terrorismo & globalizzazione

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°°mya
00giovedì 6 maggio 2004 14:52
voglio postare un articoletto che ho trovato sull'argomento... non è un gran che.. cmq poi mi piacerebbe sapere come la pensate sul fenomeno![SM=x297490]

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Il processo di globalizzazione può, in alcuni casi, avere conseguenze positive ma può anche essere devastante.
È comunemente accertato che l’effetto + negativo del fenomeno della globalizzazione è rappresentato dal terrorismo internazionale con cui la popolazione mondiale è ormai costretta a convivere. Si tratta di una convivenza improvvisa a cui ci siamo abituati negli ultimi 3 anni quasi senza accorgercene, l’abbiamo accettata con una velocità impressionante come fosse un fatto ineludibile della nostra quotidianetà.

°°mya
00giovedì 6 maggio 2004 14:57
il terrorismo è nel nuovo secolo, inevitabilente legato alla globalizzazione. Le azioni di terrore hanno infatti superato i confini tradizionali del terrorismo del passato, legato prevalentemente allo Stato-Nazione e alle sue patologie interne. Così.. dall’individuazione di un nemico interno allo stato si è passati all’individuazione di un nemico esterno allo stato.
A questo proposito si pensi agli attentati dell’11 settembre che hanno così turbato l’occidente che gli stessi USA hanno a lungo esitato prima di decidere come reagire. Alla fine però hanno scelto secondo i criteri tradizionali: individuazione del nemico e spedizione militare, 2 mezzi che non sono serviti a molto come dimostra la disastrosa avventura irachena!!

si è ripetuto infinite volte che dopo l’11 settembre nulla sarà più come prima. In realtà, sarebbe opportuno ribadire che già prima dell’11 settembre le cose erano molto cambiate…

°°mya
00giovedì 6 maggio 2004 15:01
anche se è difficile individuare tutte le cause del terrorismo… è facile capire come la mancanza di opportunità politiche ed economiche abbiano reso molti giovani vulnerabili all’estremismo. E l’estremismo può sfociare facilmente in violenza quando le istituzioni di un paese sono deboli e c’è molto denaro x pagare una guerra santa
gli autori di gesti terroristici, compresi quelli che portano al suicidio dell’attentatore, impongono una riflessione sul perché un essere umano può giungere a togliersi la vita x distruggere altre vite, a compiere un atto di così imponente crudeltà e cecità. Odio, fanatismo politico e religioso, senso di umiliazione e chissà quanti altri sentimenti reconditi nei meandri dell’animo umano hanno portato a compiere una scelta che non può comunue trovare alcuna giustificazione.

°°mya
00giovedì 6 maggio 2004 15:01
tuttavia ciò deve farci riflettere su un punto importante: quali e quante responsabilità abbiamo verso altre persone e popoli nell’esplosione di questi risentimenti di ribellione e di odio???
A questo proposito non possiamo dimenticare anche le pesanti resposabilità di quanti finanziano con armi e danaro questa spirale d’odio e del terrore, trasformando tali sentimenti in strumenti di morte, finanziando e armando i terroristi in ogni parte del mondo. È un’organizzazione globale del terrore che sfrutta tutti gli strumenti che la globalizzazione mette a sua disposizione da internet alla televisione, dai mezzi di trasporto agli strumenti satellitari
°°mya
00giovedì 6 maggio 2004 15:02
le operazioni contro il terrorismo condotte con i mezzi tradizionali sono efficaci??
Sembrerebbe di no..!!
L’esempio iracheno e israeliano è lampante da questo punto di vista. In Iraq la cattura di Saddam Hussein non ha di certo impedito le continue azioni terroristiche, mentre la politica del randello del premier israeliano Sharon non ha disincentivato le azioni dei kamikaze palestinesi.
Anzi, in entrambi i casi verrebbe da pensare che l’azione dei terroristi si sia intensificata e preoccupa l’ottusità politica di chi pensa che per arginare il fenomeno si debba ricorrere a delle vere e proprie barriere architettoniche come la costruzione del muro di Gerusalemme.
°°mya
00giovedì 6 maggio 2004 15:02
ciò che stanno facendo nella lotta al terrorismo rientra nei limiti della legittima difesa, oppure ha già superato i confini x diventare eccesso di violenza se non senso di vendetta???
Il diritto di legittima difesa non si può negare a nessuno, mentre il desiderio di vendetta e l’eccesso di violenza non sono ammissibili.
Purtroppo sembra che la politica (quella statunitense in primo luogo) abbia seguito più il sentimento dell’odio che quello del fare giustizia, più la rivalsa della vendetta che quella di correggere le cause che hanno sviluppato il terrorismo internazionale.
A 2 anni e mezzo dalla tragedia dell’11 settembre sembra che il dinamismo della violenza abbia preso la mano aumentando azioni di guerra non strettamente necessarie e che hanno colpito popolazioni inermi. È in questa situazione che il principio della legittima difesa è + minacciato: infatti andando oltre alla legittima difesa e aumentando le azioni militari si è creato un circolo di odio e di conflitto molto + ampio di quello che inizialmente si pretendeva di risolvere.
È proprio ciò che continua ad accadere in Medio Oriente, da un lato un terrorismo folle e suicida contro cittadini pacifici, che non conduce a nulla e che suscita un crescendo d’ira, indignazione e orrore. Dall’altro una politica della rappresaglia, che solo Sharon ormai chiama ancora azioni di legittima difesa, che colpiscono a loro volta popolazioni inermi.

