Pur non sapendo, pressoché nulla, di patologie reumatiche, tuttavia, mi permetto, privo di pudori, una segnalazione (notizia, peraltro certamente già nota ai + tra voi):
www.corriere.it/salute/reumatologia/08_ottobre_07/camionista_artrosi_professionale_02add6d0-947b-11dd-a0d8-00144f02aa...
Mi piacerebbe poi, anche aggiungere la mia minuscola esperienza. Tra i tanti acciacchetti collezionati in ben 47 primavere (ed anche già, 2 giorni!!) sulle spalle, mi ritrovo, grazie anche ai ripetutissimi accaniti microtraumi/traumi veri e propri, con degli ottimi alluci rigidi in dotazione, che però, tengo decentemente a bada, sia mediante l’ortesi plantare, ma soprattutto (per quel che riesco) con la regolare pratica dello Yoga (solo il classicissimo hata però…). Insomma, dopo ogni lezione, me li senti più elastici, se non altro, meno dolenti, cmq, almeno, deambulicchio un po’ meglio.
Insomma, ne son divenuto un vero e proprio fan, tuttavia, se ancora nn vi siate mai decisi a praticarlo, lo yoga (sempre hata!), lo consiglio veramente a tutti:
unico pre-requisito, sembrerebbe financo banale evidenziarlo, un insegnante coscienzioso!!.
Concludo osservando che, all’interessantissimo (certo: per me che son profano in materia) articolo sulle patologie professionali, sopra riportarto, manca però -per motivi di spazio immagino -anche un approfondimento sull’altro grande filone di malattia del lavoro, che quotidianamente posso toccare con mano (ma anche subire), cioè, la progressiva, ed inesorabile, atrofizzazione della capacità intellettiva…
Va bé, ora vi libero
, con un caro saluto a tutti voi.
Alessio