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Giza ( Egitto )

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    ti61no
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    00 17/01/2009 15:14

    Giza (trascritto anche come Gizah o el-Ghiza, in Arabo: الجيزة, al-Gīzah), è una città dell'Egitto, capoluogo del governatorato omonimo. Si trova sulla riva occidentale del fiume Nilo, circa 20 km a sud-ovest dalla capitale Il Cairo, nei pressi del confine nord-orientale del governatorato.

    Giza deve la sua importanza al fatto di ospitare, su un pianoro roccioso che si trova alla periferia della città, una delle più importanti necropoli dell'antico Egitto

    A Giza sorgono infatti, oltre ad una gran quantità di sepolture minori, le tre più famose piramidi egizie: quelle di Cheope, Chefren e Micerino (o Mykerinos), secondo i nomi tramandati dalla tradizione greca ed ellenistica, tutte appartenenti a sovrani inseriti nella IV dinastia.

    La più grande piramide esistente è quella di Cheope.

    Sempre presso Giza si trova un altro famoso monumento dell'antico Egitto: la Grande Sfinge.
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    ti61no
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    00 17/01/2009 15:31
    I MISTERI DI GIZA
    di Scarongella Francesco

    La piana di Giza è senza dubbi uno dei luoghi più misteriosi di tutto il mondo. Ciò è dovuto al fatto che il complesso megalitico che sorge in questa località è ancor oggi fonte di dubbi e di nuove e innovative teorie. Penso sia lecito farsi delle domande quando si ha davanti agli occhi il complesso megalitico più grande sulla faccia della Terra che, non a caso, infatti, è l'unica delle Sette Meraviglie del mondo antico rimasta ancora in piedi. Anzitutto cominciamo la nostra analisi con la parte più visibile della piramide: le dimensioni


    LATO NORD mt 230 e 25,05 cm

    LATO SUD mt 230 e 45,35

    LATO EST mt 230 e 39,05 cm

    LATO OVEST mt 230 e 35,65 cm

    E, con zelante maniacalità, i suo angoli misurano:

    NORD EST: 90 gradi, 3 primi e 2secondi.

    SUD-EST : 89 gradi, 56 primi e 27secondi.

    NORD OVEST: 89 gradi, 59 primi e58 secondi.

    SUD OVEST: 90 gradi e 33 secondi.

    Come si può notare dai dati suddetti, la precisione è incredibilmente perfetta. Per farsi un'idea della grandezza della piramide di cui stiamo parlando, basti pensare inoltre che il suo volume è trenta volte superiore a quello dell' Empire State Building di New York. Al suo interno può contenere tranquillamente l' immensa Cattedrale di S. Pietro in Roma ed altre chiese. La sua altezza è stata stimata intorno ai 145 mt e 75 cm, ma originariamente raggiungeva i 150. Dalle misure suriportate, possiamo evincere che ogni misura differisce dall'altra con un margine d'errore dello 0,1 per cento, Il suo peso consta in 6 milioni e mezzo di tonnellate di blocchi di granito del peso di circa 20 tonnellate ciascuno; in alcuni casi superano le 100 tonnellate. Molte sono le ipotesi su come sia stata possibile un’opera di tali dimensioni, cerchiamo di analizzare le più 'famose' una per una.



    1) La prima è la TEORIA DELLE RAMPE, sicuramente la più diffusa, secondo la quale la costruzione dell’elevato era possibile mediante rampe inclinate su cui si facevano scivolare i blocchi di granito, sfruttando il limo viscido del Nilo. Ma man mano che la piramide cresceva in altezza, la pendenza aumentava e la rampa doveva svilupparsi proporzionalmente in lunghezza, perché sotto il peso della gravità, a quella pendenza, anche le più forti braccia umane non avrebbero potuto spostare massi del peso di oltre 100 tonnellate...e se, come ipotizzano, veniva sfruttato il limo viscido del Nilo sulla rampa, a quella pendenza i blocchi avrebbero preso velocità verso il basso per effetto della Forza di Gravità. Inoltre, la rampa avrebbe dovuto raggiungere una lunghezza di oltre un miglio, con un volume tre volte superiore a quello della piramide, poiché per sopportare il peso di simili blocchi, la sua struttura doveva essere completamente piena. Un simile lavoro avrebbe richiesto uno sforzo ed un tempo 10 volte superiore di quello impiegato per la costruzione di tutte tre le piramidi di Giza.

