Torna il Trap...

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PinKuricchio
00lunedì 16 maggio 2005 17:29
Il tecnico vicino al trionfo con il Benfica: "Ma non è ancora fatta. E ho una gran nostaglia del nostro calcio. Per lavorare in Italia pronto a scendere in B"


LISBONA, 16 maggio 2005 - "Sì, Paola ogni tanto mi dice 'fermati, torna a casa, stai con i nipotini', ma io...". Ma lui, Giovanni Trapattoni, ha ancora troppa voglia di calcio. "Quest’intervista andava fatta tra una settimana", ringhia, e peccato che la tazza del caffè non sia fatta di ferro. Non ha fretta, anche se sta per andare a Fatima con la moglie e altri amici. "Non abbiamo vinto niente, anche se qui è un mese che fanno festa e mi danno pacche sulle spalle. Più di mezzo Portogallo tifa Benfica: se vinciamo, si ferma tutto. Pericolosissimo, la squadra è giovane e poco maliziosa: magari stiamo 3-2 e, nel finale, i miei vanno lo stesso avanti in 8 sul calcio d’angolo. Così, si perdono i punti. Prima di ogni partita urlano 'Oggi vinciamo', e io li correggo: 'Oggi cerchiamo di vincere, accidenti!'".
- Tocchi quel che vuole, però questi 64 punti non glieli toglie nessuno. Ma non era "bollito"?
"Superficiali. Mi hanno dato anche la colpa d’aver caricato troppo Totti. Gli stessi che dicevano: 'E' da Pallone d'oro'. Non facciamo sempre i soliti discorsi, ma siamo usciti senza perdere. Solo che se ne dicono di cretinate".
- Colpa della federazione che non l’ha protetto?
"Colpa del peggior periodo del calcio italiano: da 18 a 20 squadre, lo spalma di qua e di là, un presidente che si faticava a eleggere, i club da difendere, l’impossibilità di convocare per le amichevoli. In un’altra epoca magari vincevamo l’Europeo".
- Magari con Gilardino? Oggi lo valutano 50 milioni.
"Ma se era titolare da sei mesi! Gliel’ho detto prima del Portogallo: 'Meglio se resti nell'Under 21. Meglio per te'. I 50 milioni, se qualcuno glieli dà...".
- Ora cosa fa, torna in Italia?
"La nostalgia c'è. Tornerei anche in una squadra non di vertice, anche in serie B (nel senso che il suo prossimo club potrebbe anche retrocedere; dal Benfica, malgrado un altro anno di contratto, andrà via; n.d.r.). Non è un problema, ci sarebbe più soddisfazione".
- Anche l'ultimo scudetto dell'Inter è suo.
"A Milano pensano che io sia troppo vecchio. E' la mia città, ma ormai è il passato. Come dice un grande filosofo: 'Trarre insegnamento dal passato, vivere il presente, sognare il futuro'".
- Qui faranno di tutto per trattenerla.
"Mi hanno voluto bene. C'è stata qualche critica, ma io ho detto subito 'Se non ci capiamo...', ed è finita lì. Poi ho litigato con un tifoso che mi urlava: 'Metti le punte, metti le punte!'. Gli ho risposto: 'Ma dov'eri l'anno scorso?'. A 12 punti".
- Se lo sarebbe mai immaginato?
"All'inizio, no. Abbiamo avuto anche momenti difficili, con cinque infortunati importanti. E perso tutto il vantaggio. Ora possiamo vincere il campionato e la coppa di Portogallo (finale il 29 con il Setubal; n.d.r.). C'era anche la coppa Uefa, ma è meglio essere usciti con il Cska: non avremmo retto. Anche con la mia Inter: eliminati dall'Europa, cominciammo a volare".
- Questo "scudetto" potrebbe essere più simile a quello dell'Inter o del Bayern?
"Dell'Inter. Anche lì non si vinceva da tanto, nove anni. C’è più gusto. Il Bayern era vincente, con un bel gruppo di giovani. Qui ho una squadra un po’ naïf, inesperta, ma che ha futuro. Manuel Fernandes ha 19 anni ma è un gioiello: corsa, pressing, raddoppio, piedi eccellenti, visione di gioco".
- Come si vince in tre Paesi diversi?
"Ci vuole esperienza, per vivere in simbiosi con mondi diversi. Hai voglia di parlare di calcio globale: devi adattarti a cibi, allenamenti, lingua. Devi farti accettare, altrimenti sei l’elefante in cristalleria. Quando sono andato al Bayern, dopo un paio di mesi ho capito che dovevo rallentare: stavano andando in tilt. Parlavo in tedesco, mi dicevano sì, ma non capivano: oggi magari succede a me. Devi conoscere il calcio internazionale. Devi capire i giocatori: Geovanni sembrava perso, invece sulla fascia è un altro Simao. Nuno Gomes fa girare la squadra. Simao lavora per tre. E, poi, non devi improvvisare".
- In che senso?
"La gente pensa che io mandi in campo la squadra e dica: 'Giocate'. Ma lo sanno quanti schemi ho cambiato, dalla Juve al Benfica? Cominciai con libero e due marcatori, Scirea, Morini e Cuccureddu. Poi Cabrini esterno di sinistra. Poi il 4-4-2. Al Bayern, il 4-3-3. Anche qui posso schierare tre punte, sarebbe il massimo, o il 4-2-3-1 come con l’Italia. Ma anche in Nazionale avevo cominciato con il libero".
- Un Trap tattico?
"Nei primi anni ’70, quando cominciai ad allenare, i testi di tattica non c’erano. Al massimo, qualche libro inglese con le esercitazioni tecniche. In campo, situazioni individuali. Io e Gigi Radice, da autodidatti, abbiamo cominciato a studiare il pressing, come rispondere al pressing, come schierarsi. Sennò non si va avanti. Il grande Milan di Sacchi è stato superato soltanto con nuovi schemi".
- Mourinho, l'ultimo campione di Portogallo, era anche l'ultimo allenatore del Benfica ad aver battuto in casa lo Sporting (nel 2001). Così attento alla difesa, è un trapattoniano anche lui?
"Lui è concreto, realista, e i giocatori lo seguono. Studia e usa il computer. Ed è furbo: pochi se ne accorgono, ma lui pensa a togliere gli spazi ai rivali. Certo, Benitez in semifinale gli ha bloccato gli uomini importanti".
- Com'è l’Italia vista dal Portogallo? Sentito del video di Cannavaro?
"Tutte sciocchezze, altro che diritto di cronaca. Una goliardata. Il doping è un’altra cosa. Zeman aveva messo i puntini sulle 'i' quando le pratiche stavano forse dilagando, ma oggi nessuno fa i controlli come in Italia".
- Malesani e Zenga sono anche loro in corsa per gli "scudetti" di Grecia e Romania. Cosa succede?
"Succede che gli italiani sono sempre attenti alle evoluzioni del calcio. Già Capello, Bigon, Scala, io stesso, ce l’avevamo fatta. Qualche superficiale dice sempre: 'Vincere lì è facile...'. Diventi lui campione in Portogallo, Ucraina, Spagna. Però io non ho ancora vinto, chiaro?".
Simone 1982
00lunedì 16 maggio 2005 18:22
Odio il Trap e il suo modo di far giocare le squadre. L'anticalcio. W il vecchio Sacchi e il bel gioco.

