Una fatina nella foresta

ErellontCarander
00lunedì 25 luglio 2016 14:29
Erellont sta tranquillamente cercando di passare il tempo intagliando il legno quando si imbatte in un piccolo esserino dorato che risulterà essere una piccola fata che non perde occasione di studiarlo. [SM=g27811]

ERELLONT Scuote il capo [Non sono mai stato un mago] ridacchia mentre vorrebbe guardare la piccola fatina che lo imita è tenera si anche se non lo dice la trova molto tenera. [ Mia nonna] commenta mentre la osserva con le celesti per poi rimettersi al collo il monile e aggiunge[ Ora devo andare ] Si alza e poi la guarda [ Spero di rivedervi in ogni caso vi auguro una lieta giornata] sorride si alza e saluta la fatina per poi andare verso l'albero che chiama casa.[Uscita]

FLAUNILYS [Foresta] Un moto di delusione passa sul viso della Fata. [Oh… quindi non è un ricordo a cui avete dato corpo? Magari con la magia?] Così distratta da quell'oggetto non si accorgerebbe del dito che le si avvicina; la pelle della creatura alata sembra essere a temperatura ambiente, asciutta e in qualche modo ''polverosa'', anche se non resterebbe alcuna traccia di polvere d'oro sulla pelle dell'Elfo, ma solo una sensazione. Al sentire il lieve tocco dell'altro, l'Aurea si scosterebbe di pochi cm all'indietro; una vecchia leggenda narra di Fate disintegrate al solo essere sfiorate, ma per fortuna non è il caso delle Fate avalonesi, anche se questa Fata in particolare non sembra gradire molto il contatto. [Chi ve lo ha regalato?] domanda curiosa, aspettando risposta con il visino disteso e aperto.

ERELLONT [Foresta] Il monile viene portato agli occhi della fatina mentre dirà [Sono un elfo si , mi chiamo Erellont Carander ] sorride alla piccina e mentre sta per tirare indietro il monile la guarda e sente la domanda [Un ricordo è quello che rappresenta , me lo ha regalato una persona a cui tengo , tanto tempo fa ] E se un elfo dice tanto tempo è davvero tanto tempo. Vorrebbe allungare un dito verso di lei e sfiorarle appena il capino , non ha mai visto una fata con quei colori e vuole anche lui studiare quel piccolo esserino in miniatura che li si presenta davanti quel giorno

FLAUNILYS [Foresta] [Ah, quindi siete un Elfo?] domanda, ricordando quella parola imparata da Draug. Ancora non le è chiara la differenza tra Umani ed Elfi, ma forse è un po' come la differenza che c'è tra le varie specie di coccinelle o farfalle. [Io sono una Fata di Luce. Mi chiamano Flaunilys, e voi?] Sorriderebbe allo sguardo perplesso e curioso del suo interlocutore, ma poi la sua curiosità sarebbe risvegliata dall'oggetto che l'altro porta al collo. Le viene mostrato più da vicino, ma non è il suo aspetto ad affascinarla così tanto, quanto il nome con cui le viene presentato. [Un... un ricordo?] domanda, allungando un braccino per sfiorare con le dita il metallo. [Come fate ad avere al collo... un ricordo?] domanda con aria del tutto incantata, prendendo alla lettera le parole dell'Elfo.

ERELLONT [Foresta] Ridacchia mentre osserva la fatina è divertito dalla sua reazione e poi aggiunge [ E' elfico , la mia lingua] commenta e vorrebbe indicarsi le orecchie a lunghe e a punta. Non dice niente altro e la osserva mentre leva dalla sua carne un nastro scuote il capo non capisce che sta accadendo e la scruta con curiosità. Poi ecco la sua domanda sul monile che porta al collo , si incupisce solo un attimo per poi mettere la maschera emotiva tipica degli elfi [Un ricordo , volete vedere?] se lo leva dal collo e vorrebbe mettere due dita sotto la catenina la guarda e sorride mentre porterebbe il medaglione davanti agli occhi della piccola lady in modo che lei lo possa analizzare