    2) Una variante più verosimile della prima è la TEORIA DELLA RAMPA A SPIRALE, oggi la più accreditata, poiché ipotizza una rampa a gomito che doveva aggirare la piramide man mano che si procedeva verso la cima. In questo caso, alleggerendosi la pendenza, intorno al 10%, gli schiavi avrebbero potuto farcela. L'unico rischio della rampa a gomito è rappresentato dall’eccessiva curvatura in ascesa, che avrebbe potuto causare uno scivolamento dei blocchi sugli schiavi, schiacciandoli.

    3) Una terza teoria, proposta di recente, presuppone che la costruzione delle piramidi sarebbe opera di operai altamente qualificati, ovvero Egiziani con avanzate conoscenze tecnologiche. Ciò però è poco probabile, per motivi secondo me evidenti: perché masse sterminate di uomini, avrebbero dovuto spostar massi con un peso medio di 20 tonnellate (i più pesanti superavano le 100) fino a 150 metri d'altezza, sotto una temperatura che toccava i 40° ? Forse per innalzare la tomba più grande di tutti i secoli, destinata a contenere il cadavere di un uomo?

    I massi, inoltre provenivano dalla regione di Assuan, distante 1000 km a sud di Giza (dalla Puglia in Austria)...come avrebbero potuto trasportare oltre 6 milioni di tonnellate di blocchi di granito per mille km? Per di più i blocchi erano perfettamente levigati: in un' Era in cui il metallo più duro era il rame, come sarebbe potuto accadere ciò?

    Ora proviamo a spostare la nostra concentrazione sulla stanza del Re situata nella Grande Piramide: questa stanza è un parallelepipedo perfetto con un rapporto di 2:1 contenente soltanto un sarcofago. Nessuna scritta, nessun affresco, nè geroglifici, nessuna salma del faraone nè corredo funerario. La presenza della mummia e del corredo è basilare per datare e attribuire la sepoltura.In mancanza assoluta di dati è spontaneo porsi dubbi. Per di più, confrontando le tombe della V e VI dinastia di Sakkara, ci appare evidente un enorme contrasto: dal vuoto più desolante delle tre piramidi della IV Dinastia si passa ai testi, geroglifici ed affreschi delle piramidi (che oltretutto non hanno niente a che vedere con quelle della piana di Giza) della V e VI dinastia. Per non parlare della strana presenza di pozzi, di camere d'aria la cui funzione non è stata ancora accertata, di camere segrete ecc. Perché tombe così grandi per un cadavere? Perché Faraoni così megalomani non fecero neanche affrescare l'interno della loro sala? Senza considerare che…

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    ti61no
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    00 17/01/2009 15:34
    Giza, il mistero della Sfinge (Indicatore stellare)
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    lilly54
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    00 18/01/2009 20:44
    Egitto
    La Repubblica Araba d'Egitto arabo: جمهوريّة مصر العربيّة, Jumhūriyya Misr al-ʿArabiyya , dove con مصر, Miṣr, si intende l'Egitto) è uno Stato del Nord Africa. Include la Penisola del Sinai, il che rende l'Egitto un paese che fa parte anche dell'Asia. La principale parte abitata del paese si estende ai lati del fiume Nilo. Vaste aree dell'Egitto sono coperte dalle sabbie del Sahara e sono disabitate.

    L'Egitto confina ad ovest con la Libia, a sud con il Sudan, ad est con il mar Rosso ed Israele e a nord con il mar Mediterraneo. La capitale è Il Cairo.


    Il faraone

    Il Faraone era la suprema autorità della piramide sociale Egizia.
    La parola "Faraone" significa "grande casa".
    Il faraone veniva raffigurato con la barba, ricurva o fissata al mento da un nastro. Altri simboli dichiaravano il suo potere, come la corona, bianca quella dell'Alto Egitto, rossa quella del Basso Egitto, doppia quella del Paese unificato. Attaccata alla cintola del gonnellino aveva una coda di animale, variamente identificata in una coda di cane o di toro. Il Re impugnava un bastone pastorale ricurvo ed il flagello. Sulla sua testa compariva spesso l'Ureos, il serpente cobra femmina, rappresentazione dell'occhio del dio solare; sulle spalle era appollaiato il falco Horus, il figlio di Iside ed Osiride.
    Al sovrano ci si poteva avvicinare solo nell'atto del suddito che si prostra sino a baciare la terra. La sua nascita era preceduta da apparizioni miracolose che ne anticipavano la consacrazione. La giornata tipo del Faraone era minuziosamente organizzata, da una parte gli impegni ufficiali, dall'altra le occupazioni domestiche.
    Quanto si sa dei Faraoni vivi, dei loro pensieri, dei sentimenti é nulla rispetto a quello che si sa di loro da morti, unica eccezione quella del Faraone Akhenaton che pitture di gusto insolitamente realistico ritraggono in scene di vita familiare che ne testimoniano l'attenzione verso le figlie e la moglie

