Per voi, giovani Fratelli...

Un uomo magro, con una grande camicia blu, si sistema gli occhiali e china leggermente il capo, atteggiato a sorriso lieve, mentre ad un suo gesto della mano sinistra le luci si accendono nelle nuove sale riservate, insonorizzate, sicure del "piccolo eliseo".
"Benvenuti, giovani e meno giovani, sono il siniscalco Dardanelli, su quel tavolo sono presenti delle tessere con il mio numero telefonico, qualora abbiate bisgno di me." - indica un piccolo tavolino - "Queste sono le sale riservate a voi, e qualunque fratello di età superiore che si degnerà di venirvi a trovare, ma principalmente qua dentro ci saranno solo fratelli di età bassa, parvenù della nostra società ai quali sua maestà Engelberg, in un gesto di lungimiranza, dietro mio consiglio ha deciso di ristrutturare queste sale per tutti voi, per permettervi di avere un luogo di incontro riservato da occhi e orecchie mortali.
Benvenuti ancora, e non esitate a socializzare, a prendere parte alla vita notturna della camarilla, mi raccomando."

Detto ciò, con ancora il lieve sorriso sulle labbra pallide, accenna un inchino e si defila, subito avvicnato da un servo umano che gli porge un telefono cellulare.

Avanza con passo leggero e cadenzato, osservandosi intorno con lo curiosità a brillare nello sguardo, donando di ben poca attenzione il siniscalco, se non dopo qualche istante in cui si è dedicata ad osservare intorno a se.
China il capo, ed il busto, portandosi una mano sul cuore.
"La Ringrazio, Siniscalco, sarà per me un piacere di godere di codeste sale messe a disposizione per noi dal Principe e dalla Vostra Persona." Un sospiro, lieve, tremante.
Quindi riprende posizione eretta, per fissare negli occhi Dardannelli.

"Possano i vostri desideri essere realizzati." Afferma, semplicemente, prima di andarsi a sedere, afferrando con fare blando ed ozioso uno dei suoi biglietti da visita.

Lo sguardo si muove, spondandosi tra le sale, tra la schiena di Dardanelli mentre si allontana, e poi si soffermano sull'entrata.
Appoggia un libro, prendendo a toccarlo soltanto per sfogliarlo, lasciando che si palesi il tremito nelle mani, che le causa un socchiudersi delle palpebre, come se le procurasse dolore, ma poi svanisce.

Mi guardo intorno, che spettacolo, la stanza mi pare sentirla come una nuova casa, qualcuno pensa a noi, la nostra incolumità e i nostri discorsi messi al sicuro, che sia vero che molti cosi detti dannati abbiano ancora molto di umano? Non perdo la speranza, la luce brilla in tutti e io devo essere quello che la afferrerà! Saluto con timidezza i fratelli, con capo chino e molto incerto invece mi rivolgo a Dardanelli. Gli anziani mi mettono ancora un pò di soggezione, ci vuole tempo a digerire le usanze i modi e a saper calibrare bene le parole, meglio essere sempre discreti. Se il Siniscalco resta nella stanza dopo la telefonata avrei il piacere di porgli 2 domande, nel frattempo guardo se ci sono nuovi arrivati.
Attendo cmq il mio turno seduto composto e discutendo con i fratelli sull'ultima azione compiuta assieme
Se qualcuno lo notasse il mio abbigliamento è cambiato dall'ultima volta, ora per confondermi meglio tra i mortali ho deciso di vestirmi + casual, anche perchè in elisium voglio che nn mi si scambi per uno di quei cani rognosi, cosi che dicono, dei comuni gangrel.

Un ragazzo di sedici anni entra si guarda intorno e si siede in disparte.

Il siniscalco si è allontanato ormai.
I presenti nelle sala, sembrano solo tre, un giovane ragazzo da poco entrato nella pubertà, una giovane donna con un libro e un uomo ben piazzato che si aggira tra le finte siepi e le luci soffuse ma invitanti dell'eliseo.

OG: Cassandra la conosco, ammesso sia lei!

Mi presento con fare intimidito agli altri due,(La mia umanità è 7 quindi avvertimi se devo sentirmi a disagio con uno dei deu o entrambi) presentandomi per primo come apollo e dicendo che faccio parte del clan Gangrel, poi proseguo che sono da poco nella camarilla e di perdonarmi se posso sembrare irrispettoso

Sì, la femmina è cassandra, la conosci e ti dà la stessa impressione di 2 mesi addietro.
Mentre il giovane ti dà dei brividi istintivi, ha come un'aura attorno, un vento che agita la tua bestia, il tuo intimo essere.

buona sera Apollo io sono Nessuno

Solleva lo sguardo dal libro, con annoiato incuriosimento.
Sospira, chiudendo il libro e riponendolo in una borsa.
"Apollo, il rifugio è di tuo gradimento?" Una pausa, mentre solleva lo sguardo sul Gangrel. Il tono è neutro, vuoto.
"Spero di poter parlare con te di quanto è accaduto, mi avevi accennato che ti eri allontanato."
Mormora, calma.
Lo sguardo passa sulla figura di seidici anni, gli occhi per un istante divengono due fessure, poi si aprono a normale apertura.
"Io sono Cassandra Della Luce, Storico Brujah."
Spiccia, con un tono pacato, le parole scivolano sulla lingua distinguendo che ha una parlata colta, un tono che non è di certo dei ragazzini d'oggi.
Sofferma lo sguardo su di lui, probabilmente invitandolo con quello sguardo, freddo, a presentarsi. Un sorriso aleatorio le increspa le labbra, ma è uno sguardo che non giunge agli occhi.

salve signora cassandra io sono Nessuno fratello del clan gangrel.

