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Filosofia Spinoziana

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    Wago
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    00 19/03/2005 14:08

    Diamine, come caz' si fa a non accorgersi che anche le cosidette conoscenze razionali "ricavate da un processo di deduzione" altro non sono che frutto di un'esperienza empirica? L'esempio 5+7=12 è lampante!



    Non hai capito un cazzo. 5+7=12 e' il classico esempio di giudizio aprioristico che per kant non nasce dall'esperienza ma fa parte della "forma mentale". Se non ti e' chiaro questo, hai poco da elogiare Kant.
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    00 19/03/2005 14:17
    Re:

    Scritto da: Morgan Fairfax 19/03/2005 13.22
    Sono totalmente d'accordo per quanto riguarda Hobbes (mai ho visto filosofo maggiormente bistrattato), ma il lavoro di Abbagnano è comunque una buona base se accostato al lavoro di un ottimo prof. di filosofia. E il mio, non per vantarmi, è preparatissimo (collabora attivamente con l'università di Lecce da anni).



    no, in effetti, non hai da vantarti, visto che collabora lui, non tu [SM=x68094]
    comunque il lavoro di Abbagnano rimane pessimo, è un manuale che per semplificare tutto, non fa capire nulla, comunque chiudiamo il discorso che è OT [SM=x68094]
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    00 19/03/2005 14:39
    Re:

    Scritto da: Morgan Fairfax 19/03/2005 12.45


    Non fraintendermi, l'attività speculativa di Kant si inserisce in un contesto altamente drammatico per la filosofia e il valore della sua opera consiste proprio nel porre un'ottima soluzione a diatribe apparentemente insolubili. Ti consiglio di leggerti "Ricerche sull'intelletto umano" di Hume per saperne qualcosa...




    lo sai che non mi hai risposto?
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    Morgan Fairfax
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    00 19/03/2005 16:10

    Scritto da: Wago 19/03/2005 14.08
    Non hai capito un cazzo. 5+7=12 e' il classico esempio di giudizio aprioristico che per kant non nasce dall'esperienza ma fa parte della "forma mentale". Se non ti e' chiaro questo, hai poco da elogiare Kant.



    Non so come rispondere in modo adeguato (ho ascoltato la spiegazione ieri mattina e non ho il manuale scolastico sotto mano) ma probabilmente ho usato male il termine "empirico" quando avrei dovuto parlare di "sintesi". 5+7=12 è o non è un giudizio sintetico?
    Mi pare che ci fosse anche l'esempio 189+898=il risultato dell'addizione per chiarire 'sto concetto che non riesco a ricordare, ma ora come ora non ricordo bene...
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    Wago
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    00 20/03/2005 16:49
    Guarda che tu stai confondendo i due piani fondamentali dell'estetica kantiana: la distinzione sintetico/analitico e quella aprioristico/aposterioristico. 5+7=12, per come io interpreto quel che ricordo, e' un giudizio analitico a priori.
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    00 23/03/2005 19:20
    Re:

    Scritto da: Morgan Fairfax 19/03/2005 12.42


    1) Tenterò di rimediare nei prossimi giorni
    2) Praticamente nulla, ma il Sig. Abbagnano mi ha già spiegato come stanno le cose. Appena finito lo studio scolastico, mi riprometto di leggermi:
    "Critica della ragion pura"
    "Per la pace perpetua"
    Poi si vedrà...



    Il quesito non cambia: che libro hai letto di Abbagnano?
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    Doduzz
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    00 23/03/2005 22:23
    Re: Re:

    Scritto da: trauma... 23/03/2005 19.20


    Il quesito non cambia: che libro hai letto di Abbagnano?



    Rispondo per lui: Il manuale del liceo...
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    trauma...
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    00 23/03/2005 22:41
    Bof, allora mi accontenterò per gli approfondimenti di www.filosofico.net ( a proposito: Doduzz, che ne pensi? )
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    00 16/04/2005 14:15
    Re:

    Scritto da: Morgan Fairfax 25/01/2005 17.47
    Da cosa scaturisce il fatto che la sostanza unica debba essere costituita da una molteplicità di attributi e modi? E' questo l'autentico punto dolente dell'argomentazione Spinoziana e, a mio parere, costituisce un problema irrisolvibile.