ERELLONT Hai sussurrato a FLAUNILYS - [Foresta] essere studiato parte uno

FLAUNILYS [Foresta] Annuirebbe alla spiegazione dell'Elfo, ma chiederebbe ancora: [E come mai non sono le stesse parole di ''ben trovata''?] Lo guarderebbe sedersi e anche lei abbasserebbe il suo volo per restare all'altezza della sua testa e potergli parlare agevolmente. Le piace lasciare che siano le ali a sostenerla in aria, così decide di non posarsi da nessuna parte, ma di restare a galleggiare lì. Lo osserverebbe legarsi i capelli e sorriderebbe, portando la manina destra all'altezza della propria coscia. Tra le sue dita comparirebbe l'estremità di un nastro simile a quello che l'Elfo ha tirato fuori dalla tasca, e anche lei immiterebbe quel gesto, come tirandolo via direttamente dalla sua carne visto che non indossa nessun abito (//Creare abiti eterici). Porterebbe quell'oggetto illusorio e anche la manina sinistra dietro la testa, passandolo sotto i capelli di seta per poi annodarli insieme in una coda bassa. Sorride con quell'aria serafica, lasciando ricadere le braccia prima di indicare il monile che l'Elfo porta al collo: [Quello cos'è?] tintinnerebbe curiosa.

ERELLONT [Foresta] Ad una domanda una risposta [Significa ben trovata] commenta lui mentre osserva la piccina che se ne sta li ad osservarlo come se fosse qualcosa di strano o di gigantesco il che per lei è così. Ride divertito al suo fare e lascia la mano cadere lungo il fianco per poi aggiungere [Mi rilassavo] commenta in maniera generica , essendo elfo non ama molto mettere in piazza i suoi sentimenti , si vorrebbe sedere vicino alla fatina in modo da non perderla di vista mentre prende dalla tasca una striscia di cuoio e vorrebbe iniziare a raccogliere i boccoli in una mezza coda. Osserva la sua reazione sa perfettamente o si immagina che la piccina sarà attratta dalle sue movenze così la guarda con fare curioso non la sforza vuole capire quale sarà la sua prossima mossa anche perchè parlare o stare con una fata lo mette sempre di buon umore.

FLAUNILYS [Foresta] Un nuovo saluto carezza le orecchie della Fata assetata di sapere, che tanto sta scoprendo su questa terra e sulla gente che la abita. Sorriderebbe a quella frase musicale, chiedendo spontaneamente: [Che significa?], aspettandosi di ricevere spiegazioni su una nuova Congrega che non conosce. Piegherebbe il capo verso in basso, a guardare quella mano che si tende sotto di lei, ma non capendone il significato e interpretandolo come se anche l'Elfo volesse fare un bagno di luce, si scosterebbe di qualche centimetro indietro, per non fare ombra e lasciare che il sole possa raggiungere la sua pelle, lì dove le foglie lo lasciano filtrare. Tornerebbe a guardare l'Elfo, sorridendo: [Sìì, li amo molto! E voi cosa fate qui?] Tintinnerebbe, senza aver avuto modo di vederlo intagliare il legno.

ERELLONT [Foresta ] Non dice niente ma sorride divertito [ Mae govannen ( //ben trovata) fatina] dice mentre le lascia il giusto spazio per riprendersi vorrebbe portare la mano affusolata sotto di lei , un cortese invito fatto a quella razza che tanto ammira per la sua piccolezza ma grandezza allo stesso tempo non dice niente mentre osserva con le celesti iridi la donna in miniatura, lascia a lei la decisione mentre vorrebbe continuare a sorriderle un mezzo sorriso amichevole si , poche persone lo hanno visto , solo le fate riescono a scioglierlo come è sempre stato. La guarda mentre non dice nulla e aggiunge [Cosa fate qua? Vi godete i raggi del sole? ] Domanda solo incuriosito è pur sempre elfo e come le fate è curioso anche se forse meno molto meno emotivo delle stesse.

FLAUNILYS [In volo] La giovane Aurea prosegue il suo volo tranquillo, con i palmi delle mani e il viso rivolti a raccogliere luce solare, la voglia biancastra a forma di mezzaluna che pare risplendere sotto di essa. Sorride serafica, per ora ignara della presenza silenziosa che, come lei, è in comunione con la Foresta e non ne turba la serena esistenza. Solo se riuscisse per caso ad arrivare troppo vicino all'Elfo, che dal canto suo le si sta avvicinando, avendo il visino rivolto in alto potrebbe scorgerne improvvisamente una confusa immagine del suo viso e per questo fermarsi di colpo prima di finirgli addosso, restando un secondo a galleggiare in aria senza avanzare: [Ops!] tintinnerebbe a mo' di scuse, subito chiudendo le braccia e cercando di volare in alto e all'indietro per portarsi ad una distanza da lui di circa mezzo metro, fermandosi all'altezza della sua testa (//Agilità +5). Sorridendo divertita direbbe con vocina flautata: [Non guardavo dove andavo. Rehollys Tairisem a te!] ripetendo il saluto benevolo delle Fate.
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