Riflessioni all'alba

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merinze
00mercoledì 17 novembre 2010 10:33
Ormai è più di un mese che la mattina mi alzo molto presto, intorno alle 6,30 e mentre svolgo le mie mansioni di donna di casa, accendo la tv e ascolto o guardo i programmi dell'alba.

A seconda dell'impegno che ho scelgo: stirando guardo le Charlie's Angel su Rete 4, se preparo il pranzo "La storia siamo Noi" su Rai 3 e altre volte mi limito ai cartoni animati su Rai 2


Stamattina è toccato al programma di Gianni Minoli, parlavano della storia del Califfo, ecco guardando quella trasmissione è emersa la mia più grande paura, il rincoglionimento della vecchiaia.

Un personaggio che nel bene o nel male aveva un suo senso nella gioventù e nell'età matura e diventato patetico nella vecchiaia. I difetti che prima erano mitigati da lati piacevoli si sono ingigantiti e incancreniti.

Mi spaventa non l'invecchiamento fisico ma il pensiero che certi lati spiacevoli del mio carattere, che oggi riesco bene o male a controllare possano prendereil sopravvento
@Mimmi the Maneater@
00mercoledì 17 novembre 2010 11:12
Sulla stessa linea, io ho notato come da quasi adulti molti miei conoscenti siano peggiorati. Questo, e quello che tu hai scritto, mi fa pensare che più si va avanti più si perde il senso delle cose.
SPACC THE BALLS
00mercoledì 17 novembre 2010 12:41
E' una cosa che già pensavo da un po' di tempo, non tanto perchè ho visto Califano, ma perchè mi sembra mi stia già accadendo..


Poi, leggendo alcune cose e commenti, giusto ieri avevo aperto un topic su Antica Grecia nel quale mi chiedevo se, comunque, certe cose e atteggiamenti siano molto più accettati da parte dei giovani, e molto meno se le stesse cose vengon fatte da persone non più giovani..

Neongenesis
00mercoledì 17 novembre 2010 14:48



Dovresti continuare con le charlie's angel!!!
Blumare369
00mercoledì 17 novembre 2010 18:21
Re:
merinze, 17/11/2010 10.33:

Ormai è più di un mese che la mattina mi alzo molto presto, intorno alle 6,30 e mentre svolgo le mie mansioni di donna di casa, accendo la tv e ascolto o guardo i programmi dell'alba.

A seconda dell'impegno che ho scelgo: stirando guardo le Charlie's Angel su Rete 4, se preparo il pranzo "La storia siamo Noi" su Rai 3 e altre volte mi limito ai cartoni animati su Rai 2


Stamattina è toccato al programma di Gianni Minoli, parlavano della storia del Califfo, ecco guardando quella trasmissione è emersa la mia più grande paura, il rincoglionimento della vecchiaia.

Un personaggio che nel bene o nel male aveva un suo senso nella gioventù e nell'età matura e diventato patetico nella vecchiaia. I difetti che prima erano mitigati da lati piacevoli si sono ingigantiti e incancreniti.

Mi spaventa non l'invecchiamento fisico ma il pensiero che certi lati spiacevoli del mio carattere, che oggi riesco bene o male a controllare possano prendereil sopravvento



Ma se invece dello spezzatino di cinghiale con patate, cavolio e cipolle ti limitassi a un pò di carne ai ferri e un'insalatina forse al mattino avresti pensieri più sereni.... O no?!


[SM=x2163559]

merinze
00giovedì 18 novembre 2010 11:07
Mr Weiss
00giovedì 18 novembre 2010 21:55
La vecchiaia ha parecchie insidie di per se, e non tutti dispongono di figli amorevoli pronti a far fronte ai propri mali, poi c'è una grande differenza tra chi è anziano ma lucido e relativamente in salute, e chi è alla frutta. In pratica la vecchiaia può essere una disgrazia.
Detto ciò, c'è anche da dire che in questa nostra civiltà poco civile la vecchiaia è considerata qualcosa di negativo, qualcosa da negare.
Io credo che nelle giuste condizioni invecchiare sia un piacere, ma credo anche che sia cosa sempre più rara.
Blumare369
00venerdì 19 novembre 2010 07:53
Il brutto della vecchiaia è che la vede solo chi sta intorno al vecchio. Il vecchio la sente soltanto.

Un vecchio se è attivo e dinamico viene isolato perché ritenuto un rompicoglioni che non si vuole mettere da parte. Se invece è ormai finito nelle barbe viene compatito e comunque isolato, perché ormai buono a nulla se non a rompere i coglioni con la lagna dei sui racconti di gioventù... come se il mondo l'avesse fatto lui.

Il vecchio per essere apprezzato e considerato da tutti deve morire. Ollora tutti ne parleranno bene e con affetto.

[SM=x2163559]
Mr Weiss
00domenica 21 novembre 2010 00:12
Blumare369
00domenica 21 novembre 2010 10:26
Hasta la victoria
00domenica 21 novembre 2010 17:18
Re:
Blumare369, 19/11/2010 7.53:

Il brutto della vecchiaia è che la vede solo chi sta intorno al vecchio. Il vecchio la sente soltanto.

Un vecchio se è attivo e dinamico viene isolato perché ritenuto un rompicoglioni che non si vuole mettere da parte. Se invece è ormai finito nelle barbe viene compatito e comunque isolato, perché ormai buono a nulla se non a rompere i coglioni con la lagna dei sui racconti di gioventù... come se il mondo l'avesse fatto lui.

Il vecchio per essere apprezzato e considerato da tutti deve morire. Ollora tutti ne parleranno bene e con affetto.

[SM=x2163559]




La tua non è vecchiaia. E' senilità.
La differenza è sostanziale.


Blumare369
00domenica 21 novembre 2010 18:29
Re: Re:
Hasta la victoria, 21/11/2010 17.18:




La tua non è vecchiaia. E' senilità.
La differenza è sostanziale.






Chissà cosa mi avrà voluto comunicare... [SM=g7361]

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