    Tutankhamon morì andando a caccia
    Svelato il mistero del faraone-fanciullo
    LONDRA - Nessuna congiura di palazzo, né oscura malattia che ne aveva colpito la salute cagionevole. A uccidere Tutankhamon, il faraone-fanciullo che regnò in Egitto oltre tremila anni fa, fu una brutta caduta dal cocchio durante una battuta di caccia nel deserto. Sembra così risolto il mistero che ha affascinato generazioni di scienziati ed archeologi, che hanno speculato per anni sull'improvvisa scomparsa del sovrano della XVIII dinastia a soli 19 anni.

    Fin dalla scoperta della tomba, intatta con il suo tesoro - uno dei ritrovamenti più spettacolari della storia dell'archeologia - ad opera di Howard Carter, nel 1922, si è cercato di capire che cosa avesse causato la morte di "Tut" in così giovane età. Una radiografia della mummia condotta nel 1968 aveva rivelato un rigonfiamento alla base del cranio, suggerendo che il faraone fosse stato ucciso da un colpo alla testa. Ma studi più recenti, con una Tac, hanno individuato una brutta frattura alla gamba sopra al ginocchio, che potrebbe aver portato ad un avvelenamento del sangue letale. Ora nuove prove indicano che la frattura sarebbe stata procurata durante una battuta di caccia sul cocchio.

    Ne è convinto anche uno degli studiosi egiziani più famosi di Tutankhamon, che illustra la sua tesi in un nuovo documentario che andrà in onda questa settimana in Gran Bretagna, riporta oggi l'Independent, proprio alla vigilia dell'apertura di una mostra a Londra che esporrà le suppellettili trovate nella sua tomba, la " KV62", prima esibizione sul tema da 35 anni a questa parte. "Non fu ucciso, come molti pensano. Ebbe un incidente mentre cacciava nel deserto. Cadendo dal cocchio si procurò la frattura alla gamba sinistra: sono convinto che sia morto per questo" dice lo studioso, Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio Supremo delle antichità egiziano.

    La scoperta demolisce l'immagine finora diffusa del giovane sovrano, appassionato protettore delle arti e restauratore del culto di Amon: quella di un ragazzo debole, tenuto al riparo da ogni tipo di rischio e fatica fisica. Nuove analisi sui cocchi ritrovati nella tomba del faraone hanno rivelato che il loro uso non era solo ornamentale: erano infatti consumati in più punti, e sicuramente erano stati usati. Fra gli arredi funerari sono stati anche ritrovati abiti speciali, fatti apposta per correre sul cocchio: corsetti rinforzati all'altezza degli organi addominali, per evitare danni da scossoni in velocità. L'ultima prova viene dalla decorazione floreale che ornava il collo di Tutankhamon: fiordalisi e biancospini freschi, da cui si può dedurre il periodo in cui il sovrano morì. Poiché i fiori furono raccolti tra la metà di marzo e la metà d'aprile, e il processo di mummificazione durò almeno 70 giorni, questo significa che Tutankhamon probabilmente morì tra dicembre e gennaio, nel pieno della stagione della caccia.
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    ti61no
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    00 01/02/2009 20:56
    Piramide di Cheope
    La Piramide di Cheope a Giza, anche detta Grande piramide, è l'unica delle sette meraviglie del mondo antico che sia giunta sino a noi, nonché la più grande piramide egizia e la più famosa piramide del mondo.

    È la più grande delle tre piramidi della necropoli di Giza, vicino al Cairo in Egitto. Si presume sia stata eretta da Cheope (Horo Medjedu) della IV dinastia dell'Egitto Antico come monumento funebre. All'interno, come è accaduto per molte altre sepolture reali dell'antico Egitto saccheggiate dai violatori di tombe già nell'antichità, non è stata trovata alcuna sepoltura e ciò ha fatto nascere una miriade di teorie, spesso prive di reale fondamento, sul fatto che le piramidi non siano monumenti funebri.

    L'attribuzione della grande piramide a Cheope è deducibile dalla concordanza dei rilievi archeologici con i dati storici in nostro possesso costituiti dai libri dello storico greco Erodoto.