°°mya
00giovedì 6 maggio 2004 15:04
la brutale reazione al presidente degli USA al fenomeno del terrorismo si traduce anche in una generalizzata violazione dei diritti individuali di libertà.
Una caso esemplare è costituito dal PATRIOT ACT, emanato poco dopo l’11 settembre, con cui si danno poteri al governo, nella lotta al terrorismo, di commettere furti, frode, investigazioni segrete anche nelle case private.
Di recente l’FBI ha anche richiesto a centinaia di librerie e biblioteche una lista di coloro che avevano acquistato e chiesto a prestito libri giudicati pericolosi. Un’azione che ha scatenato le proteste dell’associazione dei librai in quanto considerata una grave violazione della libertà di opinione.
IL PRINCIPIO CHE SI STA DIFFONDENDO È CHE LA SICUREZZA SIA LA PRIORITÀ ASSOLUTA E X ESSA SI PUÒ CALPESTARE QUALUNQUE DIRITTO DI QUALUNQUE INDIVIDUO

°°mya
00giovedì 6 maggio 2004 15:06
ehehe!! Spero di non avere fatto addormentare davanti al pc nessuno....[SM=x297506]

se lo avete letto... che ne pensate?

se non lo avete letto: dite ugualmente cosa ne pensate sul fenomeno terrorismo e globalizzazione!!![SM=x297424]
resitencia
00sabato 8 maggio 2004 15:41
la globalizzazione intesa come globalizzazione delle culture, dei popoli nel reciproco rispetto, l'unica globalizzazione accettabile per me, è sicuramente un fatto positivo!!
la globalizzazione come per esempio il processo secondo il quale un'industria può permettersi di spostare la propria produzione in varie zone del mondo, quindi come puro fatto economico, che è poi quello attualmente in atto è per me assolutamente negativo in quanto ha risultati assolutamente disastrosi e gli esempi sono tantissimi!
bè a questo punto indubbiamente qualche legame tra globalizzazione, così intesa,e terrorismo c'è sicuramente!
non sono totalmente d'accordo sul nemico contro il quale il terrorismo si batte perchè una cosa è certa: il terrorismo islamico è l'esempio lampante di azioni fatte contro un altro stato, vedi new york o madrid, ma è anche vero che lo stesso terrorismo islamico oggi non esita a colpire nello stesso iraq facendo stragi di civili iracheni oltre che di truppe straniere!
ma perchè...perchè il terrorismo colpisce il nemico, punto!ovunque esso si trovi,il terrorismo colpisce!
non capisco un'altra cosa...come si può dire che gli usa abbiano esitato a decidere come rispondere all'attacco dell'undici settembre??come si può dire che abbiano inquadrato il nemico???
scusate ma la risposta all'attentato dell'11 settembre è stata la guerra in afghanistan e non in iraq...e in afghanistan gli usa hanno colpito la gente, non certo gli uomini di alcaida (non so come si scrive), tant'è vero che che poi cmq gli attentati si sono susseguiti e non solo in europa!
poi si è fatta la guerra in iraq per altri motivi, con altre scuse tra cui anche quelle di contatti tra hussein e il terrorismo islamico...cose ancora da verificare e confermare!!!
e poi giustamente c'è da chiedersi cosa c'è dietro ad un attentato terroristico!!
le spiegazioni possono essere tante ma sicuramente non è difficile riflettere sul problema!
prendiamo l'esempio della situazione israeliana!
se un governo occupa un territorio straniero, per oltre cinquant'anni, imponendo il proprio potere, demolendo case con le scavatrici, a volte con gli stessi abitanti all'interno, sparando contro chiunque si ribelli alla loro presenza, perquisendo la gente ad ogni posto di blocco, imponendo il coprifuoco, sparando missili contro le macchine di presunti capi terroristi, innnalzando un muro per mettere fine agli attentati,
bè ditemi voi se una persona che si ritrova ad essere vittima di questa situazione non arriva ad uno stato di esasperazione tale da farsi esplodere uccidendo chissà quanta gente!
bè chi è più terrorista a questo punto??
io condanno gli attentati ma li vedo come conseguenza ad anni e anni di violenze e sopprusi di governi che magari si definiscono civili!
è vero, il diritto di difendersi non può essere negato a nessuno, ma per me in questi casi chi si difende, o meglio chi contrattacca è il ragazzo palestinese che si fa esplodere, non l'aereo americano che bombarda un mercato in iraq...!
scusate se mi sono dilungato!!

