per una selezione democratica e meritocratica
Grazie Ert per i tuoi complimenti e per avermi ricordato Andrea Alciato mitico fondatore della Scuola Culta...visto che siamo in tema di reminiscenze storico giuridiche io ricorderei anche l'Antitribonianus dell'Hotman...tutti noi ci siamo divertiti nel leggere le sue invettive contro i giuristi che da Giustiniano in poi violentarono la purezza del diritto romano per piegarlo alle esigenze dei nuovi tempi....quelle stesse invettive e quegli stessi epiteti che secondo me si potrebbero riciclare per i titolari(e i loro staff) dei ministeri della pubblica istruzione cui tu (e Gazzoni) hai fatto riferimento.
La prefazione gazzoniana mi è piaciuta perchè descrive l'attuale situazione dello sfascio delle università e in primis delle facoltà giuridiche....siccome dobbiamo essere europei e quindi aumentare il numero dei laureati che oggi è troppo basso in Italia(6% della popolazione nazionale)le università hanno facilitato il percorso per accedere alla laurea!!! La verità è invece un'altra e tutti lo possono verificare di persona...troppi laureati...concorsi e abilitazioni congestionati...deprezzamento del titolo di dottore in giurisprudenza...e sarà sempre peggio, perchè qualcuno per salvare cattedre e sottocattedre ha deciso che le università non devono essere selettive(più studenti, più soldi, più risorse per mantenere bosco e sottobosco accademico).
Condivido perciò i contenuti della prefazione gazzoniana...quello che non apprezzo è l'autocompiacimento elitario del prof. Gazzoni...la sensazione è che lui non voglia rendere potenzialmente comprensibile a tutti la materia e che si sia inventato una forma di espressione del linguaggio criptica e incomprensibile.
Essere giacobini, essere democratici non vuol dire non fare selezione, vuol dire solo che la selezione va fondata sul merito e sulle capacità dei discenti....se affidiamo la selezione ai bizantinismi gazzoniani avremo solo una selezione monca, avremo dei magistrati che assomigliano al pontefice massimo di antica memoria, gente che si compiace di rendere incomprensibile ciò che invece deve essere comprensibile.
Ecco perchè ritengo più utile la lettura di un Galgano e di un Torrente(magari associata ad un codice commentato)piuttosto che spremersi inutilmente le meningi con i contorsionismi del Gazzoni.
A presto