    La data probabile del suo completamento è il 2570 a.C., anche se da alcuni è stato proposto sulla base di riscontri stellari (l'orientamento della Sfinge, il fatto che le tre piramidi rispecchiano la Cintura di Orione com'era 10000 anni prima, ecc.) e geologici (l'erosione da acqua in caduta verticale presente sul corpo della Sfinge), un arretramento della data di 8000 anni. Il dibattito è aperto a tutt'oggi, In realtà né i tradizionalisti né i sostenitori delle nuove teorie possono affermarsi del tutto; è la più antica delle tre grandi piramidi nella necropoli di Giza, alla periferia del Cairo moderno, in Egitto. Poche centinaia di metri a sud-ovest dalla Piramide di Cheope sorge la piramide attribuita al suo successore Chefren, che, secondo, non certe, versioni ufficiali, costruì anche la Sfinge. Ancora poche centinaia di metri a sud-ovest è la piramide di Micerino, successore di Chefren, alta circa la metà delle due maggiori. La piramide di Chefren appare più alta in alcune foto, ma solo perché è costruita su un terreno più elevato.

    Quando fu costruita la piramide di Cheope era alta 147 metri, ma a causa dell'erosione la sua altezza attuale è di 137 metri (la piramide di Chefren è alta 136 metri). La sua base copre oltre 5 ettari di superficie, formando un quadrato di circa 230 metri per lato. Per quattro millenni essa fu la costruzione più alta del mondo, fino a quando intorno al 1300 fu completata la cattedrale di Lincoln, alta 160 metri. L'accuratezza del lavoro è tale che i quattro lati della base presentano un errore medio di soli 1,52 cm in lunghezza e di 12" di angolo rispetto ad un quadrato perfetto. I lati del quadrato sono allineati quasi perfettamente lungo le direzioni Nord-Sud ed Est-Ovest. I lati della piramide salgono ad un angolo di 51º 50' 35".

    Il rapporto tra l'altezza e il lato della base quadrata della piramide di Cheope coincide, con buona approssimazione, alla Sectio Aurea che governa anche la stele del Re Get. Questa proporzione dell'armonia, o numero aureo Fi fu usata da Fidia per progettare il Partenone dell' Acropoli di Atene. Lo studioso Osvaldo Rea [1] dimostra attraverso prove documentali che questa proporzione dell'armonia si riscontra anche nella visione aerea dell’intera Acropoli di Aletrium, nel Lazio, cosi come nelle proporzioni della Porta Maggiore e della porta minore dell’Acropoli.

    Per la costruzione del solo rivestimento esterno della Grande Piramide sono state scelte pietre di calcare, basalto e granito, pesanti ognuna dalle 2 alle 4 tonnellate, mentre la parte interna, denominata Zed è costituita di monoliti in granito pesanti dalle 20 alle 80 tonnellate, per un peso totale che si aggira intorno alle 7 milioni di tonnellate. Il volume totale è di circa 2 milioni e 600 mila metri³ . È quindi la più voluminosa piramide d'Egitto (ma non del mondo, dato che la piramide di Cholula, in Messico è più grande). Nell'epoca immediatamente successiva alla costruzione, la piramide era rivestita esternamente di bianche pietre di calcare, lucide e liscissime, incise con antichi caratteri, precipitate al suolo a causa di un violento terremoto nel 1301 a.C., la maggior parte dei blocchi di rivestimento fu rimossa per la costruzione di El Kaherah (il Cairo), inoltre il pyramidion d’oro, che era situato sulla sommità, sotto i raggi del sole doveva risplendere come una gemma gigantesca. Grazie alla riflessione di queste pietre la Grande Piramide, probabilmente, era visibile anche dalla Luna (la copertura esterna regolare è ancora visibile nella parte superiore della piramide di Chefren).[senza fonte] Sono stati utilizzati circa centomila uomini che hanno lavorato per circa venti anni.

    La piramide di Cheope si distingue dalle altre per la sua posizione geografica, ma anche per il grande numero di passaggi e alloggiamenti, per la rifinitura dei lavori interni e la precisione di costruzione. Il 18 settembre 2002, alcuni archeologi cercarono, utilizzando un robot radiocomandato, di scoprire il percorso di uno di questi misteriosi passaggi, ma una volta forata la prima lastra, che ostacolava il passaggio, e fatta entrare la microcamera, ci si accorse che ce n'era subito un'altra.

    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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    ti61no
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    Utente Master
    00 09/03/2009 16:49
    foto di Krika
    Dentro da Mesquita.


    O trânsito no Cairo.


    Curtindo a paisagem do Nilo.








    [Modificato da ti61no 09/03/2009 16:50]