tutti abbiamo un sorriso compiaciuto. In tanti hanno già fatto queste strade ma forse nessuno le aveva veramente vissute.

Il viaggio più bello della mia vita l’ho fatto in compagnia di persone che come me hanno sicuramente fatto un viaggio dentro loro stessi, scoprendo un mondo di emozioni e passioni che attraverso questa moto possono essere indirizzate nel compimento di eroiche gesta quotidiane come sorridere ad un collega, rispettare il prossimo anche se sconosciuto, mettere da parte l’impulso agonistico a favore di uno spirito collaborativo.

La ricchezza di una persona sta nella capacità di partecipare agli altri le proprie miserie, le proprie paure, gli accessori in carbonio quando finiscono le rate, le gomme da “chiudere” quando mi sento sicuro, la zainetta che è stata bravissima, l’amico irruento che lascio passare, l’antipatico al quale annuisco.
Leggo un cartello che dice Val di Dentro. Sorrido.

Ancora poche curve e sono a casa.

Cerco nello sguardo dei vecchi furvesi quello di Achille Compagnoni, il decano degli alpinisti italiani che nel 1954 superò i propri limiti e per primo quelli del K2. Era in un gruppo spinto dalla stessa passione.
Sento che da questa terra oggi mi ha dato un pò di quella forza che ha già donato a lui.

Ho scoperto luoghi che non pensavo esistessero, dentro e fuori di me.
La festa dopo cena con la premiazione e le foto ricordo arricchiscono il mio indimenticabile bagaglio.
Ora vado a dormire che domattina riparto presto.



Domenica 29 giugno
Altri 1000 chilometri per tornare a casa, vicino al mare.

Sono un’altra persona, migliore.

Porto dentro di me i colori di questi luoghi, i sapori di questa terra, il profumo di questi boschi, l’affetto e l’accoglienza della famiglia di Max, i sorrisi e le risate che ci siamo regalati.

E vi ringrazio tutti perché il mio viaggio prosegue.

Ho capito che la felicità non è avere quello che si desidera, ma continuare a desiderare quello che già si ha.

Grazie.

Danilo
RdG71
00giovedì 10 luglio 2008 01:19
Star, Pelu, GRAZIE! [SM=g11106]
Le vostre parole hanno avuto il pregio e l'abilità di far vivere anche a chi non è potuto venire [SM=x1490730] le splendide sensazioni vissute durante questo memorabile incontro.
Che altro dire...
Che se ne organizzi un altro al più prestoooooooo!!!! [SM=g9020] [SM=g9020]
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