resistencia
00sabato 8 maggio 2004 15:42
ero io quello di spora...pardon!
Beatrixxx
00domenica 9 maggio 2004 20:22
uhm... io non sono molto documentata sull'argomento e quindi non sono in grado di poter inquadrare il problema del topic[SM=x297509] ... cmq leggendo l'articolo che hai postato tu, Simmy, ci vedo dentro molta retorica e poca realtà dei fatti.. poi cmq è soltanto un punto di vista... ma di solito sono molto scettica sulle informazioni che danno su giornali e riviste (ora non so tu dove abbia preso questo articolo...)

invece... una domanda a resistencia... secondo quello che hai detto, quindi il terrorismo non va ricercato nei kamikaze??? sono i kamikaze le vittime del terrorismo???
...non so se ho capito bene... ti chiederei una spiegazione...
resistencia
00lunedì 10 maggio 2004 21:01

una domanda a resistencia... secondo quello che hai detto, quindi il terrorismo non va ricercato nei kamikaze??? sono i kamikaze le vittime del terrorismo???
...non so se ho capito bene... ti chiederei una spiegazione...



no no calma, mi spiego meglio!
secondo me il problema non va visto secondo la solita retorica di cui tu stessa parlavi e sulla quale mi trovi d'accordo!
secondo me non c'è molta differenza tra le azioni terroristiche di gruppi organizzati e il terrorismo di stato (che chiaramente
non verrà mai definitò così) in quanto azioni sbagliate e condannabili!!
per di più, io vedo l'atto terroristico come conseguenza di una serie di fatti, di una serie di situazioni che possono portare ad'una esasperazione tale da far commetere certe cose!

Beatrixxx
00martedì 11 maggio 2004 10:08
ah ok, adesso ho capito!!!
e chiaramente mi trovi d'accordo con te!!!
°°mya
00giovedì 13 maggio 2004 15:44
grazie resistencia x avermi risposto e aver letto tutta quella pappardella che ho postato!![SM=x297411] [SM=x297412] [SM=x297424]

cmq x intenderci, sia x te che x bea: io ho postato l'articolo non perchè pensassi fosse una perla di saggezza e dicesse delle cose super brillanti, giusto per introdurre l'argomento, quindi fate bene a non condividerlo o a dire che non dice nulla di particolare!
°°mya
00giovedì 13 maggio 2004 15:50
se volete che vi dica la mia, io non so molto a cosa credere e a chi credere... so che la guerra dopo l'attentato delle torri è stata uno sbaglio e anche tutto ciò che è successo dopo è stato un susseguirsi di errori, però sinceramente non mi sento abbastanza informata x permettermi di giudicare una situazione così delicata...
stefy82
00lunedì 31 maggio 2004 21:52
Per me la guerra in Iraq non aveva legami con la guerra al terrorismo...
Diciamo che all'amministrazione Bush ha fatto comodo far credere che si andasse là a fermare il terrorismo,o cmq non fare capire alla gente il vero motivo della guerra...(probabilmente meri interessi economici e di controllo politico dell'area,ma è ovvio che detto così,nessun cittadino sarebbe stato d'accordo,meglio dire che si va a cercare armi di distruzione di massa e a portare la democrazia)
In raltà l'Iraq sotto Saddam era perfettamente innocuo sotto il profilo "terrorismo",visto che si trattava di una dittatura nazional-socialista decisamente laica,in cui gli estremisti religiosi non avevano potere.
Ma ormai questa è storia,gli errori sono stati fatti e adesso ci si ritrova in una situazione molto peggiore di prima.
Il problema è capire come venirne fuori.
°°mya
00mercoledì 2 giugno 2004 22:48
Re:

Scritto da: stefy82 31/05/2004 21.52

In raltà l'Iraq sotto Saddam era perfettamente innocuo sotto il profilo "terrorismo",visto che si trattava di una dittatura nazional-socialista decisamente laica,in cui gli estremisti religiosi non avevano potere.




cooosaaa??? davvero?[SM=x297436]

laici? questa non la sapevo...
stefy82
00sabato 5 giugno 2004 13:58

Salito al potere Saddam,questi ha provveduto ad eliminare e a togliere potere agli integralisti ed al partito di estrema sinistra(ovviamente con i suoi metodi),entrambi suoi nemici.
La cacciata di Saddam sembra aver ridato nuova linfa vitale agli integralisti.Quindi se adesso l'Iraq è sconvolto dalla guerriglia islamica,è colpa dell'incapacità dell'esercito Statunitense...
Non sono stati in grado di prevedere le conseguenze immediate della cacciata di Saddam e non hanno preso le giuste precauzioni.
Una missione male pensata e male organizzata,sotto qualsiasi punto di vista.
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