Resoconto Selva Verde di Taos -La Confessione dei Leoni-

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Orion Helsing
00lunedì 17 giugno 2013 19:18
16/06/1013
Resoconto Moriano

In data 16/06/1013, una piccola compagnia di Avventurieri composta dal Conte Crisso di Capua, i membri della Gilda d'Arme Galadh dei Draghi e Orion Aghìas, sua sorella l'incantatrice Astrèa Aghìas e i due Leoni Johnny Frassica e Bastiano da Bastia, si sono recati nei verdi boschi di Taos, con la compagnia di un viandante, che abbiamo capito essere un seguace di Rhò di nome Hati. Egli stava sempre in silenzio, o al massimo ripeteva le cose per lui più significative, esprimendosi a gesti oppure con onomatopeiche animali. Appena arrivati e preso posizione, i membri della Fazione dei Lupi hanno disarmato i Leoni e cominciato un lungo interrogatorio, che ha portato poi alla confessione scritta e firmata di Bastiano in merito ai fatti occorsi il giorno primo del mese corrente, in cui i membri della Fazione dei Lupi Cristal di Killian, Pilly Pic, Dart e Maximillian Argento Pesaro sono stati assassinati brutalmente dai Leoni nelle figure del vecchio Capogilda nazionale Julien Lachance e Cederic Monblanche.

Portati in cella i due Leoni, sono apparsi due forestali, con cui hanno parlato il Conte Crisso e Astrèa, cercando un compromesso. Hati e Astrèa hanno fatto una messa alla Verde Signora, Etiana-Anaitie, affinché li guidasse e desse loro delle risposte. Alla fine, sembra si sia giunti ad un chiarimento della situazione: per anni, secoli, le foreste e la terra hanno dato all'uomo senza chiedere nulla in cambio, ma l'uomo non ha rispettato la vita della natura. Sarebbe bastato prendere solamente quello di cui l'uomo necessitava, ma l'uomo è andato oltre, ad esempio prendendo legname che poi restava a marcire nei legnai, disboscando ampie zone boschive senz'alcun motivo. Il compromesso raggiunto è stato proprio questo, che d'ora in poi l'uomo s'impegnerà a prendere dalla natura solo ciò di cui veramente ha bisogno, senza sprechi. Il Forestale della Selva Verde (come loro chiamano Taos) ha detto che per adesso riescono a contenere l'avanzata dei Vipers che da Mor Vecchia tentano di spingersi a Mor e che essi stanno cercando un Artefatto antichissimo e molto potente, senza però effettivamente sapere come sia fatto per cui si precipitano a controllare, non appena hanno il sentore, di tutti gli oggetti possibilmente magici rinvenuti in Saturnia. Finita questa chiacchierata, siamo stati attaccati da un demone armato di spada e pugnale avvelenato, che però non ha dato molti problemi ed è stato sconfitto in poco tempo.
Più ostici si sono dimostrati uno stregone e un demone che non era nel pieno delle sue forze anche se, toccando le persone, lasciava su di loro delle diverse maledizioni. Alla fine, dopo un combattimento piuttosto duro, sono stati entrambi sconfitti. Sono stati toccati i fratelli Aghìas. Sembra che Orion abbia perso le sua facoltà di resistenza, mentre ad Astrèa è toccata una sorte ben peggiore, che ha portato alla morte di Hati, atterrato nelle prime fasi del combattimento contro lo stregone e il suo demone: essa, a quanto pare, era costretta a sgozzare chiunque trovasse a terra. La maledizione è stata inflitta mentre ella curava il sacerdote di Rhò e nessuno si è accorto che la curatrice da curare è passata ad uccidere il povero malcapitato, sicuri e fiduciosi del suo operato da curatore. Non sappiamo se lo stregone apparteneva a quelli dell'ordine di Mor Vecchia che stanno combattendo i Vipers poichè non vi è stata possibilità di dialogo.
Alla fine del combattimento, proprio mentre stavamo ritornando a Mor, il Generale Crisso ha accusato una forte stanchezza e abbiamo analizzato una gemma cristallina che aveva trovato il sottotenente Dei Draghi consegnandola a Crisso nelle ultime fasi della giornata e che il Generale aveva tenuto nella sacca da cintura per tutto il tempo. La gemma è stata analizzata grazie all'ultima carica dell'Oculus, ora scarico, e il gruppo, dopo aver affidato il corpo di Hati al Forestale di Selva Verde, che ha tolto la maledizione che gravava sull'incantatrice, è tornato a Mor.
La gemma si è rivelata un semplice ricettacolo per maledizioni e si è dissolta poche ore dopo il ritorno del Conte nella sua casa.

Nota: i dettagli dell'aggressione e assassinio perpetrato da parte dei Leoni saranno presto visionabili a tutti in Tribunale e questo resoconto verrà dunque aggiornato con il fascicolo processuale.
Orion Helsing
00venerdì 28 giugno 2013 16:34
Come sopra citato, riporto quì la sentenza visibile da tutti in Tribunale nella sua forma completa, redatta dal Generale e Dreadlock Supremo Crisso di Capua.

