Tutto quello che avreste voluto sapere sul Vaticano

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Cristianalibera
00giovedì 5 aprile 2012 11:17

Recensione libro

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Tutto quello che avreste voluto sapere sul Vaticano (compresi i suoi misteri)






Le origini, la Toponomastica, le stravaganze, un libro che sembra una guida turistica dello stato del Papa, ma che, in realtà, finisce per evocare tutti i gialli e i segreti degli ultimi pontificati e a raccontarli è il vaticanista del Tg1

Roma. E se domani Gesù Cristo tornasse sulla Terra e volesse entrare nello Stato del suo "vicario", la Città del Vaticano, dove potrebbe bussare? Arrivando dopo la mezzanotte, gli rimarrebbe una sola possibilità: guardando la basilica di San Pietro e risalendo a destra oltre il colonnato del Bernini, imboccare via di Porta Angelica. Lì, sulla sinistra, troverebbe il cancello di Sant'Anna. Un varco per i pedoni e per le auto che, però, funziona solo tra le 5.45 e le 24. Dopo, bisogna suonare un campanello con una targhetta che, più che un indirizzo, sembra quasi recitare un altolà: Guardia Svizzera Pontificia. Appena superato quel limite, l'umano e il divino diventano inscindibili.

Tutto risolto allora? No, perché se il Nazareno volesse giungere poi sino all'appartamento papale, dovrebbe ovviamente sottostare anche lui ai controlli e alle procedure che regolano l'ordine e la sicurezza dello Stato più piccolo del Pianeta (appena 0,44 chilometri quadrati), con poco più di 800 abitanti (pontefice compreso) e che è (assieme, nel mondo, solo a San Marino e Lesotho) un'enclave. Circondato completamente, cioè, dal territorio di un altro Stato: l'Italia.

Come si vive, però, e chi abita in Vaticano? Quali sono le sue origini, le sue leggi, i suoi costumi, le sue stravaganze e i suoi organi istituzionali? E se Stalin si preoccupava di "quante truppe" avesse un papa, oggi non sarebbe più giusto domandarsi invece quante sono le sue auto e se, visto che possiede una stazione ferroviaria, ha a disposizione oppure no anche un treno? Ma come si mantiene e si governa, poi, e con che soldi (e provenienti da dove), una Sede che è sì "santa", ma che sta in un mondo popolato da un miliardo e mezzo di fedeli?

Un'impresa titanica quella di dare risposte a tutti questi interrogativi, ma ora probabilmente riuscita ad Aldo Maria Valli, vaticanista del Tg1 Rai, che - in questi giorni - manda in libreria il suo volume: Piccolo mondo Vaticano. La vita quotidiana nella città del papa.

Qualcosa che mette assieme lo stile di un Baedeker con quello di un trattato di teologia, il manuale di diritto ecclesiastico e il volume d'arte con una summa di come - dalla morte di San Pietro in poi -, i luoghi e i protagonisti di un unicum nella storia dell'umanità sono giunti sino ai loro contorni attuali. Compresi, come vedremo, misteri, scandali e gialli irrisolti dei nostri tempi. Per farlo Valli alterna, nel libro, registri diversissimi. I primi due, per dire così, sono degni della Settimana Enigmistica. Ecco, allora, il classico "Lo sapevate che?". Per esempio: che il primo ordinamento giuridico dello Stato Vaticano fu opera di un insigne giurista ebreo, il professor Federico Cammeo - incaricato nel 1929 da Pio XI -, finito in povertà dopo le leggi razziali fasciste, mentre la moglie e la figlia morivano ad Auschwitz. Subito dopo, tocca all'esplicativo "Strano, ma vero". Un altro esempio: la prima donna a essere assunta in Vaticano fu anch'essa ebrea, Hermine Speier. La chiamò tra grandi scandali nel 1934, dalla Germania nazista, Pio XI perché ordinasse l'archivio fotografico. Dopo la fine della guerra si convertì al cattolicesimo e ora è sepolta nel cimitero che sta dentro le "mura leonine": il Campo Santo Teutonico. Un privilegio concesso a pochi.

