sondaggio coltivatori sperimentatori

pandalf85
00martedì 22 aprile 2014 20:12
Penso che sarebbe interessante fare una prima statistica di chi sta sperimentando substrati alternativi, in modo da avere una comunità di coltivatori di riferimento.
blackd.712
00martedì 22 aprile 2014 21:17
Per quanto riguarda me, io ho cominciato da questa estate-autunno a usare la fibra di cocco per molte sarracenie (con esiti positivissimi da come ormai si è visto e direi capito) e questo inverno anche con dionaee (partite benissimo), cephalotus (non hanno nemmeno patito per il rinvaso) e drosere tuberose (crescono e fioriscono normalmente).
Presto credo di rinvasare anche le nepenthes. :)
Ho poi una piccola sarracenia in segatura di albicocco a cui ho tagliato il fiore e ora comincia a produrre i primi ascidi.
Andrea@rexpl
00martedì 22 aprile 2014 22:20
Come già detto su fb,iniziato l'anno scorso a rinvasare con perlite+kokosnot,alcune Dionee,una Drosera Filiformis var.Filiformis,una S.Redheri causa Utricularia subulata e/o precedenti substrati scadenti.Già l'anno scorso rispondevano bene al rinvaso,ho solo avuto la sensazione che ripartissero meno velocemente delle piante in torba,ma potrebbe essere solo una coincidenza... [SM=x349150] [SM=x349185]
Zugul
00mercoledì 23 aprile 2014 08:27
io ho cominciato quest'anno rinvasando in trucciolato + fibra di cocco e in fibra di cocco + perlite.
raffaella150
00mercoledì 23 aprile 2014 10:27
io ho iniziato quest'inverno con la neppa Miranda in puro cocco (causa problemi di muffe radicali e si è salvata benissimo), poi son passata alle pinguicule in cocco/perlite che hanno reagito oltre ogni previsione (le talee riescono quasi al 100%) e a ruota sempre cocco/perlite per heliamphora nutans e nutans x heterodoxa, dionee typical, sarre e drosere temperate.
alcuni vasi di sarre sono cocco/legno e altri puro legno.

da notare che ho avuto svariati casi di cancro al rizoma sulle sarre in torba e una di esse (la brooks hibrid) dopo importanti interventi con cutter + antifungino è stata volontariamente messa nel legno, che a prima vista sembra piu igienico in caso di marciumi, visto il suo altissimo potere drenante.

all'appello mi manca il capha ma credo lo faro subito il weekend prossimo, in cocco/legno (ho terminato la perlite), non mi piace come reagisce nella torba.

non riscontro una buona reazione in cocco / perlite alle semine di pinguicule temperate e drosere sia tropicali che temperate, devo provare il legno frullato.

ho tre sfagnere di cui due in cocco/perlite e una puro legno.
lo sfagno sta benissimo in entrambi i substrati, ma predilige il legno, dove sembra crescere piu rigoglioso e rapido.

una sfagnera di cocco è seminata a capensis e con radici di binata + binata dichotoma, sto notando un timido movimento verde nelle robuste radici delle binate, mentre le capensis latitano.....le capensis mi han dato da subito problemi col cocco.

in sfagnera insieme alle altre ci stanno anche una piccola filiformis una sarra salvata dal marciume e le poche anglica che ho salvato dalla botrite.

in terrario sto facendo abituare le drosere regia (nate in torba) al cocco, le ho piazzate con tutto il substrato torboso ma man mano che cresceranno affonderanno nel cocco, spero in questo modo di non traumatizzarle .....all'attuale stanno crescendo bene e gettano sempre nuove foglie ogni settimana.