Nel nome del popolo Elaviano




Nella mia qualità di dreadlock supremo pubblico gli atti inerenti al procedimento nei confronti di Bastiano da Bastia per le accuse di concorso in OMICIDIO e FAVOREGGIAMENTO e relativa sentenza.



Testimonianze raccolte:



CONFESSIONE DI BASTIANO DA BASTIA
Io sotto scritto Bastiano da Bastìa, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali e senza costrizione alcuna, nella giornata di oggi, sedicesimo giorno del sesto mese dell'anno milletredici, alla presenza del Dreadlock supremo, conte Crisso di Capua e del miliziano Orion Aghìas, depongo la seguente confessione.

In merito ai fatti del primo giorno del sesto mese dell'anno milletredici posso affermare di essere stato complice e di aver contribuito alla pianificazione delle intenzioni criminose portate avanti dai capi della Fazione dei Leoni ed in particolare dalle persone di Julien Lachance, Cedric Montblanc e Brook Flemming. Io e le persone da me indicate abbiamo pianificato l'omicidio di quanti più membri possibile della Fazione dei Lupi, allo scopo di portare la Fazione dei Leoni in una posizione egemone nel Regno di Elavia. A tale scopo il piano prevedeva di cogliere ogni possibile occasione di debolezza per fare in modo di diminuire progressivamente il loro numero fino a quando non avrebbero più potuto opporsi ad una azione militare diretta da parte nostra. Eravamo sicuri di agire in maniera tale da non fornire ai dreadlock nessuna prova per poterci incriminare.
I miei compagni di gilda mi hanno fornito un dettagliato resoconto degli omicidi da loro perpetrati, resoconto che vado brevemente ad esporre.
Il giorno dei fatti le persone da me indicate hanno atteso che gli alti gradi dei lupi si allontanassero. Lachance ha dapprima sgozzato di sorpresa il Capitano Pic, mentre Cedric uccideva Cristal. Prima di morire il Capitano Pic è riuscito a rialzarsi e dare l'allarme. Al che sono usciti di corsa gli incantatori Dart e Maximillian Argento Pesaro attirati dalle urla. In quel momento Cedric li ha fulminati e gli altri leoni li hanno sopraffatti e inferto loro il colpo di grazia.
Brook Flemming era inizialmente contrario a una tale azione, in quanto riteneva che sarebbe stata facilmente scoperta dai lupi, ma poi si è lasciato convincere ed ha partecipato all'azione. Da quanto mi hanno riferito i miei compagni sebbene l'azione fosse stata pianificata e discussa in una riunione i leoni presenti non erano certi del fatto che sarebbe stata eseguita proprio quella notte. Sono infatti rimasti sorpresi dall'agire di Lachance, Flemming e Montblanc. Ciò nonostante hanno sostenuto e aiutato i loro compagni, ed in seguito hanno mantenuto il segreto sull'intera vicenda, nel tentativo di sviare le indagini dei dreadlock.

In Fede
Bastiano da Bastia
Mor, sedicesimo giorno del sesto mese, anno milletredici.





INTERROGATORIO DI BASTIANO DA BASTIA, SVOLTOSI NELLE CARCERI NEL VENTITREESIMO GIORNO, DEL SESTO MESE, ANNO MILLETREDICI

Crisso:
buonasera

Bastiano:
sera

Crisso:
mi serviva solo sapere un paio di cose
ovvero cosa si era detto alla riunione leoni
ricapitoliamo:
questa cosa di uccidere i lupi era stata pianificata
i leoni hanno sicuramente fatto una riunione per discutere la cosa
mi interessava capire innanzitutto cosa si era detto in riunione, anche per sentito dire
e poi cosa si era detto dopo il fatto, qual era la strategia per coprire le loro tracce?

Bastiano:
come ho già detto ho saputo del casino a cose fatte il giorno dopo, da Cedric che voleva vantarsi e avvisarci di cosa era successo
questo si
la strategia successiva è stata decisa per iscritto non in riunione, ed è stata quella di mettere in comune (come ho già detto) gli interrogatori già subìti da alcuni di noi
per non rischiare di contraddirci oltre
e il resoconto è stato come già detto scritto sulle solite 6 righe in accordo alla versione "ufficiale"
perchè anche un'eventuale spia vedesse solo quella versione

Crisso:
che intendi per "forma scritta"?

Bastiano:
che chi era stato già contattato ha diffuso il testo dell'interrogatorio agli altri
perchè tutti testimoniassero in base a quelli

Crisso:
e questo è stato fatto dove? nelle sale di gilda?