Poi, seguono le "istruzioni per l'uso", segnate nello stesso tempo dalla toponomastica come dalla sociologia religiosa, il "vocabolario" dei "mestieri vaticani", siano essi degli ordinati oppure dei laici, la "nomenclatura" che guida la Chiesa nel mondo. Infine, i "riti" e le grandi opere d'arte che li ospitano e li ornano: per la morte del papa o per l'elezione del suo successore.

E Ratzinger? Come vive l'attuale pontefice? Un intero capitolo, intitolato Un giorno con Benedetto, ne ricostruisce le abitudini: "Il pranzo è servito da Paolo Gabriele (l'aiutante di camera)... La cucina è tipicamente mediterranea, molto gradita dal papa. L'unica eccezione riguarda il bere: Ratzinger non beve vino, ma aranciata. Se però con il dolce viene servito lo spumante, se ne concede un assaggio...". Attorno, la tradizione ha inglobato la contemporaneità. Qui si usa e si aggiorna anche una lingua morta, il latino, e le schermate dei bancomat dello Ior, la banca vaticana, accolgono i clienti così: "Carus expectatusque venisti", una sorta di "Benvenuto".

Il racconto di Valli procede svelto, ma analitico, e il tono è divulgativo. Con improvvise impennate, però, che non nascondono i piccoli e grandi vizi, le polemiche e i drammi dell'attualità vaticana. Così, se ci parla della mitica Farmacia, del supermarket o dell'Emporio ospitato nella Stazione ferroviaria (dove si vendono elettrodomestici, articoli di elettronica, orologi e vestiario di gran marca), ne sottolinea le difficoltà di accesso per i comuni mortali, salvo le deroghe per "gli amici, secondo considerazioni, molto spesso, imperscrutabili". E descrivendo gli uffici della Congregazione per la Fede, ecco le indicazioni puntuali dei provvedimenti contro i teologi della liberazione o degli imbarazzi per le violazioni più gravi, come quelle dei preti pedofili. E i "gentiluomini del papa"? Tra loro merita subito una citazione Angelo Balducci, arrestato nel 2010 per l'inchiesta sul G8 della Maddalena.

Ma è il penultimo capitolo quello che fa svoltare all'improvviso il libro e lo trascina fuori dalla semplice trama della curiosità e della descrizione. Si intitola Il lato oscuro e comincia con parole pesanti e nette: "Intrighi, congiure, omicidi, raggiri, giochi di potere. La storia del Vaticano ne è piena...". In 19 pagine, quasi sempre con la formula di interrogativi incalzanti, il vaticanista ripercorre le vicende di Paul Marcinkus, della morte di papa Luciani, dell'attentato a Giovanni Paolo II e dell'enigma Alì Agca, della scomparsa di Emanuela Orlandi e, infine, della misteriosa morte, avvenuta il 4 maggio 1998, del comandante delle guardie svizzere, di sua moglie e di un giovane vicecaporale.

Quasi come se l'autore, che aveva cominciato la propria avventura giornalistica sulle pubblicazioni vicine all'Opus Dei, abbia voluto fare sua la recente riscoperta, da parte di Comunione e liberazione, dell'autore di Padre Brown: lo scrittore cattolico inglese Gilbert Keith Chesterton. Il quale, in un racconto, narra di un generale britannico che "provoca" un campo di battaglia disseminato di morti per celare il cadavere di un omicidio.

Così, nel suo viaggio dentro il Vaticano, Valli colloca il capitolo dei gialli irrisolti in coda agli altri. Lasciando aperte - questa volta - tutte le soluzioni possibili.
Cristianalibera
00mercoledì 30 maggio 2012 11:16

Tutto quello che avreste voluto sapere sul Vaticano (compresi i suoi misteri)



Bè, mi sembra che qualche altro mistero c'è ancora da rivelare...


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