"Genitori orchi che lasciano i figli in pasto agli zii"?
Mmmmh... Ripassando un po' di storia del fumetto Disney ripenso alla prima coppia di nipoti: Tip e Tap (i nipotini di Topolino) si ispiravano ai personaggi di una nota striscia dell'epoca (di cui ora non ricordo il nome), due ragazzini pestiferi che ne combinavano di tutti i colori al povero zio. Stessa fonte, immagino, anche per Qui Quo e Qua, la cui prima apparizione è chiaramente un one shot. Non parliamo poi di Zio Paperone, ispirato allo Zio Bim della striscia di Sydney Smith "The Gumps" con il carattere dello Scrooge di Dickensiana memoria anche lui, come tutti, doveva essere un personaggio da una storia e via. Tutta questa storia di genitori orchi, come dici tu, è nata per caso: un personaggio che doveva essere di passaggio diventa popolare, e viene integrato nel cast senza troppe domande.
Barks infatti domande del genere non se ne era mai poste eppure ci ha regalato storie che sono perle rare.
Don Rosa utilizza un registro per definire le storie Disney che esula da Disney stesso, e queste storie, per quanto possano essere belle o evocative, sono superflue, oltre che pericolose. Pericolose perché incoraggiano un certo modo di pensare Disney che con Disney non ha niente a che fare.
Lo dico perché sapevo benissimo che qualcosa era successo in quel mese, ma nessuno l'aveva mostrato, mantenendo intatta quella sacralità della storia non raccontata che solo i Maestri del fumetto conoscono. Barks ce lo ha fatto notare, Romano Scarpa ce lo ha suggerito in maniera più esplicita e toccante, consegnando al pubblico il personaggio di Paperetta Yè-Yè, nipote di Doretta che Paperone accoglie amorevolmente nella sua famiglia. Nipote anche di Paperone?
Mi spiace, ma il "revisionismo storico" di Don Rosa poteva limitarsi alla saga, opera quasi perfetta nel suo insieme.
Ogni tassello che aggiunge volendo toccare temi non-Disney semplicemente smitizza i personaggi e il loro senso di esistere.
Non fraintendetemi, ci sta sempre l'avventura nel passato di Paperone et similia, ma Don Rosa riesce benissimo a scrivere belle avventure di ZP o di Paperino attuali, o brevi ten pages da rotolarsi per terra dal ridere senza dover fare a tutti i costi "quello che"...
Se voleva scrivere qualcosa di non-Disney liberissimo di farlo, ma senza personaggi Disney.
E soprattutto, smettiamola di chiamarlo "il nuovo Barks" perché semplicemente non lo è. Rileggiamoci Barks e mettiamoci il cuore in pace.