Bastiano:
io le ho ricevute per missiva, ma loro si sono visti di persona
in sala di gilda non avrebbe avuto senso visto che c'era il resoconto di copertura

Crisso:
certo
mi chiedo se davvero pensavano di riuscire a coprire tutta la faccenda

Bastiano:
beh tecnicamente con solo loro presenti che pericolo c'era di fuga di notizie?
che poi in gilda c'era una solida componente di minchie umane è un conto a parte

Crisso:
bè non è questo il punto
già una azione del genere avrebbe per forza di cose suscitato sospetti e indagini
inoltre bastava una minima incoerenza per rafforzare i sospetti

Bastiano:
mah. vedendo i nosti resoconti io mi sarei meravigliato più della coerenza fra le diverse versioni che del contrario

Crisso:
vabè, non credo che i capi abbiano costretto qualcuno a muoversi in determinati modi

Bastiano:
infatti è bastato che si muovessero
se dovevano coordinare gli altri stavano freschi

Crisso:
in che senso?

Bastiano:
non hanno dovuto costringere nessuno perchè hanno fatto tutto da soli, come ho testimoniato io e come avete per iscritto davanti
se dovevano coordinare tutta quella gente non avrebbero mai mosso un dito

Crisso:
eh, perchè praticamente non erano in grado

Bastiano:
se fossero stati in grado non saremmo arrivati a questi livelli di schifo no? ^^

Crisso:
bè loro avevano dato delle direttive da quello che mi avete detto
insomma ci hanno provato

Bastiano:
inutile piangere sul latte versato
peccato andare in galera per una minchiata del genere, almeno mi sarei fatto un nome



Ricostruzione del fatto.

Dalla ricostruzione dei fatti risulta che già da tempo la fazione dei leoni pianificava azioni violente ai danni della fazione dei lupi. Mesi prima dei fatti per cui si procede erano già pervenute prove e testimonianze il tal senso, come si può leggere nelle aule di questo stesso tribunale.
Nonostante le prove a carico, nessuna denuncia venne fatta a questo tribunale e le fazioni parvero raggiungere un accordo.
Tale accordo risultò poi essere fittizio, almeno dalla parte dei leoni, che in realtà hanno sfruttato il tempo in più per prepararsi meglio e aspettare l'occasione propizia per colpire.
Come risulta dalle testimonianze, il capogilda Julien Lachance insieme ai suoi collaboratori Cederic Montblanc, Brook Flemming e Bastiano da Bastia, ha pianificato l'attacco, con l'obiettivo di eliminare le forze dei lupi, isolando i capi per poi poterli sopraffare con la forza del numero. Anche Bastiano avrebbe dovuto attendere l'occasione propizia, sfruttando i momenti di debolezza o le situazioni in cui i lupi moriani si fossero trovati isolati o indeboliti da altri nemici.
Tale occasione si è presentata per i leoni moriani la notte tra il primo e il secondo giorno del sesto mese dell'anno milletredici.
Come raccontato negli atti del processo Lachance, Monblanc e Flemming hanno agito di soppiatto attaccando alle spalle il capitano Pic, sorprendendo nel sonno il sergente Killian e finendo successivamente gli incantatori Dart e Argento Pesaro.
Gli altri leoni, sebbene fossero informati dell'intenzione di uccidere i lupi, non sono mai stati messi al corrente del piano ed i capi hanno agito a loro insaputa. Dopo il fatto a tutti i leoni presenti è stato dato ordine di coprire le malefatte dei capi, e nei giorni successivi, hanno concordato una versione comune da dare ai dreadlock che avessero indagato.
Inizialemente l'imputato si era attenuto a questa versione, di fatto supportando il delitto commesso dai suoi compari, ma in seguito, dopo varie informazioni contraddittorie emerse dall'interrogatorio, ha deciso di confessare.





Valutazioni in diritto.

In questo caso ci troviamo di fronte a due reati distinzi, il primo è Concorso in omicidio, il secondo è Favoreggiamento. In merito al primo reato bisogna dire che sebbene l'imputato non abbia partecipato all'azione in se, ne è stato uno degli ideatori e promotori. La sua intenzione criminosa era pari a quella degli esecutori materiali, e il disegno era unico e concordato, pertanto l'imputato può ritenersi a pieno titolo partecipe degli omicidi.
In merito all'accusa di favoreggiamento risulta evidente dalla condotta dell'imputato la sua intenzione di ostacolare la giustizia nel perseguimento degli autori del fatto. Egli si è infatti attenuto alla versione concordata dagli assassini allo scopo di impedire che fossero trovate prove a loro carico. Soltanto in seguito all'interrogatorio e al prospettarsi di pene più gravi egli ha pregerito tornare sui suoi passi e collaborare con la giustizia.


Pertanto, io Crisso di Capua, liberto della casa di Batiatus, Conte di Saturnia, Dreadlock supremo:

CONDANNO


L'imputato Bastiano da Bastia per omicidio doloso plurimo.

CONDANNO


L'imputato Bastiano da Bastia per il reato di favoreggiamento.




In considerazione della, seppur tardiva, collaborazione dell'imputato con gli organi di giustizia e in virtù dell'aiuto fornito durante le indagini,

CONDANNO

L'imputato Bastiano da Bastia alla pena dell'ergastolo, da scontarsi presso le carceri della città di Mor.

Così è deciso,
Nel ventottesimo giorno, sesto mese, anno milletredici.
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