Si è dimesso il ministro Calderoli, dopo la manifestazione di protesta davanti al consolato italiano, a Bengasi, in Libia, finita con 10 morti e 25 feriti. La protesta era scaturita dall’irresponsabile e provocatoria iniziativa di Calderoli che aveva ostentato una maglietta anti Islam sulla quale era stampata una delle vignette satiriche su Maometto. Durissima la critica dell’Unione. Villetti: resta il problema della xenofobia leghista. Ancora incidenti in Libia.
Violenti scontri tra manifestanti e agenti di polizia durante i funerali delle undici vittime per l'assalto al consolato d'Italia a Bengasi due giorni fa, causato dall’irresponsabile e provocatoria iniziativa di Calderoli che aveva ostentato una maglietta anti Islam sulla quale era stampata una delle vignette satiriche su Maometto. Calderoli, costretto alle dimissioni dallo stesso Berlusconi, è tutt'altro che pentito dal suo gesto, mentre alla Lega non sono piaciute le parole del premier e minaccia di uscire dal governo, affermando di non "essere un'appendice della Cdl".
Nonostante le dimissioni di Roberto Calderoli da ministro, "resta il problema della xenofobia leghista". Lo dice Roberto Villetti della segreteria della Rosa nel pugno, spiegando: "Calderoli non ha alcun senso dello Stato e per questo motivo avrebbe dovuto dare le dimissioni da tempo per le tante dichiarazioni che ha fatto di stampo xenofobo se non razzista".
Per Villetti, "in tutte e due le coalizioni vi sono punte estremistiche. Tuttavia, è assolutamente evidente che una delle componenti essenziali del centro destra, com'è la Lega, fatta eccezione per qualche suo esponente più moderato, porta avanti posizioni che mettono in discussione principi fondamentali della nostra Repubblica, che renderebbero impresentabile qualsiasi compagine di governo, come accade da tempo a quella guidata da Berlusconi. Un governo che già ha per suo conto tanti problemi di mancanza di credibilità".
da sdionline.it
[Modificato da martygrissom 22/02/2006 16.54]