Requiem per un prato

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rosa rugosa
00lunedì 8 novembre 2004 14:49
Il prato del mio giardino è stato per moltissimo tempo trascurato e le infestanti si sono propagate in maniera orrenda.
Era stato seminato con sementi per i prati di campagna, quelli che hanno semini vari, compresi i trifogli, le pratoline e fiorellini vari, dato che il precedente colonizzatore di questa ridente valle, ci teneva ad un prato a bassa manuntenzione.
L'area è parecchio vasta e, una parte parecchio in ombra, ha uno strato di feltro considerevole.
Non esiste impianto di irrigazione e, in più, l'erba è sempre stata tagliata abbastanza, vicino casa, ma nelle porzioni più distanti, un paio di volte in tutta la stagione.
Non è mai stato concimato nè arieggiato.
Un minimo di cure e il taglio settimanale o, al massimo, quindicinale, gli sono stati forniti solo da due anni a questa parte.
L'estate scorsa è stata devastante anche in quel senso, tutto il prato è praticamente seccato, malgrado cercassimo di bagnare e, il risultato che ha prodotto, è quello di avere il feltro anche nelle zone più esposte al sole, cioè per la maggior parte dell'area destinata a prato.
Dunque, un paio di settimane fa, ho cominciato a passargli l'arieggiatore e il risultato è stato devastante: dopo il passaggio della macchina, di prato non ce n'era praticamente più.
Qui la fanno da padrone, la mentuccia e le pratoline e, in alcune zone, il tarassaco, la plantago e il lamium.
Considerato che, passare l'arieggiatore, significhi ottenere una spianata di terra battuta, cosa mi conviene fare?
Credo che l'arrivo del freddo, ormai, non mi consenta più di usare la macchina per arieggiare, ma mi chiedevo se valga la pena comunque di adoperarmi per migliorarne la struttura.
Qui il terreno è argilloso, in maniera differente secondo le zone, nel senso che in alcuni punti è vera argilla, in altri è un po' più leggero e, in altri ancora, l'argilla è pochissima, quasi inesistente.
Di fresarlo tutto non ce la sentiamo. Con l'arrivo del brutto tempo, significherebbe avere un mare di fango e, considerate le dimensioni nonchè il fatto che non esista impianto di irrigazione, forse un prato rustico, alla fine, non ci dispiacerebbe.
Però rustico d'accordo, ma morto no! Che faccio?


...sempre caro mi fu quest'ermo colle...

Ivana, Lago di Garda

[Modificato da rosa rugosa 10/11/2004 8.03]

LucaI
00giovedì 11 novembre 2004 19:56
Ciao Ivana.
Da quello che dici si potrebbe dedurre che del prato originario non sia rimasto più molto, se non qualche specie che si è ben affermata. Le graminacee originarie probabilmente sono morte in seguito al progressivo costipamento del terreno (se non sbaglio ci hai detto che è in buona parte argilloso), agli effetti devastanti della calura della scorsa estate e ad al normale completamento del loro ciclo biologico.
Il costipamento e la mancanza di aria negli strati più profondi sono la causa dell'indebolimento dell'apparato radicale, motivo per cui l'arieggiamento produce tali effetti "devastanti". Ti consiglierei di evitare di procedere, perchè una trasemina, a causa delle temperature troppo basse, non avrebbe un esito ottimale, ed è bene che il terreno resti coperto il più possibile per il resto dell'inverno (anche il feltro può assolvere la funzione di protezione della terra dall'azione battente e dilavante della pioggia e di cuscino termico per la microflora e la microfauna).
A primavera, quando si saranno espletati anche gli effetti benefici dei cicli di gelo e disgelo, potrai intervenire in maniera più mirata. Non credo che sia necessario un intervento mirato alla modifica della composizione del terreno, quanto qualcosa per migliorarne la struttura e ripristinare le condizioni ottimali negli strati superficiali. Direi un'arieggiatura quindi, seguite da una bucatura od un carotaggio ed infine, magari, una sabbiatura prima della trasemina finale.
Ciao[SM=g27758]
glober
00sabato 15 gennaio 2005 11:39
Cara Rosa rugosa..... mi sono proprio riconosciuta nella tua descrizione del prato!!! A parte il fatto che io non ho neppure tentato di "arieggiare" (e come si fa???) per il resto la rusticità del mio prato è imbattibile! E' diventato un catalogo di infestanti: credo di averle tutte quelle del mio clima!
Luca: bucatura?? carotaggio??? cosa essere???? Che fare? Posto che non ho la possibilità (tempo, soldi, capacità) di fare interventi strutturali, ho pensato di tenermelo così [SM=g27760], ma effettivamente fa proprio pena.... salvo a primavera quando diventa una meravigliosa distesa di margheritine ondeggiandi al vento.... mi sto commuovendo al ricordo dell'anno scorso...però al momento la fanno da padrona certe piantacce semi-grasse (???) con foglie fogliose a cespo (???) rasoterra che prolificano in modo incredibile. La domanda è, rassegnata a tenermi tutte l'altre, c'è modo di intervenire su di una sola specie??? Se riesco, spedisco una foto... PS: e il muschio??? Se ne andrà col caldo??? (domanda scema)
intanto, un saluto affettuoso
Gloria

schlippenbachii
00domenica 16 gennaio 2005 10:19
visto che avete problemi annosi e difficile da risolvere e visto che probabilmente dovrete rifare il prato, vi sugerisco di mettere l'impianto d'irrigazione.Potrete ammendare il terreno e risolvere alla radice il problema.Direte e il costo?
Si può risparmiare facendo personalmente gli scavi e chiedendo a un idraulico la messa in opera(rosa rugosa se non sbaglio ha pure RUSPA!!)
Vi assicuro che il giardino vi ringrazierà[SM=g27761] [SM=g27761]
glober
00domenica 16 gennaio 2005 10:35
L'impianto di irrigazione ce l'ho (da questa estate) e temo sia stato proprio quello a dare il colpo di grazia al prato facendo lievitare le infestanti.....Però non dispero! Il prato non lo posso rifare, troppo incasinata la cosa e soprattutto non ho voglia di avere di nuovo tutto il giardino sottosopra [SM=g27764] [SM=g27764]
Se riuscissi a togliere almeno le infestanti carnose (non ho le pile nella macchina fotografica, ma appena le prendo posterò una foto) credo che con la rasatura l'effetto potrebbe ancora essere quasi decente. D'altra parte sono convinta che il giardino rispecchi molto la personalità di chi lo cura e io sono disordinatissima e confusionaria. Come potrei avere un prato all'inglese????..... e poi ho letto che gli inglesi darebbero l'anima per un prato rustico e non ci riescono! Non lo so se sia vero, ma io ci credo fermamente!!!!
gloria
schlippenbachii
00domenica 16 gennaio 2005 12:57
Ho trovato altri suggerimenti:Se è troppo faticoso estirpare con le mani: usa un diserbante sistemico, non attivo alle graminacee(chiedi nei negozi di agraria)
NOn trattarlo con temperature sotto i 12 gradi e durante le brinate.Non trattarlo sopra i 28 gradi e lontano dai trattamenti azotati.
L'insediamento delle infestanti è favorito da:errate concimazioni ,dalla siccità,dall'umidità eccessiva ,calpestio eccessivo e tosature troppo basse.
Se ti piace il prato campestre ,semina il prato fiorito,lo troverai in commercio.
schlipp
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