Troppa sauna fa male alla fertilità

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Cristianalibera
00martedì 26 giugno 2012 18:30
Troppa sauna fa male alla fertilità
Ricerca dell'università di Padova. Test di tre mesi su soggetti sottoposti a bagni di calore due volte a settimana: dimezzata la produzione di spermatozoi



PADOVA - La sauna troppo frequente non fa bene alla fertilità: nell’arco di tre mesi può aumentare la temperatura dei testicoli e dimezzare la produzione degli spermatozoi. È quanto è stato osservato nella ricerca condotta nell’università di Padova e presentata nel convegno sulla Medicina della sessualità in corso ad Abano Terme, nel Padovano.

IL PROBLEMA - In condizioni normali la temperatura dei testicoli è di 2 gradi inferiore a quella corporea, fattore fondamentale per una normale produzione degli spermatozoi, spiegano i ricercatori, coordinati da Carlo Foresta. È inoltre noto da tempo che il calore ha un effetto negativo sulla fertilità e la conferma ulteriore è arrivata dallo studio di 10 giovani che si sono sottoposti a sedute di sauna di un quarto d’ora ciascuna due volte alla settimana per tre mesi. Si è osservato così un aumento di due gradi della temperatura dei testicoli e che nell’arco di tre mesi la produzione di spermatozoi nel campione preso in esame si era più che dimezzata. La situazione, osservano i ricercatori, è reversibile grazie all’azione di molecole riparatrici, capaci di contrastare gli effetti negativi del calore.

ANDROGINI - La stessa equipe di ricercatore spiega come alcuni indici della virilità stiano cambiando, al punto da far ipotizzare un futuro in cui i caratteri androgini potrebbero essere tutt’altro che rari. Negli ultimi 60 anni, per esempio, le dimensioni del pene si sono ridotte in media del 10% e in alcuni individui la riduzione è ulteriore, al punto che gli esperti parlano di «micropene». Tra i principali responsabili del cambiamento ci sono obesità e inquinamento. La ricerca, in questo caso, è stata condotta su 2.123 ragazzi di 18 anni delle scuole superiori di Padova e provincia.

ASPETTO ANDROGINO - Altezza superiore alla media (almeno un metro e 79 centimetri), decisamente in sovrappeso (uno su quattro è obeso), gambe molto lunghe: si presenta così il fisico maschile tendente all’androgino descritto dai ricercatori. «Tutti questi dati - spiega Foresta - sono in relazione tra loro e con un pene dalla misura decisamente inferiore alla media».

MICROPENE - Dallo studio risulta che negli ultimi 60 anni la lunghezza del pene a riposo si è ridotta del 10%, ossia da 9,7 a 8,9 centimetri, e che dal 2001 ad oggi c’è stata una riduzione ulteriore dell’1%. Inoltre in 52 ragazzi (il 30,7% dei quali obesi) si è osservato quello che i ricercatori chiamano «micropene», con una lunghezza a riposo di 5-6 centimetri o la circonferenza in erezione inferiore a 8 centimetri. Secondo gli andrologi ciò accade perchè durante l’adolescenza «l’obesità influenza negativamente la produzione di androgeni testicolari che regolano lo sviluppo del pene».

INQUINANTI ANTI-VIRILITÀ - Sul banco degli accusati ci sono diossine, pesticidi, metalli pesanti, additivi di plastiche, vernici e materiali tossici liberati dai detergenti. Tutte queste sostanze danneggiano lo sviluppo e la funzione dei testicoli già durante lo sviluppo embrionale, così come le dimensioni del pene si decidono nei primi quattro mesi di vita embrionale, entro i primi quattro anni di vita e durante l’adolescenza.

TENDENZA ALL’UNISEX - Secondo Foresta, «un pene con qualche millimetro in meno non è un fatto preoccupante di per sè: il nostro non è un allarme sulla capacità sessuale dei giovani oggi. Quello che preoccupa - ha spiegato - è la proiezione nel tempo di questo fenomeno, che annuncia una tendenza all’androginia».

Cristianalibera
00giovedì 28 giugno 2012 09:53

]TENDENZA ALL’UNISEX - Secondo Foresta, «un pene con qualche millimetro in meno non è un fatto preoccupante di per sè: il nostro non è un allarme sulla capacità sessuale dei giovani oggi. Quello che preoccupa - ha spiegato - è la proiezione nel tempo di questo fenomeno, che annuncia una tendenza all’androginia».



A me non preoccupa affatto, forse questo potrebbe essere una anticipazione terrena di ciò che ci aspetta nel regno dei cieli dove saremo tutti unisex come gli angeli, privi di ogni preoccupazione materiale, come misure d'uomo e/o di donna.
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