    Non l'ho letto benissimo tutta la discussione, e quindi non se hanno già risposto a questa domanda: la finitizzazione dell'infinito è la principale aporia spinoziana, ed il principale problema della filosofia moderna. Però non è vero che è irrisolvibile, perchè questo problema è stato già risolto da hendel. Purtroppo essendo studente di secondo liceo non so dirvi come l'abbia risolto, perchè non ci sono ancora arrivato: tuttavia volevo sfatare il fatto della irrisolvibilità del problema.

    per dire la mia su Cartesio: Descartes ha avuto il merito di dare nuova linfa vitale alla filosofia con il suo celeberrimo discorso sul metodo. Il suo merito è stato quello di dare un nuovo metodo, ma la sua filosia fa acqua da tutte le parti: si ricordino le critiche di Arnauld alla concezione cartesiana di Dio (Cartesio giustifica l'evidenza con Dio e Dio con l'evidenza, cadendo in un circolo vizioso), le critiche di Hobbes al cogito (dire cogito ergo sum sarebbe come dire passeggio, dunque sono una passeggiata;) la infausta ghiandola pineale ecc ecc

    Su Spinoza: devo dire che la sua filosofia geometrica mi ha molto colpito e anche molto affascinato così come la filosofia di Hobbes e Vico e, in parte, quella di Leibniz. Sono d'accordo sulla sua concezione armonica dell'universo, anche se mi vedo costretto ad aggiugere un postulato: l'universo è sicuramente costruito armonicamente, ma è una armonia caotica e disordinata; l'universo si fonda sul disordine costante, è guidato dal secondo principio della termodinamica, cioè il pincipio dell'entropia (basti pensare che i legami chimici avvengono a causa delle scontro casuale dell molecole e la stessa energia è movimento puro, caotico, casuale). L'armonia si costruisce sul disordine. Apresupposto questo concetto la filosofia spinoziana è di fatto inattaccabile, compreso il tanto disprezzato parallelismo tra res cogitans e extensa (anche se, però, teniamo conto della concezione kantiana di tempo e spazio come conoscenze apriori, di fatto identifichiamo la cogitans con l'extensa).La gnoseologia di Spinoza è praticamnete perfetta se tenesse conto dell'uomo come, citando pascal, "mostro incomprensibile" che sfugge, almeno apparentemnte alla rigorosa armonia e geometria spinoziana. Forse ciò che dice sul libero arbitrio e sulla libertà è giusto, ma credo che l'analisi geometrica delle passioni umane (secondo cui esse sono composte tutte da letizia e tristezza più una causa estena a seconda dei casi; cfr le passioni secondarie). Secondo me la filosofia spinoziana manca dell'esistenzialismo per raggiugere la perfezione. Ricordiamoci comunque che il fine ultim di spinoza è l'identificazione panteistica di Dio con la natura.

    questa spno idee mie, sicuramente sbagliata, in quanto non ho sufficenti elementi per crearmi una filosofia mia (causa la mancata conoscenza di tutti i filosof da Kant in poi). Mi scuso in principio per le eventuali cavolate che ho scritto.

    Il piccè
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    Morgan Fairfax
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    00 18/04/2005 19:33
    Piccola nota: sto diventando uno spietato materialista!
    A spingermi a diventarlo è stato Hobbes.

    Tutto quello che esiste è materia. Ciò che non è materia non esiste. Nessuno ha mai avuto esperienza dell'"immateriale" semplicemente perchè l'immateriale non sta nè in cielo nè in terra. Dire che Dio è immateriale è come dire che Dio non esiste.
    D'altronde, cos'è la materia se non una certa quantità di sostanza? E la negazione della sostanza, di qualsiasi tipo essa sia, non è forse negazione di un qualcosa che ha consistenza ontologica?
    L' "immateriale" è solo un assurdo non-sense in contrapposizione al quale gli uomini hanno VOLUTO dare minor valore al mondo "materiale" da loro abitato.

    Cosa c'entra tutto ciò con la discussione in corso?

    A mio parere non c'è differenza fra RES COGITANS ed EXTENSA, tra pensiero e materia. Tutto è materia, anche il pensiero, come ci ha confermato la scienza grazie allo studio del sistema nervoso umano. Di conseguenza, un dilemma che ha affascinato i filosofi nel corso dei secoli di tal calibro è solo una bolla di sapone.


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    Morgan Fairfax
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    00 10/06/2005 20:49

    Scritto da: Wago 20/03/2005 16.49
    Guarda che tu stai confondendo i due piani fondamentali dell'estetica kantiana: la distinzione sintetico/analitico e quella aprioristico/aposterioristico. 5+7=12, per come io interpreto quel che ricordo, e' un giudizio analitico a priori.



    E' un giudizio sintetico a-priori. Sintetico in quanto non è solo una becera "esplicazione" ma aggiunge un qualcosa di nuovo (il risultato 12). A-priori in quanto indipendente dall'esperienza.
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