Ora tornerà probabilmente in Italia, io se fossi un presidente non lo vorrei mai, meglio un Zeman che si becca in media 2 goal a partita ma fa spettacolo e diverte.
oasis4ever
00mercoledì 18 maggio 2005 12:56
Re:

Scritto da: Simone 1982 16/05/2005 18.22
Odio il Trap e il suo modo di far giocare le squadre. L'anticalcio. W il vecchio Sacchi e il bel gioco.

Ora tornerà probabilmente in Italia, io se fossi un presidente non lo vorrei mai, meglio un Zeman che si becca in media 2 goal a partita ma fa spettacolo e diverte.



si..ma se non vinci?
liam04
00mercoledì 18 maggio 2005 13:14
infatti
oasis91
00mercoledì 18 maggio 2005 13:16
al museo delle cere,o magari al museo archeologico,tra il tirannosauro rex e il velociraptor.
Shout Out
00mercoledì 18 maggio 2005 17:10
Ora che vada in pensione, ma pensione vera e non Benfica o Nazionale che del pensionamente hanno qualche particolarità!
Mana Cerace
00mercoledì 18 maggio 2005 17:16
Un grande allenatore,che da un pò non è al passo coi tempi.

Ma resta comunque un grande:scellerata fu per me la scelta di metterlo a condurre la Nazionale perchè in un calcio che andava avanti lui,nostro malgrado,restava ancorato ai suoi vecchi dettami.
liam04
00giovedì 19 maggio 2005 11:41
Re:

Scritto da: Shout Out 18/05/2005 17.10
Ora che vada in pensione, ma pensione vera e non Benfica o Nazionale che del pensionamente hanno qualche particolarità!



mhuauahuhahau capretta [SM=x116919]
PinKuricchio
00giovedì 19 maggio 2005 13:19
Stampa portoghese: Trap verso la Lazio
Lotito gli avrebbe offerto un contratto fino al 2008

LISBONA - Giovanni Trapattoni, attuale allenatore del Benfica, è in procinto di vincere il campionato portoghese domenica prossima nell'ultima partita contro il Boavista. Ma l'ex tecnico della Nazionale italiana starebbe per tornare in Italia: secondo il quotidiano 'A Bola', infatti, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, avrebbe già presentato al Trap una proposta: contratto fino al 2008 e ingaggio annuale da 800.000 euro. Pare inoltre che Trapattoni abbia anche già avuto in settimana un contatto con il ds dei biancocelesti, Gabriele Martino. Il prossimo incontro tra i due è fissato invece per l'inizio della prossima settimana.
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