Resoconto Oniream 30-06-1012

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Olimpia Augusto
00sabato 7 luglio 2012 16:39
Scritto dal Sergente Orion Aghias e modificato dal soldato Olimpia Augusto.

Appena arrivati in zona, ci siamo immediatamente sistemati nella forgia assieme agli Incantatori. Il numero dei presenti era impressionante, quasi mai avevo visto un tale numero di persone ad un raduno. Ho notato con piacere che qualche avventuriero come ad esempio Thurgal, Alexander, Strelock e il suo compagni, entrambi con una curiosa armatura di legno, si sono uniti alla Gilda d’Arme. La Gilda d’arme ha svolto la sua presentazione, con un corso di forgia accelerato per i nuovi interessati a fabbricare delle armi. La serata avanzava tranquilla finché una strana musica non ha cominciato a risuonare nell’aria e molti dei presenti hanno cominciato quasi a dar fuori di matto per la paura. La canzone era quella della Madre dell’Incubo, che risuonò la sera in cui Calgara morì. Poco dopo, venimmo incalzati da dei tizi incappucciati lordi di sangue. La disorganizzazione regnava sovrana, nemmeno riuscivo ad avvicinarmi al muro di scudi, che vacillò paurosamente più volte a causa dell’inesperienza dei componenti e dei Leoni che tardarono a rientrare in forgia costringendo il muro ad aprirsi più volte per permettere il loro passaggio. Alla fine dell’attacco, mi venne spiegato che quelli erano i così detti “Mostri dell’Incubo” e che la notte si trasformava in un inferno al suono di quella musica che ormai rimbombava in tutta Oniream. Tempo di riprenderci dagli attacchi, che gli Incantatori ci annunciarono di voler compiere il rituale per scoprire il nome dell’entità che alberga in Namneloth. Durante il rituale ci siamo divisi in due fronti. I Leoni a coprire un fianco piuttosto ridotto del rituale, noi a proteggere gli altri lati. La situazione divenne critica quando venimmo attaccati da delle creature che nonostante i nostri sforzi non cadevano, ma semplicemente si spostavano da una parte all’altra degli schieramenti in lampi di luce. Più volte il muro di scudi dei leoni minacciò di rompersi sotto l’assalto dei mostri, in particolare dei marionettisti. Un necromante che teneva legati alle proprie mani due fantocci e li utilizzava come marionette. Il trucco era abbattere prima le marionette e poi concentrarsi sul marionettista stando attenti a non finire noi stessi sotto il suo controllo. A causa del progressivo sfaldarsi del muro, fui mandato dal generale Eskel ad aiutare nello schieramento dei Leoni e Bird mi affidò il comando del muro di scudi. Sotto la mia guida, riuscimmo a contenere i successivi attacchi senza alcuna perdita e costringemmo i mostri alla ritirata, mentre il rituale volgeva al termine: fu un successo e finalmente si è venuto a scoprire il nome del Semidio in Namneloth: Rowstor o qualcosa di simile. A quel punto, mentre ci stavamo riprendendo, arrivò Leopold Bloom in persona in taverna. Tempo di riconoscerlo ed organizzarci, il precedente Conte se l’era nuovamente data a gambe. La serata cominciò a prendere una brutta piega quando dei necromanti e maghi attaccarono per ore le persone riunite ad Oniream, possedendone alcuni e rivoltandoli contro i loro stessi compagni. Tra i più colpiti, il Maestro della Sacra Gilda Prometheus. Dopo questa notte infernale, la musica smise di risuonare e venne recuperata una pietra incantata, anche se non ricordo il momento esatto. Le pietre, che alla fine risultarono essere tre, recano degli strani simboli e sono una specie di mappa non ancora decifrata che forse, a mio parere, portano alla locazione della prigione dell’Angelo di Egh Nophàs. Chiedete a Belmont per maggiori informazioni. Al collo di uno dei necromanti, si trovò una chiave. La quarta, la penultima, che serve per aprire la prigione di Cavaliere Delle Stelle. La mattina dopo, subimmo degli attacchi di Juuka armati di armi sacre e verdi, che contavano tra le loro fila dei potenti maghi. Ormai allo stremo delle forze, ci impegnammo solo a resistere il più possibile, mentre la gente cadeva avvelenata e quelli che non lo erano erano troppo esausti per combattere. Tyzio, di ritorno in quel momento dalla sua ronda notturna, arrivò in tempo per permettere ai feriti di riprendersi e, dandogli manforte, riuscimmo a respingere anche l’ultimo attacco e ad eliminare i Juuka. Il loro capo teneva al collo la quinta chiave, l’ultima. Così essenzialmente si è concluso il raduno, con la firma da parte di Eskel, Meredith e Alice Violet di un trattato che però non sono riuscito a visionare mentre Bird era da qualche parte a riprendersi per le ferite subite e la stanchezza accumulata.
Crisso_
00sabato 7 luglio 2012 18:56
Non sapevo che qualcuno avesse promosso il soldato aghias a sergente... e credo neanche il generale...

Chi è che deve fare flessioni?


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