La sua voce è pacata ma con un sottofondo bestiale.
La sua pelle appare grigiastra e molto spessa sembra quasi rocciosa, io suoi capelli sono corti e grigi con occhi molto grandi e azzurri, il suo sguardo sembra spento e duro.

Rispondo a Nessuno: Che nome insolito, dopo di che abbasso immediatamente lo sguardo, mormorando tra me e me: Ma che dici, stupido, credi di avere un nome migliore, mai fare queste osservazioni!
Cassandra:
Si il viaggio ha doto ben pochi risulati

Vi osserva entrambi, inarcando un sopracciglio, per poi schioccare la lingua contro il palato e distogliere l'attenzione con fare annoiato.
"Apollo, Controllati." Mormora, docilmente, per poi sorridere alla volta del Gangrel già conosciuto in precedenza.
"Mi spiace che non abbia dato molti risultati."
Sembra sincera nel suo dispiacere.
Su Nessuno, volge l'attenzione, con fare distaccato.
" 'Chi sei?' chiese il ciclope, 'Nessuno' fu la risposta saggia di Ulisse." Cita mnemonicamente.

"Saggio un soprannome del genere, ma assai più fastidioso della Nomea Divina che porta l'altro vostro fratello ivi presente.
Però devo riconoscere, chi ha dato ad entrambi tale nomea, aveva studiato."
Scrolla le spalle, con semplicità.

"Da dove venite, Nessuno?"
Ed un lieve sorriso ironico le aleggia sulle labbra.

non è importante da dove vengo, ma l'importante è che io sia qui tra fratelli camarillici.

Giusto?

Poi se si rivolge a me con tono ironico non mi va tanto di parlarle.

Si gira dall'altra parte fissando il vuoto.

L'uomo ben piazzato e pelato si avvicina.
"Scusate, Fratelli, per chi non mi conosce sono Dominic, del clan gangrel" - allunga e stringe la mano con decisione a chi risponde al suo gesto - "e aiuto lo sceriffo. Come vanno le cose? Gli affari?"
Rivolto a Nessuno, fà per dargli una pacca sulla schiene dicendo
"Salve fratello, cosa ti porta qua?"

Rivolgendo uno sguardo a Apollo e Cassandra

Buona sera fratello Dominic piacere di conoscerti siamo molti del clan, da quando il mio sire mi ha liberato sto giirando per i principati e se posso dare una mano rimango altrimenti me ne vado, quindi spero di essere utile... mi sono stancato di camminare.

Inclina il capo di lato, osservando il neogiunto Gangrel.
Sorride, quindi scuote il capo.
" Si usa chiedere queste cose, per fare conversazione, ma non mi sembrate in vena di parlare con me. I vostri fratelli, magari, potranno soddisfarvi di più."

Scuote il capo, per poi osservare Dominic.

"E' un piacere rivederti, la mia esistenza prosegue al solito modo, gli eventi passati ho difficoltà a farli passare.
E beh, sto continuando la mia personale ricerca."

Sorride, placida. "Invece tu, Dominic? Spero che non hai solo da stare dietro ad Angelo, per quanto lo apprezzi, penso che gli stia venendo un esaurimento nervoso."
Ridacchia, divertita. "E' un fratello che rispecchia decisamente il lato violento del nostro clan anche a parole. Ma ad ognuno il suo."
Sbuffa.

Ma non è che non voglio parlare con lei è che siamo pochi, e non ho voglia di ripetere tutto ai prossimi che verranno.

Dominic, rifenredosi a Nessuno.
"Sù, Fratello, stai tranquillo, sei capitato in un momento di pace del dominio, goditelo e rilassati.
Perchè hai girato molto? Problemi o antipatie? Noto" - osservando la pelle di nessuno - "che hai un bel colorito"
Ma il suo sorriso si è indurito, raffreddato, è solo facciata ormai.

A Cassandra, con un gran sorriso.
"Benone, non stò sempre dietro allo sceriffo, ma con la Sureté gli diamo una mano e stemperiamo il suo caratteraccio, ma sai com'è, questo dovere è molto tassativo per chiunque, soprattutto con tutti quei fratelli che piantano casini e zizzania, senza poi dare una mano reale."

ma io sono tranquillissimo Dominic.

No nessun motivo volevo solo cambiare aria.

cosa è la Sureté?