se son rose fioriranno, speriamo bene
Michele__87
00mercoledì 23 aprile 2014 10:35
Io ho iniziato la sperimentazione qualche anno fa. Prima in truciolato, ma tutte le piante inizialmente sembravano stare bene e crescevano, e poi nel giro di una settimana sono seccate tutte, per questo ho lasciato perdere anche se altri coltivatori hanno avuto ottimi risultati, magari erano i trucioli a non essere buoni, chissà.
L'anno scorso invece ho iniziato ad usare la fibra di cocco dell'ikea.
Sulle piante ho avuto ottimi risultati, ho paragonato per più piante due divisioni della stessa specie, una in sola fibra di cocco e una in torba e perlite, e devo dire che i risultati sono stati eccellenti, messe vicino non ci sono differenze, ne nella quantità di ascidi, ne sulle dimensioni.
Un discorso diverso invece l'ho possiamo fare sulle semine. Prima ho seminato semi di Dionaea muscipula, stesse quantità per ogni vaso. In torba sono germogliati in breve tempo ed ho avuto una percentuale di germinazione altissima, in fibra invece ci hanno messo qualche giorno in più a germogliare, e ne sono germogliati 2-3 per vaso. Le differenze si notano ancora adesso, quelle in torba crescono a vista d'occhio, quelle in fibra sono piccolissime. A questo problema si potrebbe ovviare con un piccolo aiutino ai seedling, l'alternativa invece sta nel trovare un rimedio alla germinazione. Io avevo pensato o alla germinazione in acqua o a mettere uno strato di sfagno sul substrato e vedere se ne aumenta la percentuale di germinazione, e ne sono più che certo.
Stesso esperimento l'ho fatto con i semi di Sarracenia, stesse quantità per vaso, semi presi dallo stesso fiore. Stessi risultati dell'esempio precedente. La settimana scorsa sono iniziati a germinare i semi, in torba ho avuto sempre un'altissima percentuale di germinazione, due tre plantule invece in fibra di cocco.
Poi quando saranno più grandi i seedling posterò delle foto per paragonarne la crescita nelle stesse condizioni di coltivazione.
Da qualche giorno ho messo in fibra anche una Nepenthes × ventrata, ma è troppo presto per dire come va e da oltre un anno ho alcune Pinguicula × ‘Tina’ e anche loro sembrano stare in salute.
Pho3nyx
00mercoledì 23 aprile 2014 13:05
Ho qualche piantina in cocco e perlite, due sfagnere in cocco e perlite e sto provando a far crescere lo sfagno a bordo di un laghetto con pesci su substrato fatto di sabbia, argilla e lapillo (substrato non da manuale, feci di pesce ricche di azoto e acqua di rubinetto).
Bastilani
00mercoledì 23 aprile 2014 13:52
Ho iniziato la coltivazione di piante carnivore per caso, nel 2010. Ho comprato solo un sacchetto da 10 litri di torba, primo e unico di tutta la mia storia da coltivatore, prima di chiedermi se altri substrati potessero essere altrettanto funzionali. Da quel momento ho sempre coltivato in fibra di cocco, anche se le prime sperimentazioni con fibra Bionova sono state disastrose. Non mi sono perso d'animo, ed ora con la fibra biobizz mi trovo benissimo.
Al momento ho solo alcuni seedling di dionaea e drosera in vaschette con la torba, e le tengo lì solo per fare il raffronto con le dionaee, e le drosere che ho seminato in fibra di cocco. Da poco ho inoltre iniziato a sperimentare anche con il truciolato, e se mi darete una mano (a teorizzare un substrato adatto) voglio provare anche a coltivare una sarracenia purpurea venosa in substrato alcalino.
pandalf85
00mercoledì 23 aprile 2014 22:17
Re:
Michele__87, 23/04/2014 10:35:


Un discorso diverso invece l'ho possiamo fare sulle semine. Prima ho seminato semi di Dionaea muscipula, stesse quantità per ogni vaso. In torba sono germogliati in breve tempo ed ho avuto una percentuale di germinazione altissima, in fibra invece ci hanno messo qualche giorno in più a germogliare, e ne sono germogliati 2-3 per vaso. Le differenze si notano ancora adesso, quelle in torba crescono a vista d'occhio, quelle in fibra sono piccolissime. A questo problema si potrebbe ovviare con un piccolo aiutino ai seedling, l'alternativa invece sta nel trovare un rimedio alla germinazione. Io avevo pensato o alla germinazione in acqua o a mettere uno strato di sfagno sul substrato e vedere se ne aumenta la percentuale di germinazione, e ne sono più che certo.
Stesso esperimento l'ho fatto con i semi di Sarracenia, stesse quantità per vaso, semi presi dallo stesso fiore. Stessi risultati dell'esempio precedente.



Con le semine di dionee non ho provato, per le Sarracenie ho avuto una buona germinabilità (che secondo me è imputabile a parametri non dipendenti dal substrato) e seedling un po' lenti dopo un anno.

Considerando che altri si son trovati bene anche coi seedling, penso che ciò possa dipendere dalle condizioni non ottimali in cui li ho tenuti.


tulio.
00venerdì 11 luglio 2014 09:55
votato ! (#1) [SM=x349151]
Argo88
00martedì 8 marzo 2016 17:13
Per me, a Reggio Calabria, in pieno sole, l'unico substrato possibile e apprezzato dai cephalotus è il seguente:
Poche fibre di sfagno vivo intorno a radici e colletto;
pura sabbia assai simile a quella consigliata da Andrea Amici;
Grazie a questo terreno riesco a mantenere molto alto il livello idrico senza paura di marciumi.
Prima, quando erano in torba e sabbia di quarzo, lo strato superficiale era completamente secco e le piante produceva ascidi minuscoli, e crescevano pochissimo.
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